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DALLA FAVA ALLA BARRETTA: IL RITORNO DI CIOCCOLATO'

Cosa vogliono i torinesi. Basta no: diciamo sì ai gianduiotti, tutto il potere agli Umpa Lumpa! #jesuisumpalumpa
Non diciamolo troppo forte, che poi la sfiga se ne accorge: ma a quanto pare stavolta, al terzo tentativo, riescono a fare Cioccolatò.
Voglio rendere merito all'Assessore Triste: egli è stato di parola. "Faremo Cioccolatò", mi aveva detto lo scorso marzo il prode Sacco, e stavolta non erano sogni, ma solide realtà. Con tenacia da Scrat Albertone ha finalmente centrato l'ambìto obiettivo: dal 9 al 18 novembre il dolce accampamento circasso tornerà ad occupare via Roma e piazza San Carlo con le sue tende e i suoi gazebi e le sue bancarelle ad alto tasso glicemico. Sarà anche una significativa risposta dell'amministrazione a quanti, sabato 10, manifesteranno in quella stessa zona (Torino ama sfidare la retriva legge dell'incompenetrabilità dei corpi) chiedendo una visione e un futuro per la città. Alla manifestazione "contro tutti i no" si contrapporrà così una sequela di orgogliosi "sì": sì al fondente, sì al torroncino, sì alla crema nocciola, e soprattutto sì - senza se e senza ma - al gianduiotto. A un discusso futuro olimpico o ad alta velocità, Torino contrappone un luminoso futuro da cicolatè.
Per un beffardo scherzo del destino baro e crudele, ieri purtroppo non ho potuto partecipare alla conferenza stampa con la quale è stato presentato al colto e all'inclita il redivivo Cioccolatò, e dunque non posso fornirvi come di consueto i banali conti della serva con i quali sono solito affliggere gli sventurati lettori: il comunicato diffuso dall'ufficio stampa e propaganda del Comune non ne fa cenno, né io ho intenzione oggi di sbattermi per saperne di più. Tanto ci va bene tutto, no?
Il comunicato, tuttavia, ha una sua poetica bellezza, pone pensosi interrogativi e prospetta orizzonti di gloria: e dunque con grande piacere lo pubblico integralmente, per la gioia di grandi e piccini. Datemi retta: vi consiglio caldamente di leggerlo da cima a fondo, è - manco a dirlo - delizioso. 

Il dolce comunicato

Accampamenti e piazze auliche. Una precedente edizione di Cioccolatò
Mettetevi comodi, ecco a voi "Le novità di Cioccolatò 2018".
Il comunicato si apre con le eterne domande che assillano ogni essere umano: "Quali sono tutti i passaggi che consentono di ottenere dalla fava di cacao una barretta di prezioso cioccolato? Come si trasforma la massa di cacao in un delizioso gianduiotto tagliato a mano?". Ma ecco, subito, un messaggio di speranza: "Che siano praline o tavolette, che sia bianco, al latte o fondente, che sia lavorato a crudo o con strumenti tradizionali: il cioccolato è una scoperta che racchiude mille saperi". Per non dire dei sapori.
A questo punto si presume che il lettore sia ormai infiammato dal sacro fuoco della conoscenza; e dunque è giusto dargli delle risposte: "Per avvicinarsi a questo mondo, tutti i golosi avranno a disposizione dieci giorni di eventi nel cuore di Torino, dal 9 al 18 novembre. Piazza San Carlo e via Roma ospiteranno un centinaio di stand attesi per CioccolaTò 2018. Un’edizione rinnovata nella formula che promette di attrarre ancora più pubblico degli anni scorsi e coinvolgere appassionati di ogni età". 

Glicemia e turismo

L'assessore Alberto Sacco
La visione delle turbe di appassionati che da tante parti d'Italia guardano a Torino come ad un porto sicuro nelle burrasche della vita e dell'obesità, ispira al tenace Sacco un'ottimistica previsione, che esterna con parole alate: "Sono certo che le famiglie torinesi e i diversi turisti che giungeranno in questo periodo pre-natalizio per ammirare i tesori dei nostri musei, le Luci d’Artista e prendere parte alle manifestazioni del contemporaneo, apprezzeranno la kermesse dedicata alle prelibatezze modellate dalle mani sapienti dei maestri cioccolatieri, con la possibilità - (e qui, attenzione, freghiamo tutti con un'offerta che nessun turista assennato potrebbe rifiutare) - di cimentarsi direttamente nell’arte dolciaria nei laboratori che saranno organizzati e misurarsi così con l’estro creativo". Non mi è chiarissimo con quale estro creativo, e di chi, sarà chiamato a misurarsi il turista, però mi sembra un programma esaltante. Meglio, comunque, che andare a Milano a vedere la mostra di Picasso.
Sacco descrive liricamente i dieci giorni che faranno bella Torino: "Per dieci giorni profumi e sapori del cioccolato al latte, del fondente, del gianduiotto, per citarne alcuni, saranno di casa in via Roma e in piazza San Carlo, rendendo omaggio a un alimento dolciario fiore all’occhiello del made in Italy. CioccolaTò é anche un riconoscimento alla laboriosità dei tanti artigiani pasticceri torinesi, un attestato di cui andiamo fieri". 
Ma Sacco non è soltanto poeta, è anche un uomo pratico, sicché aggiunge: "In vista delle festività di fine anno, una visita agli stand rappresenta sicuramente un'opportunità concreta per scegliere le strenne da donare alle persone più care". A condizione, s'intende, che non siano, oltre che care, pure diabetiche.

Chi si rivede! Craun & Crest

Conciata per le feste. In via Roma ancora niente luci; ma tende circasse sì
A questo punto il comunicato stampa & propaganda passa la parola a Gregorio Catricalà, responsabile di Craun & Crest, la società che già l'anno scorso avrebbe dovuto organizzare Cioccolatò in quanto vincitrice di un pur contestato bando; ma dopo i primi rassicuranti proclami, all'ultimo minuto la Craun & Crest fece sapere all'attapirato Sacco di "avere difficoltà operative e gestionali e in particolare l’impossibilità di realizzare l’edizione 2017 di CioccolaTò per la l’assenza di tempo utile al coordinamento delle professionalità e al reperimento delle stesse e all’organizzazione di tutte le altre attività legate all’evento". Sicché Cioccolatò non si fece. Il Comune, all'epoca, s'era alquanto seccato e  aveva revocato l'aggiudicazione dell'incarico. Ma sapete com'è, il tempo è un gran medico, cura dolori e rancori, e alla fine tutto si sistema. A quanto pare, in dodici mesi quelli di Craun & Crest sono riusciti a reperire e coordinare le professionalità, per cui - scusate il ritardo - si presentano belli freschi all'appuntamento con la Storia e dichiarano: "CioccolaTò è cultura dell'artigianalità. Un evento importante a livello europeo perché si discosta dalle altre fiere monotematiche puramente commerciali. Durante la kermesse torinese, quindi, c’è la possibilità di portare in piazza la propria abilità: da qui arriva l’idea della fabbrica per mostrare come viene lavorato il cacao". In effetti me lo sono sempre domandato.
Catricalà rivela inoltre che Cioccolatò "sarà un’occasione unica per assaggiare tante specialità che non è possibile acquistare in altri luoghi se non nel centro di Torino durante la manifestazione". E qui sono davvero roso dalla curiosità di scoprire quali saranno mai queste misteriose "specialità" cioccolatiere che "non è possibile acquistare in altri luoghi" di una città, Torino, dove ci sono più cioccolaterie e pasticcerie che pesci nel mare.

Bicerin e cultura: la genesi di "Ecce Homo"

Pensieri da filosofo: Nietzsche si domanda quando gli porteranno il suo bicerin 
Il comunicato stampa & propaganda prosegue con questa interessante considerazione di Catricalà: "In poche parole la nostra idea di CioccolaTò non è solo quella di una mostra mercato, ma anche di un evento che trasmetta tanta cultura - (adoro l'uso improprio che si fa della parola "cultura" in un tempo e in un paese senza più cultura: comunque proporrei un convegno internazionale di studi nietzschiani sull'influenza del bicerin nella stesura di "Ecce Homo") - e avvicini alla ricerca di un consumo consapevole del prodotto per promuovere un consumo di alimenti genuini, che vengono fatti con le fave di cacao migliori, rispettando i coltivatori locali".
Consumo consapevole, alimenti genuini, coltivatori locali, e le fave migliori: non ci facciamo mancare niente.

Coppa e la compensazione al cioccolato

Ed ecco entrare in scena la presidente dell'Ascom Maria Luisa Coppa, incazzatissima per i no a Tav e Olimpiadi ma consolata dalla compensazione cioccolatiera: “Con soddisfazione voglio sottolineare la grande attenzione da parte delle nostre imprese dolciarie al ritorno a Torino di CioccolaTò 2018, un’importante manifestazione che negli anni passati, ha saputo mettere in piena luce l’arte dolciaria dei nostri Maestri cioccolatieri, dei loro laboratori e delle loro botteghe. Ci auguriamo che l’edizione 2018 sappia adeguatamente valorizzare a livello nazionale la tradizione del cioccolato, una vera e propria vocazione del nostro territorio che nel tempo ha saputo stimolare la fantasia dei Maestri cioccolatieri, nella creazione di specialità note in tutto il mondo”.

Chi vuol essere un Umpa Lumpa? 

L'entusiasmo trabocca pure dalle parole del maestro cioccolatiere e delegato regionale Conpait, Alessandro Del Trotti: “Perché le persone dovrebbero venire a CioccolaTò? - (già, perché?) - Perché è un mondo fatato, un po’ come visitare la Fabbrica di Cioccolato narrata da Roald Dahl - (vedi? Quando si diceva della cultura...). - Possiamo sentirci tutti degli Umpa Lumpa". Ma sai che mi hai letto nel pensiero? Ogni mattina, da piccino, mi svegliavo e dicevo oh buon Gesù ti prego, fai di me un Umpa Lumpa. Per la verità allora sognavo anche di essere un giornalista. Con l'età ho però abbandonato certi sciocchi desideri infantili, e oggi aspiro soltanto a essere un Umpa Lumpa. O in alternativa almeno Gandalf il Grigio.
Così il mio entusiasmo si accende quando leggo la definitiva considerazione di Del Trotti: "E' divertente andare a scoprire la fantasia dei maestri cioccolatieri nel realizzare le proprie creazioni partendo da un prodotto naturale e semplice. Un modo per conoscere tutti i segreti di questo mondo”. Ci sono più segreti tra i banchi di Cioccolatò che in tutte le camere di Hogwarts. 

I dieci giorni che cioccolateranno Torino

Dopo gli alti interventi teorici, il comunicato stampa & propaganda si diffonde un un'accurata descrizione pratica di Cioccolatò: "Un calendario di eventi che si divide in tre principali blocchi tematici: “Choco Talk”, “Choco Experience” e “Choco Kids”. Gli stand saranno aperti sempre dalle 10 alle 22 (il sabato fino alle 24) e ogni giorno ci sarà la possibilità di degustare, conoscere e divertirsi.
Durante i dieci giorni di dolcezza verrà proposto “Cioccolato a Corte”, organizzato da “Viaggi a Corte”: un percorso di degustazioni nelle residenze sabaude e nei caffè storici Torinesi che termina in Piazza San Carlo con la visita alla Fabbrica del Cioccolato e del Gianduiotto (info@viaggiacorte.it). Tra gli altri tour, anche “Torino Golosa Speciale CioccolaTò” che parte in piazza Castello dal punto info Turismo Torino, in collaborazione con SomeWere, ed è un itinerario nel centro storico della città per raccontare la storia del Piemonte più antico e gustare le golosità nate in quell’epoca tra nobiltà e popolo. Sabato 17 novembre, invece, torna “Choco Tram” la cena gourmet sullo special tram Gtt con un menu pensato per l’occasione (info www.gtt.to.it).
Coinvolti in questa edizione esplosiva - (esplosiva? Ma vi pare il caso?) - di CioccolaTò grandi chef stellati - Claudio Vicina “Casa Vicina” Torino, Andrea Larossa “Ristorante Larossa” Alba, Giovanni Grasso e la Pastry Chef Chiara Petracchini “Ristorante La Credenza” S. Maurizio Canavese, Marcello Trentini “Ristorante Magorabin” Torino - che sveleranno i loro segreti con show cooking di ricette dolci e salate dedicate al cioccolato e il cacao. Si parte sabato 10 novembre alle 17 con lo chef Claudio Vicina che propone i "ravioli sabaudi" ripieni al gianduja, salsa allo zabaione al passito di Caluso e composta di albicocche candite. Anche in questo caso, lo show cooking si terrà al ChocoLab ed è necessario prenotare.
Una parte importante del programma è dedicata all’educazione alimentare e alla salute. Un primo appuntamento, sabato 10 novembre al ChocoLab dalle 11 è con il prof. Giorgio Calabrese, docente di Nutrizione Umana e consulente del ministero della Salute, che dialogherà sull’argomento con il maestro cioccolatiere Guido Gobino. Domenica 11 novembre dalle 11, invece, si parlerà di nutrizione equilibrata e movimento con pratici consigli contro sovrappeso e obesità infantile - (ecco, mi pare il posto giusto per parlarne...) - Verrà presentato il progetto “Bimbingamba ZeroSei” della Compagnia di San Paolo in collaborazione con la Regione Piemonte.


Canzoni e mondanità: una Montecarlo fondente

Per chi vuole sperimentare l’esperienza di una degustazione multisensoriale, venerdì 9 novembre dalle 17 alle 18, il maestro Guido Gobino - ambasciatore del cioccolato di qualità nel mondo - in collaborazione con l'Istitute Internazionale Chocolier proporrà un viaggio alla scoperta del cibo degli Dei che non si ferma al Gusto ma mescola il piacere del palato con l'Udito. In cuffia per accentuare la concentrazione verrà abbinata una attenta selezione musicale". Eh beh, mai più senza... immagino la scaletta: "Rossetto e cioccolato" che non mangiarli sarebbe un peccato, "Chocolate Jesus" per alzare il tono culturale, ma soprattutto l'imprescindibile "Gelato al cioccolato".
Né potevano mancare gli appuntamenti mondani: "Tra gli appuntamenti più mondani, sabato 10 novembre ChocoLab si trasforma in una lounge per il Choco Silent Cocktail Party. In collaborazione con Radio Grp, Affini e alcuni Maestri del Gusto Vermouth verrà proposto un abbinamento speciale che mescola musica in cuffia stereo, cocktail creati dai bartender di Affini e tapas dolci e salate a base di cioccolato". Madonna che mondanità. Il Ballo della Rosa ci fa una pippa.

Nonni e nipoti

E poi si scatena la creatività più visionaria: "A tutto questo si unisce un contest che coinvolgerà più generazioni “Nonni e nipoti al Cioccolato”. E’ il contest 2018 per riscoprire e realizzare antiche ricette dei nonni sulla torta al cioccolato. Un modo per condividere momenti preziosi e tramandare segreti di famiglia ai più giovani. Bisogna inviare le proprie specialità, che sia una ricetta o la foto della creazione a iscrizioni@cioccola-to.eu. Tre ricette fra le più originali, decorate e creative o tradizionali, saranno scelte per la sfida finale: nonni e nipoti si raduneranno domenica 18 novembre al pomeriggio presso il ChocoLab in Piazza San Carlo per realizzare le ricette che verranno giudicate da alcuni dei Maestri Cioccolatieri Piemontesi di Ascom, Epat e Conpait. Grazie alla collaborazione con Selmi Group, azienda leader nel settore dei macchinari per la lavorazione del cioccolato e sponsor tecnico di Cioccolatò". #Sapevatevelo.

In presa diretta

Ed ecco il solenne impegno finale: "Torino si trasformerà in un laboratorio di cioccolato a cielo aperto con due fabbriche del cioccolato. Una denominata “bean-to-bar” (dalla fava alla barretta) - (giuro, non invento niente, è scritto così. Vabbé, scusatemi, ma stanno proprio tirandomele...) - mostrerà in presa diretta tutte le fasi di lavorazione del cioccolato mentre l’altra fabbrica, per onorare la città, produrrà direttamente in loco il famoso gianduiotto piemontese, dalla nocciola al prodotto finito".
Resta solo il tempo per saluti, ringraziamenti, baci e consigli per gli acquisti: "Non mancherà anche quest'anno la presenza di Centrale del Latte di Torino con degustazioni dei suoi prodotti, ottime merende e Milk break e panna ad accompagnare la cioccolata calda per tutti. Un appuntamento della Città di Torino realizzato da Craun&Crest con il supporto di Conpait e Ascom Confcommercio Torino e Provincia".

Sono in estasi. On vit une époque formidable.

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