Ingres: "La morte di Leonardo". Fra le braccia del re di Francia, ça va sans dire |
Beh, a mio modesto avviso si sono scazzati per nulla. La "notizia", in sintesi, era questa: "Torino non sarà inserita nel programma delle manifestazioni internazionali per il cinquecentesimo anniversario della morte di Leonardo. Non ha presentato proposte e candidature. La parte del leone la farà Milano con Parigi. Il programma è 'Viva Leonardo da Vinci!' Coinvolge 10 nazioni di 3 continenti oltre alla Francia. E' stato presentato a Milano. È un progetto con 700 appuntamenti, nessuno a Torino".
Poiché sono un ragazzo scrupoloso, mi sono preso un po' di tempo a verificare i fatti, e ho appurato quanto potrete leggere in questo post.
In sostanza sono giunto alla conclusione che il canaio on line nasce da un equivoco; equivoco che l'ansia di scontro che caratterizza la Torino contemporanea ha immediatamente trasformato in commenti furibondi e accuse all'amministrazione civica. La quale amministrazione, povera, stavolta mi pare del tutto innocente.
Vabbé, cerchiamo di mettere qualche punto fermo per quanto me lo consentono le mie modeste capacità di verifica delle notizie.
I primi due dati certi sono che esiste in Francia un programma di manifestazioni per il Cinquecentenario leonardesco organizzate nella regione della Valle della Loira (quella dei famosi castelli, un territorio Unesco) sotto la regìa di un Comitato locale ad hoc ("Comité de Pilotage"), costituito con prudente anticipo fin dal 2017; e che tale programma in questo periodo viene presentato in varie metropoli con un tour promozionale intitolato "Viva Leonardo da Vinci!" che a metà ottobre ha toccato Milano con una conferenza stampa al Castello Sforzesco.
Ho l'impressione che, come purtroppo talora accade, il titolista non abbia ben sintetizzato i contenuti dell'articolo. Dalla lettura del testo risulta soltanto che il mese scorso Milano è stata una delle tappe del tour “Viva Leonardo da Vinci! 500 anni di Rinascimento nel Centro -Valle della Loira": cioé quell'operazione promozionale di cui vi ho parlato sopra, che toccherà "undici paesi (ovvero dieci più la Francia stessa. NdG), in 3 continenti, sino a gennaio prossimo", al fine di pubblicizzare le iniziative che la Valle della Loira ospiterà l'anno prossimo per il Cinquecentenario.
Non emerge dalla lettura dell'articolo nessun "patto" specifico con Milano, se non che "i TGV francesi che collegano quotidianamente Parigi a Milano (peraltro passando per Torino, NdG), circoleranno con vetture che riporteranno come brand il volto e le opere di Leonardo". Questo non è un "patto". Da questa frase si evince soltanto che le ferrovie francesi sostengono l'iniziativa della regione della Loira e per promuoverla decorano leonardescamente i loro treni che viaggiano per l'Europa.
Inoltre nell'articolo de Il Giorno si legge che "da fine anno partirà una campagna di comunicazione rivolta al grande pubblico italiano e la commercializzazione di programmi ed itinerari di viaggio a tema Rinascimento con soggiorni di 2 o 3 notti nella Valle della Loira". Neppure qui vedo traccia di un concreto "patto con Milano".
Difatti l'articolo si limita a riportare le frasi di circostanza e di cortesia che si usano in queste occasioni. Cita la generica dichiarazione dell’assessore milanese alla Cultura Filippo Del Corno, invitato alla conferenza stampa: "L’occasione offre la possibilità di costruire ponti di dialogo con la Francia. Non c’è rivalità, Leonardo appartiene al mondo intero ed è giusto fare rete per promuoverlo. E come farlo se non connettendo in maniera profonda i luoghi dai lui stessi abitati?". Lo stesso articolo riferisce inoltre che il console francese "ha sottolineato il grande momento offerto dalle celebrazioni di Leonardo per rinsaldare i rapporti culturali fra Italia e Francia". Stop. Non risultano "patti" specifici.
La notizia dell'iniziativa francese è ripresa da varie testate on line, in genere del settore turistico:
http://www.ilgazzettinodelviaggiatore.it/magazine/benvenuti-in-europa2/1577-ldv.html
https://www.isabellaradaelli.it/in-tour-con-leonardo-da-vinci.html
https://www.lenews.info/tour-viva-leonardo-da-vinci-500-anni-di-rinascimento-nel-centro-valle-della-loira/
Considerate le notevoli analogie fra i vari articoli (non tutti chiarissimi) sono indotto a credere che la fonte sia unica: presumo il comunicato distribuito in occasione della conferenza promozionale a Milano.
1) La regione francese della Valle della Loira, forte del suo retaggio leonardesco (Da Vinci vi trascorse l'ultima parte della sua vita, ospite del re di Francia Francesco I), ha allestito per l'anno venturo un ampio programma di celebrazioni del Cinquecentenario. Com'è giusto e logico. Lo ha fatto con largo anticipo, creando fin dal 2017 un Comitato ad hoc e dandosi un dettagliato piano d'azione, che prevede anche una capillare promozione all'estero. A riprova che, almeno nell'arte di vendere le proprie attrattive turistiche, noi italiani dai francesi abbiamo purtroppo sempre da imparare.
2) Per promuovere le iniziative della Valle della Loira per il Cinquecentenario, l'agenzia Atout France ha allestito l'operazione promozionale di “Viva Leonardo da Vinci!". Tale operazione promozionale (che dimostra quanto lo Stato francese tuteli e sostenga il turismo) prevede un giro di conferenze stampa in varie città del mondo - partito il 20 settembre da San Paolo del Brasile http://www.atout-france.fr/actualites/viva-leonardo-da-vinci-sao-paulo - per presentare all'estero le iniziative che nel 2019 si terranno nella regione della Valle della Loira. A quanto ci è dato di vedere, è questo il cosiddetto "tour in dieci nazioni di 3 continenti, sino a gennaio prossimo" che forse ha ingenerato l'equivoco sul "calendario di manifestazioni internazionali" al quale non avrebbe aderito Torino.
A quanto risulta fattualmente, le manifestazioni in questione sono locali (si tengono tutte nella regione della Loira) e vengono promosse a livello internazionale da un'agenzia di Stato francese con il fine esplicito (riferito dall'articolo de Il Giorno) di commercializzare "programmi e itinerari di viaggio a tema Rinascimento con soggiorni di 2 o 3 notti nella Valle della Loira". Non emerge, dai documenti che ho potuto consultare, nessun accenno a una volontà dei francesi di promuovere a casa loro (e men che meno all'estero) le iniziative leonardesche di altri Paesi.
3) Per quanto abbia cercato in rete non sono riuscito a trovare traccia di un qualsiasi programma di "manifestazioni internazionali" (nel senso di "insieme di manifestazioni situate in diverse nazioni e in qualunque maniera coordinate, collegate o concertate con una comune o superiore regia e/o strategia") al quale Torino non avrebbe aderito. Non mi risulta neppure l'esistenza di un eventuale "Comitato internazionale" per celebrazioni leonardesche.
Né ho trovato, nei miei riscontri, alcun riferimento a motivi plausibili (e neppure implausibili) per cui Torino avrebbe dovuto aderire (traendone vantaggio) alle manifestazioni che la regione della Valle della Loira organizza per attirare turisti nel suo territorio.
Peraltro agli atti non risulta neppure un concreto coinvolgimento o vantaggio per Milano, se non la decisione di Atout France di tenere a Milano la conferenza italiana del suo tour promozionale. Scelta non stravagante, devo ammettere, dal punto di vista della comunicazione. Tant'è che, si legge nel programma del Comité de Pilotage, inizialmente era previsto che la presentazione si facesse in Toscana: è lecito supporre che in seguito i francesi abbiano optato per Milano in considerazione della maggiore "centralità mediatica" del capoluogo lombardo. Un documento in un sito governativo francese parla di "presentazione dell'evento in una dozzina di grandi metropoli mondiali", il che esclude automaticamente Torino. Il documento cita espressamente San Paolo, Shanghai, Pechino, Seoul, Berlino, Madrid, Londra, Milano, Roma, Tokyo, San Pietroburgo e New York. E aggiunge che tali presentazioni "saranno seguite dal lancio ufficiale in Francia e in Italia": immagino si tratti qui della "campagna di comunicazione rivolta al grande pubblico italiano e la commercializzazione di programmi ed itinerari di viaggio a tema Rinascimento" a cui fa cenno il più volte citato articolo de Il Giorno.
Ragionerei piuttosto sul fatto che Milano si è presa un vantaggio promozionale presentando con largo anticipo, già lo scorso luglio, le proprie manifestazioni per il Cinquecentenario (https://www.finestresullarte.info/flash-news/1912n_milano-e-leonardo-2019-palinsesto-cinquecentenario.php), mentre il cartellone di Torino resta ancora in larga parte da svelare: comunque, dichiara l'assessore Leon tramite Fb, il programma "è già stato inviato al Comitato". A quello nazionale, ovviamente. Né potrebbe essere altrimenti dato che, ripeto, pur cercando in ogni angolo della rete non si trovano segni dell'esistenza di uno "internazionale".
P.S. Va da sé che sarò comunque grato a chi potrà segnalarmi ulteriori evidenze documentali atte a chiarire ulteriormente i fatti sopra esaminati.
Vabbé, cerchiamo di mettere qualche punto fermo per quanto me lo consentono le mie modeste capacità di verifica delle notizie.
I primi due dati certi sono che esiste in Francia un programma di manifestazioni per il Cinquecentenario leonardesco organizzate nella regione della Valle della Loira (quella dei famosi castelli, un territorio Unesco) sotto la regìa di un Comitato locale ad hoc ("Comité de Pilotage"), costituito con prudente anticipo fin dal 2017; e che tale programma in questo periodo viene presentato in varie metropoli con un tour promozionale intitolato "Viva Leonardo da Vinci!" che a metà ottobre ha toccato Milano con una conferenza stampa al Castello Sforzesco.
Eventi locali, promozione internazionale
Ma non risulta da nessuna parte che si tratti di un programma di "manifestazioni internazionali" che si svolgerebbero in "dieci nazioni di tre continenti": quello che viene presentato è il programma delle manifestazioni della regione francese della Valle della Loira promosso - con lodevole lungimiranza - anche all'estero (appunto con conferenze stampa in dieci o undici nazioni del mondo) per indurre i turisti stranieri a visitare la regione della Valle della Loira attratti dalle manifestazioni leonardesche. Anche nell'ampio dossier - che potete trovare, scaricabile sotto l'etichetta "Documents clés" in calce al link http://www.atout-france.fr/actualites/viva-leonardo-da-vinci-sao-paulo - si esprimono ambizioni internazionali ma sempre e soltanto nell'ottica di promuovere la Valle della Loira.La conferenza di Milano
Per capire cos'è successo cominciamo leggendo l'articolo intitolato "Un patto Milano-Loira nel nome di Leonardo" pubblicato il 16 ottobre dal quotidiano milanese Il Giorno (https://www.ilgiorno.it/milano/cultura/leonardo-celebrazioni-500-anni-morte-1.4242955).Ho l'impressione che, come purtroppo talora accade, il titolista non abbia ben sintetizzato i contenuti dell'articolo. Dalla lettura del testo risulta soltanto che il mese scorso Milano è stata una delle tappe del tour “Viva Leonardo da Vinci! 500 anni di Rinascimento nel Centro -Valle della Loira": cioé quell'operazione promozionale di cui vi ho parlato sopra, che toccherà "undici paesi (ovvero dieci più la Francia stessa. NdG), in 3 continenti, sino a gennaio prossimo", al fine di pubblicizzare le iniziative che la Valle della Loira ospiterà l'anno prossimo per il Cinquecentenario.
Non emerge dalla lettura dell'articolo nessun "patto" specifico con Milano, se non che "i TGV francesi che collegano quotidianamente Parigi a Milano (peraltro passando per Torino, NdG), circoleranno con vetture che riporteranno come brand il volto e le opere di Leonardo". Questo non è un "patto". Da questa frase si evince soltanto che le ferrovie francesi sostengono l'iniziativa della regione della Loira e per promuoverla decorano leonardescamente i loro treni che viaggiano per l'Europa.
Inoltre nell'articolo de Il Giorno si legge che "da fine anno partirà una campagna di comunicazione rivolta al grande pubblico italiano e la commercializzazione di programmi ed itinerari di viaggio a tema Rinascimento con soggiorni di 2 o 3 notti nella Valle della Loira". Neppure qui vedo traccia di un concreto "patto con Milano".
Difatti l'articolo si limita a riportare le frasi di circostanza e di cortesia che si usano in queste occasioni. Cita la generica dichiarazione dell’assessore milanese alla Cultura Filippo Del Corno, invitato alla conferenza stampa: "L’occasione offre la possibilità di costruire ponti di dialogo con la Francia. Non c’è rivalità, Leonardo appartiene al mondo intero ed è giusto fare rete per promuoverlo. E come farlo se non connettendo in maniera profonda i luoghi dai lui stessi abitati?". Lo stesso articolo riferisce inoltre che il console francese "ha sottolineato il grande momento offerto dalle celebrazioni di Leonardo per rinsaldare i rapporti culturali fra Italia e Francia". Stop. Non risultano "patti" specifici.
La notizia dell'iniziativa francese è ripresa da varie testate on line, in genere del settore turistico:
http://www.ilgazzettinodelviaggiatore.it/magazine/benvenuti-in-europa2/1577-ldv.html
https://www.isabellaradaelli.it/in-tour-con-leonardo-da-vinci.html
https://www.lenews.info/tour-viva-leonardo-da-vinci-500-anni-di-rinascimento-nel-centro-valle-della-loira/
Considerate le notevoli analogie fra i vari articoli (non tutti chiarissimi) sono indotto a credere che la fonte sia unica: presumo il comunicato distribuito in occasione della conferenza promozionale a Milano.
Il ruolo di Atout France
Le manifestazioni pubblicizzate, invece, sono quelle descritte nell'articolo "La Valle della Loira e i 500 anni del Rinascimento" (https://it.france.fr/it/valle-della-loira/articolo/la-valle-della-loira-e-i-500-anni-del-rinascimento) che troviamo sulla versione italiana del sito di promozione turistica francese France.fr; sito riconducibile (https://it.france.fr/it/informazioni/note-legali) ad Atout France, agenzia francese di promozione turistica ("unico operatore di Stato nel settore del turismo") il cui direttore per l'Italia - come riferisce l'articolo de Il Giorno - era presente alla conferenza stampa milanese di "Viva Leonardo da Vinci!". Per la precisione, scrive il blog Il Gazzettino del Viaggiatore, la conferenza stampa era "condotta da Barbare Lovato, responsabile pubbliche relazioni di Atout France Italia, alla presenza del direttore di Atout France Italia Frédéric Meyer".Conclusioni
Da quanto sopra esposto, mi pare lecito dedurre che:1) La regione francese della Valle della Loira, forte del suo retaggio leonardesco (Da Vinci vi trascorse l'ultima parte della sua vita, ospite del re di Francia Francesco I), ha allestito per l'anno venturo un ampio programma di celebrazioni del Cinquecentenario. Com'è giusto e logico. Lo ha fatto con largo anticipo, creando fin dal 2017 un Comitato ad hoc e dandosi un dettagliato piano d'azione, che prevede anche una capillare promozione all'estero. A riprova che, almeno nell'arte di vendere le proprie attrattive turistiche, noi italiani dai francesi abbiamo purtroppo sempre da imparare.
2) Per promuovere le iniziative della Valle della Loira per il Cinquecentenario, l'agenzia Atout France ha allestito l'operazione promozionale di “Viva Leonardo da Vinci!". Tale operazione promozionale (che dimostra quanto lo Stato francese tuteli e sostenga il turismo) prevede un giro di conferenze stampa in varie città del mondo - partito il 20 settembre da San Paolo del Brasile http://www.atout-france.fr/actualites/viva-leonardo-da-vinci-sao-paulo - per presentare all'estero le iniziative che nel 2019 si terranno nella regione della Valle della Loira. A quanto ci è dato di vedere, è questo il cosiddetto "tour in dieci nazioni di 3 continenti, sino a gennaio prossimo" che forse ha ingenerato l'equivoco sul "calendario di manifestazioni internazionali" al quale non avrebbe aderito Torino.
A quanto risulta fattualmente, le manifestazioni in questione sono locali (si tengono tutte nella regione della Loira) e vengono promosse a livello internazionale da un'agenzia di Stato francese con il fine esplicito (riferito dall'articolo de Il Giorno) di commercializzare "programmi e itinerari di viaggio a tema Rinascimento con soggiorni di 2 o 3 notti nella Valle della Loira". Non emerge, dai documenti che ho potuto consultare, nessun accenno a una volontà dei francesi di promuovere a casa loro (e men che meno all'estero) le iniziative leonardesche di altri Paesi.
3) Per quanto abbia cercato in rete non sono riuscito a trovare traccia di un qualsiasi programma di "manifestazioni internazionali" (nel senso di "insieme di manifestazioni situate in diverse nazioni e in qualunque maniera coordinate, collegate o concertate con una comune o superiore regia e/o strategia") al quale Torino non avrebbe aderito. Non mi risulta neppure l'esistenza di un eventuale "Comitato internazionale" per celebrazioni leonardesche.
Né ho trovato, nei miei riscontri, alcun riferimento a motivi plausibili (e neppure implausibili) per cui Torino avrebbe dovuto aderire (traendone vantaggio) alle manifestazioni che la regione della Valle della Loira organizza per attirare turisti nel suo territorio.
Peraltro agli atti non risulta neppure un concreto coinvolgimento o vantaggio per Milano, se non la decisione di Atout France di tenere a Milano la conferenza italiana del suo tour promozionale. Scelta non stravagante, devo ammettere, dal punto di vista della comunicazione. Tant'è che, si legge nel programma del Comité de Pilotage, inizialmente era previsto che la presentazione si facesse in Toscana: è lecito supporre che in seguito i francesi abbiano optato per Milano in considerazione della maggiore "centralità mediatica" del capoluogo lombardo. Un documento in un sito governativo francese parla di "presentazione dell'evento in una dozzina di grandi metropoli mondiali", il che esclude automaticamente Torino. Il documento cita espressamente San Paolo, Shanghai, Pechino, Seoul, Berlino, Madrid, Londra, Milano, Roma, Tokyo, San Pietroburgo e New York. E aggiunge che tali presentazioni "saranno seguite dal lancio ufficiale in Francia e in Italia": immagino si tratti qui della "campagna di comunicazione rivolta al grande pubblico italiano e la commercializzazione di programmi ed itinerari di viaggio a tema Rinascimento" a cui fa cenno il più volte citato articolo de Il Giorno.
Cosa succede a Torino
Risulta invece che - com'è noto e come ha confermato dall'assessore Leon - Torino ha aderito al Comitato nazionale per le celebrazioni italiane, insediatosi solo all'inizio di quest'anno. E' pure confermato che la nostra città nel 2019, oltre alla prevista mostra dei Musei Reali costruita attorno all'Autoritratto, proporrà altre iniziative.Ragionerei piuttosto sul fatto che Milano si è presa un vantaggio promozionale presentando con largo anticipo, già lo scorso luglio, le proprie manifestazioni per il Cinquecentenario (https://www.finestresullarte.info/flash-news/1912n_milano-e-leonardo-2019-palinsesto-cinquecentenario.php), mentre il cartellone di Torino resta ancora in larga parte da svelare: comunque, dichiara l'assessore Leon tramite Fb, il programma "è già stato inviato al Comitato". A quello nazionale, ovviamente. Né potrebbe essere altrimenti dato che, ripeto, pur cercando in ogni angolo della rete non si trovano segni dell'esistenza di uno "internazionale".
P.S. Va da sé che sarò comunque grato a chi potrà segnalarmi ulteriori evidenze documentali atte a chiarire ulteriormente i fatti sopra esaminati.
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