Passa ai contenuti principali

AL FESTIVAL NON SI SCROCCA

Delizioso il comunicato del Torino Film Festival a proposito della cena benefica di domani sera al Palazzo della Luce, per l'assegnazione a Paolo Sorrentino (che forse sarà il guest director nel 2017) del Premio Langhe-Roero e Monferrato, istituito da Tff e Museo del Cinema.
Dopo aver segnalato che alle 19,30 ci sarà il "photocall" (vuol dire che Sorrentino si sottoporrà agli scatti dei fotoreporter) il comunicato soavemente precisa che "non è prevista la partecipazione da parte dei giornalisti e dei foto-cine operatori alla cena di beneficienza".
A meno, beninteso, che non abbiano pagato la (robusta) quota di partecipazione che sarà interamente devoluta a "Specchio dei Tempi" per aiutare le popolazioni terremotate.
E volevo ben vedere.
Applausi.
Il premio per Sorrentino consiste in 100 bottiglie di vino offerte dai migliori produttori di Langhe, Roero e Monferrato. Nel corso della serata verrà battuta un’asta benefica del corpus "Divi e Divine del Cinema Italiano", venti immagini del celebre fotografo delle dive Angelo Frontoni, il cui fondo appartiene al Museo del Cinema e alla Cineteca Nazionale di Roma. Anche il ricavato dell'asta andrà ai terremotati. Lo chef Matteo Baronetto proporrà nel menù la sua interpretazione della pasta all’Amatriciana.

Commenti

Post popolari in questo blog

CIAO SERGIO

Sergio Ricciardone non c'è più. Se n'è andato così, ad appena 53 anni, dopo breve malattia. Venticinque anni fa, insieme con i colleghi deejay Giorgio Valletta e Roberto Spallacci, aveva fondato l'associazione X-Plosiva e inventato Club to Club. Il resto è storia. La storia di una piccola serata itinerante nei club torinesi che man mano cresce, evolve, cambia pelle, fino a diventare C2C, uno dei più importanti festival musicali d'Europa e del mondo . Sergio, che di C2C era il direttore artistico, era un mio amico. Ma era molto di più per questa città: un genio, un visionario, un innovatore, un pioniere. E un innamorato di Torino, che spesso non l'ha compreso abbastanza e ancor meno lo ha ricambiato. Un'altra bella persona che perdiamo in questo 2025 cominciato malissimo: Ricciardone dopo Gaetano Renda e Luca Beatrice. Uomini che a Torino hanno dato tanto, e tanto ancora potevano dare.   Scusatemi, ma adesso proprio non me la sento di scrivere altro.

ADDIO, LUCA

Luca Beatrice ci ha lasciati all'improvviso, tradito dal cuore all'età di 63 anni. Era stato ricoverato lunedì mattina alle Molinette in terapia intensiva. Non sto a dirvi quale sia il mio dolore. Con Luca ho condiviso un lungo tratto di strada, da quando ci presentarono - ricordo, erano gli anni Novanta, una sera alla Lutèce di piazza Carlina - e gli proposi di entrare nella squadra di TorinoSette. Non me la sento di aggiungere altro: Luca lo saluto con l'articolo che uscirà domani sul Corriere . È difficile scriverlo, dire addio a un amico è sempre triste, figuratevi cos'è farlo davanti a un pubblico di lettori. Ma glielo devo, e spero che ne venga fuori un pezzo di quelli che a lui piacevano, e mi telefonava per dirmelo. Ma domani la telefonata non arriverà comunque, e pensarlo mi strazia. Ciao, Luca. Funerale sabato 25 alle 11,30 in Duomo.

L'UCCELLINO, LA MUCCA E LA VOLPE: UNA FAVOLA DAL FRONTE DEL REGIO

Inverno. Freddo. Un uccellino intirizzito precipita a terra e sta morendo congelato quando una mucca gli scarica addosso una caccona enorme e caldissima; l'uccellino, rianimato dal calore, tutto felice comincia a cinguettare; passa una volpe, sente il cinguettìo, estrae l'uccellino dalla cacca e se lo mangia. (La morale della favola è alla fine del post) C'era una volta al Regio Ora vi narrerò la favola del Regio che dimostra quanta verità sia contenuta in questo elegante aforisma. Un anno fa Chiarabella nomina alla sovrintendenza del Regio William Graziosi, fresco convertito alla causa grillina, imponendolo al Consiglio d'indirizzo e premendo sulle fondazioni bancarie: "Io non vi ho mai chiesto niente - dice ( bugia , ma vabbé) - ma questo ve lo chiedo proprio".  Appena installatosi, Graziosi benefica non soltanto i nuovi collaboratori marchigiani, ma anche i fedelissimi interni. Però attenzione, non è vero che oggi al Regio sono tutti co ntro Graz...