Quaggiù, fra le faggete dell'Appennino che m'accolgono quando persino la mia Sardegna segreta diventa troppo affollata per la mia misantropia, la mattina a colazione sotto il grande tiglio la conversazione verte sui grandi temi dell'esistenza agostana: principalmente il calciomercato. E' il calcio più bello, quello d'estate: con i nuovi acquisti, ci accarezza la serena certezza che stavolta il Bologna ha già in tasca la zona Uefa, con affaccio sulla Champions. Verranno poi le piogge d'autunno, e le nebbie novembrine a disilluderci: ma intanto è meraviglioso crederci.
Quest'anno però anche la conversazione offre un'alternativa succulenta, così come la tavola propone oltre alla classicissima figassa una gradevole scelta di composte di frutta. Quando siamo stanchi d'interrogarci su chi diavolo sia questo celebre terzino sinistro scozzese Hickey, switchiamo sull'altro suq che ci sfrizzola al divenir del giorno: i maneggi per il prossimo sindaco di Torino. Le telefonate degli amici beneinformati rimasti nella capitale sabauda ci propongono spunti stimolanti e credibili almeno quanto quelli della rosea e di calciomercato.com, e insomma, prima che la figassa finisca riusciamo a inanellare un discreto quantitativo di audaci retroscena e dirompenti minchiate. Come i migliori politologi, insomma.
Sicché ieri ho pensato bene di rispolverare il cronista sportivo della mia giovinezza e ircocervarlo con lo sventurato osservatore dell'oggi che - anziché intervistare Rombodituono come ardii mill'anni fa - si limita a recensire le mediocri cazzate dei nostri mediocri amministratori, e a immaginare i mediocri che verranno, dediti a nuove e più segnatamente cazzate. D'altronde lo sapete, giudico da sempre la politica amministrativa torinese come una specie di campionato di calcio; soltanto meno seria.
Il risultato è l'articolo uscito oggi sul Corriere. Uno scherzo sul sindacomercato, ovvero le trattative per trovare i candidati-centravanti per le prossime elezioni comunali. Se vi va di leggerlo a questo link, spero vi diverta. Purché non lo prendiate troppo sul serio, come non prendono sul serio quelli sul calciomercato. Tanto sappiamo benissimo che la realtà sarà peggiore: sia per il campionato, sia per il sindaco.
Quest'anno però anche la conversazione offre un'alternativa succulenta, così come la tavola propone oltre alla classicissima figassa una gradevole scelta di composte di frutta. Quando siamo stanchi d'interrogarci su chi diavolo sia questo celebre terzino sinistro scozzese Hickey, switchiamo sull'altro suq che ci sfrizzola al divenir del giorno: i maneggi per il prossimo sindaco di Torino. Le telefonate degli amici beneinformati rimasti nella capitale sabauda ci propongono spunti stimolanti e credibili almeno quanto quelli della rosea e di calciomercato.com, e insomma, prima che la figassa finisca riusciamo a inanellare un discreto quantitativo di audaci retroscena e dirompenti minchiate. Come i migliori politologi, insomma.
Sicché ieri ho pensato bene di rispolverare il cronista sportivo della mia giovinezza e ircocervarlo con lo sventurato osservatore dell'oggi che - anziché intervistare Rombodituono come ardii mill'anni fa - si limita a recensire le mediocri cazzate dei nostri mediocri amministratori, e a immaginare i mediocri che verranno, dediti a nuove e più segnatamente cazzate. D'altronde lo sapete, giudico da sempre la politica amministrativa torinese come una specie di campionato di calcio; soltanto meno seria.
Il risultato è l'articolo uscito oggi sul Corriere. Uno scherzo sul sindacomercato, ovvero le trattative per trovare i candidati-centravanti per le prossime elezioni comunali. Se vi va di leggerlo a questo link, spero vi diverta. Purché non lo prendiate troppo sul serio, come non prendono sul serio quelli sul calciomercato. Tanto sappiamo benissimo che la realtà sarà peggiore: sia per il campionato, sia per il sindaco.
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