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NON SOLO IL PRESIDENTE: IN QUELLA FONDAZIONE MANCA TUTTO

In tempi brevissimi il trio Giordano darà un presidente alla Fondazione Musei
La notiziona è che sono d'accordo con l'assessore Leon, o comunque con l'autore della risposta da lei letta in Sala Rossa lunedì scorso in replica all'interpellanza del consigliere leghista Ricca a proposito della discussa nomina del commercialista Roberto Coda nel Consiglio direttivo della Fondazione Musei. Qui potete gustarvi lo spettacolino: comincia al minuto 3' 45" del filmato.

Le competenze

Ricca contesta tra l'altro l'incompetenza di Coda in materia di arte e cultura. Leon giustamente ricorda che i compiti del Consiglio direttivo sono esclusivamente gestionali e amministrativi, come previsto dall'articolo 8.1 dello Statuto della Fondazione. E volevo ancora vedere un Consiglio direttivo che si mette a discettare di Manierismo e Bauhaus. 
Bravi. Mi pare meraviglioso che si torni a rispettare gli Statuti: non potrà che derivarne del bene per la città. 

Le poverate

Altra storia sono le contestazioni di Ricca sulle modalità della nomina di un candidato che si è proposto soltanto dopo la chiusura del bando: Leon nella sua risposta s'aggrappa, come già ha fatto il Appendino, agli stessi, identici cavilli cui si era aggrappato Fassino in analoga accasione suscitando lo sdegno dell'allora consigliere d'opposizione Appendino, come sottolinea il perfido Ricca e come d'altronde tutti ben ricordano 
Ecco, quelle sono poverate senza limiti e confini. Appendino & Co se ne rendono conto e forse sotto sotto si vergognano, ma non possono fare altrimenti ed è giusto che sperimentino di che lacrime gronda e di che sangue quel potere che tanto hanno bramato. La famosa maledizione (maledizione, non solo profezia) di Fassino non perdona. 

Le sciatterie

Ma torniamo alle Fondazione Musei. Nella risposta a Ricca, dopo aver dimostrato la funzione gestionale del Comitato direttivo, Leon (o il suo autore) sottolineano che l'indirizzo sulle attività scientifica ed espositiva non spetta al Consiglio direttivo, bensì al Comitato scientifico (articolo 10 dello Statuto). E a questo punto Leon rivela che detto Comitato scientifico è vacante da tre anni.
Da tre anni? E cosa aspettano?
Aspettano Godot.
Seguiamo il filo (il)logico. Dal 2013 la Fondazione è priva di un Comitato scientifico per inescusabile sciatteria della pregressa gestione, ma adesso siamo in un cul di sacco: il Consiglio direttivo dovrebbe nominare il Comitato scientifico, in base a un bando (e ci risiamo...); però il Consiglio direttivo è privo di presidente perché l'Asproni s'è dimessa; di conseguenza la Fondazione Musei non ha un presidente perché lo deve scegliere il sindaco ma il sindaco, chiunque esso sia, ancora non ha deciso; quindi in ultima analisi abbiamo una Fondazione Musei senza un presidente, con un Consiglio direttivo incompleto e senza un Comitato scientifico. Fantastico.
E questa massa di badola sta lì a baloccarsi in punta di fioretto con accuse e scuse e accuse in Consiglio comunale. Ma muovete il vostro pesante culo, piuttosto. Don't dream it, be it.

Commenti

  1. fatti moto interessanti... ma se questo comitato scentifico e' vacante da tre anni, sorge spontanea una domanda : " gli indirizzi sulle attivita' espositive in questi tre anni da dove sono stati desunti ? " in caso di "vacatio" si attingeva alla rubrica telefonica di Fassino ?

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    Risposte
    1. L'indirizzo sulle attività espositive dei musei è deciso dai direttori dei singoli musei. Il Comitato scientifico li affianca, ma con pareri consultivi non vincolanti. Bastava che leggesse lo statuto della Fondazione, che ho linkato anche in questo post, per risparmiarsi il disturbo di scrivere il commento. A meno che le premesse di rendere pubblica la facezia conclusiva.

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