Leggo in giro che aumentano gli editori decisi a lasciare l'Aie, per niente soddisfatti di come il Motta e i suoi coboldi mottarelli hanno perseguito lo scisma da Torino.
Gli editori che hanno dato il benservito a casa Motta scrivono: "Non ci riconosciamo né in questa scelta dell’associazione né tantomeno nella modalità di determinarla, non ci sentiamo insomma rappresentati da questa Associazione, pertanto diamo qui le nostre dimissioni dall’Aie con effetto immediato". Sono add editore, Edizioni e/o, Iperborea, LiberAria Editrice, Lindau, minimum fax, Nottetempo, Nutrimenti, SUR, 66thand2nd, La Nuova Frontiera, O Barra O Edizioni
Intanto ricevo due comunicati dall'ufficio stampa dell'Aie medesima. Non ho tempo né voglia di analizzarli: devo andare a cena, e non perdo certo un nanosecondo per queste cazzate. Ve li ricopio, così se vi va potete farvi voi un'idea.
A prima vista, però, direi che a Motta comincia a bruciargli un po' il culo. O magari sbaglio. A ogni giorno la sua pena. Domani tocca alla Fondazione, si riunisce il CdA e appare sempre più reale l'ipotesi che non ci sia nessun presidente da nominare. Nessuno sa dirmi per certo se Bray accetterà. Nel caso se la desse saggiamente a gambe, diventerebbe realistica l'ipotesi che assuma la presidenza della Fondazione madamin Appendino, che in quanto sindaco di Torino è il presidente di turno dell'Alto Comitato.
Vabbé, mi chiamano. Baccatevi i comunicati. Notte.
Salone Libro: le precisazioni dell’Associazione Italiana Editori
Oggi inviato il recesso alla Fondazione per il Libro, la Musica e la Cultura
Per ricostruire correttamente le notizie che hanno portato l’Associazione Italiana Editori alla decisione del Consiglio Generale di ieri, AIE precisa che:
- Il recesso di AIE come socio fondatore della Fondazione per il Libro, la Musica e la Cultura è stato deciso all’unanimità nel Consiglio Generale di AIE nella riunione del 25 febbraio 2016;
- Se ne è rimandata la formalizzazione a dopo il Salone 2016 e dopo la tornata elettorale, per evitare strumentalizzazioni di tipo politico;
- Questo recesso non implicava in alcun modo la decisione di un altro Salone. Si era invece deciso di dare il massimo supporto all’edizione 2016 dell’appuntamento torinese. E così è stato;
- Intenzione di AIE era uscire dalla Fondazione per il Libro, la Musica e la Cultura, non spostarsi altrove;
- Il lavoro impostato dalla Commissione AIE Promozione del Libro è stato avviato a marzo sulla base degli stimoli pervenuti da vari soggetti fieristici, per costituire un sistema di eventi e fiere che diventasse di ispirazione per azioni concrete di promozione culturale e della lettura.
- Il progetto pervenuto da Fiera Milano è stato ritenuto convincente dalla Commissione e proposto al Consiglio generale, che ieri democraticamente ha deciso.
- Il recesso di AIE come socio fondatore è stato inviato solo oggi, 28 luglio;
- La joint venture con Fiera Milano sarà costituita solo a settembre.
Boh. Ecco l'altro
Gli editori che hanno dato il benservito a casa Motta scrivono: "Non ci riconosciamo né in questa scelta dell’associazione né tantomeno nella modalità di determinarla, non ci sentiamo insomma rappresentati da questa Associazione, pertanto diamo qui le nostre dimissioni dall’Aie con effetto immediato". Sono add editore, Edizioni e/o, Iperborea, LiberAria Editrice, Lindau, minimum fax, Nottetempo, Nutrimenti, SUR, 66thand2nd, La Nuova Frontiera, O Barra O Edizioni
Intanto ricevo due comunicati dall'ufficio stampa dell'Aie medesima. Non ho tempo né voglia di analizzarli: devo andare a cena, e non perdo certo un nanosecondo per queste cazzate. Ve li ricopio, così se vi va potete farvi voi un'idea.
A prima vista, però, direi che a Motta comincia a bruciargli un po' il culo. O magari sbaglio. A ogni giorno la sua pena. Domani tocca alla Fondazione, si riunisce il CdA e appare sempre più reale l'ipotesi che non ci sia nessun presidente da nominare. Nessuno sa dirmi per certo se Bray accetterà. Nel caso se la desse saggiamente a gambe, diventerebbe realistica l'ipotesi che assuma la presidenza della Fondazione madamin Appendino, che in quanto sindaco di Torino è il presidente di turno dell'Alto Comitato.
Vabbé, mi chiamano. Baccatevi i comunicati. Notte.
Salone Libro: le precisazioni dell’Associazione Italiana Editori
Oggi inviato il recesso alla Fondazione per il Libro, la Musica e la Cultura
Per ricostruire correttamente le notizie che hanno portato l’Associazione Italiana Editori alla decisione del Consiglio Generale di ieri, AIE precisa che:
- Il recesso di AIE come socio fondatore della Fondazione per il Libro, la Musica e la Cultura è stato deciso all’unanimità nel Consiglio Generale di AIE nella riunione del 25 febbraio 2016;
- Se ne è rimandata la formalizzazione a dopo il Salone 2016 e dopo la tornata elettorale, per evitare strumentalizzazioni di tipo politico;
- Questo recesso non implicava in alcun modo la decisione di un altro Salone. Si era invece deciso di dare il massimo supporto all’edizione 2016 dell’appuntamento torinese. E così è stato;
- Intenzione di AIE era uscire dalla Fondazione per il Libro, la Musica e la Cultura, non spostarsi altrove;
- Il lavoro impostato dalla Commissione AIE Promozione del Libro è stato avviato a marzo sulla base degli stimoli pervenuti da vari soggetti fieristici, per costituire un sistema di eventi e fiere che diventasse di ispirazione per azioni concrete di promozione culturale e della lettura.
- Il progetto pervenuto da Fiera Milano è stato ritenuto convincente dalla Commissione e proposto al Consiglio generale, che ieri democraticamente ha deciso.
- Il recesso di AIE come socio fondatore è stato inviato solo oggi, 28 luglio;
- La joint venture con Fiera Milano sarà costituita solo a settembre.
Boh. Ecco l'altro
Salone Libro: Motta (AIE): “Dimissioni dall’Associazione? Ci dispiace molto”
“Dimissioni dall’Associazione? Siamo molto dispiaciuti. Si tratta di colleghi con cui abbiamo condiviso tante idee e attività ma oggi danno un giudizio senza conoscere nei dettagli il progetto, pur avendo ricevuto prima due comunicazioni sul tema”. E’ questo il primo commento del presidente dell’Associazione Italiana Editori (AIE) Federico Motta, all’indomani della decisione del Consiglio Generale sull’avvio di una newco con Fiera Milano e delle dimissioni annunciate di alcuni editori associati. La nuova società si occuperà di sviluppare attività di promozione del libro a livello nazionale, anche mediante l’organizzazione di eventi fieristici in tutto il territorio del Paese, valorizzando l’intera produzione editoriale.
“In una associazione sono i rappresentanti eletti dai soci che sono chiamati a prendere le decisioni - ha proseguito Motta -. AIE tutela gli interessi degli editori, tutti, e gli interessi di tutti sono rappresentati negli organi elettivi. Con lo stesso metodo, sulla base del lavoro di una Commissione eletta dal Comitato di presidenza che rappresentava tutte le componenti, si è istruito il dossier presentato al Consiglio Generale che si è democraticamente espresso arrivando a questa decisione. Peccato, con il progetto Milano non si vuole far altro che replicare il modello di “Più libri più liberi”, la Fiera nazionale della Piccola e media editoria che AIE organizza e sostiene da 15 anni proprio per valorizzare l’editoria indipendente, a cui partecipano editori soci e non soci, sentendosi a casa loro”.
“A settembre sono previsti diversi momenti con i soci di ascolto e confronto sul Progetto – ha concluso Motta -. L’invito è di aspettare quel momento per poter giudicare”.
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