"A Manuè, che ce voi fà...". Emanuela Martini parla con Valerio Mastandrea La fotografia risale al Tff del 2017. E lui sembra consolarla preventivamente |
Emanuela esce comunque da vincitrice, a testa alta e con l'applauso finale del pubblico del Festival, che la ama molto.
E poi non esce davvero. Ghigo le ha chiesto di continuare a collaborare con il Tff, curando la retrospettiva e magari con una consulenza ad ampio raggio. Emanuela ha accettato.
Ghigo ci teneva, e ci tiene, alla Martini. Forse il direttore del Museo, De Gaetano, un po' meno. Ma è soltanto un'impressione mia.
Per tutto il resto, ovvero la successione, vi rimando al post di ieri. Al Museo hanno un elenco di cinque possibili direttori, ma in realtà i nomi davvero caldi non sono più di due o tre. Io continuo a vedere bene Oberto, in vantaggio su Chessa. Altro papabile è Stefano Francia di Celle, già candidato alla direzione del Museo, di casa al Festival, con legami internazionali e agganci in Rai e a Venezia. Invece Francesco Giai Via è chiamato fuori dal gioco da un recentissimo incarico a Bruxelles per la Commissione Europea. E poi c'è questo Romeo, che ha alcuni sponsor ben determinati, ma pare non convinca troppo Ghigo. E nemmeno il sottoscritto, per quel che ve ne può fregare.
Ad ogni modo l'attesa non sarà lunga. Entro Natale, dice Ghigo, avremo il direttore nuovo. Speriamo non sia un pacco.
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