Passa ai contenuti principali

IN PIEMONTE 2 SOLI POSITIVI: MA PER I SOLDI

Sul sito del MiBACT oggi è stato pubblicato anche l'elenco dei progetti cinematografici (festival, rassegne, premi, cineteche, progetti di sviluppo della cultura cinematografica e audiovisiva) che ottengono i contributi previsti dal bando 2020, assegnati quest'anno a enti pubblici e privati senza scopo di lucro, associazioni culturali e di categoria, anche per eventi che, benché programmati e allestiti, non si sono potuti svolgere causa covid.
L'elenco dei beneficiari (che trovate a questo link) è suddiviso per categorie:
elenco festival positivi 2020.pdf
elenco cineteche positive 2020.pdf
elenco SCAB-2020_positivi.pdf
elenco SCAA-2020_positivi.pdf
elenco rassegne positive 2020.pdf
elenco premi 2020_positivi.pdf
Salta agli occhi che al MiBACT sono dotati di uno straordinario (benché stravagante) senso dell'umorismo, a meno che non soffrano di qualche carenza nelle sinapsi. Parlare, nell'anno del contagio, di festival, cineteche, progetti, rassegne e premi che risultano "positivi" (ai fini del contributo...) è, lo ammetterete, un sublime colpo di humour nero; o in alternativa una minchiata talmente stratosferica che soltanto certi uffici statali la possono partorire.

Ma la lettura dell'elenco dei beneficiari rivela, a proposito di "positivi", un fatto assai spiacevole: in Piemonte soltanto l'Aiace Nazionale (che ottiene contributi per un totale di 32 mila euro) e l'Archivio Cinematografico della Resistenza (20 mila euro) risultano "positivi" ai fini del bando. Due "positivi" su un totale di 183 in tutta Italia sarebbe un dato eccellente e confortante se si parlasse di covid. Trattandosi di provvidenze pubbliche, mi pare che non ci sia troppo da esultare se siamo come al soluto i più babbei del mazzo. Non c'è traccia purtroppo, nell'elenco ministeriale, delle tante iniziative meritevoli - da Seeyousound a Glocal - che la scorsa primavera sono state costrette a dare forfait a causa del lockdown, dopo aver già sostenuto la gran parte le spese per organizzare la manifestazione: non hanno ottenuto il contributo, o non l'hanno neppure richiesto, o infine l'hanno richiesto commettendo errori formali nella procedura.
Attenzione: non sono ladri gli altri. Siamo noi i coglioni. Qui ne abbiamo l'ennesima conferma: da sempre la cultura piemontese, valida, competente e propositiva sul piano della creatività, perde colpi quando si tratta di andare a prendere i soldi che pure sarebbero disponibili, nei bandi dei ministeri come dell'Unione europea. E' evidente che non sono bastate alcune iniziative come Hangar, volte ad accompagnare in quella direzione la crescita delle associazioni culturali. E non voglio neppure accennare all'eterno problema dell'azione di lobby (lobby pulita e legale, s'intende) che, specie a Roma, spesso è indispensabile per ottenere ciò cui si ha diritto: su quel piano siamo vasi di coccio fra vasi di ferro, come potrete constatare da un'analisi accurata, e non malevola, della distribuzione geografica dei contributi.

Commenti

Post popolari in questo blog

SUI COLLI FATALI SORGE IL FESTIVAL ROMANISSIMO

Oggi a Roma c'è stata la conferenza stampa del Torino Film Festival prossimo venturo. Da tempo ormai il Tff ha dismesso la civile consuetudine della doppia conferenza stampa, a Roma e a Torino. E con sto piffero che io mi scapicollo fino a Roma scialando tempo e denaro per assistere all'inutile pantomima. Tanto l'unica novità che rivesta un qualche interesse è l'elenco dei selezionatori scelti da Base: in ordine alfabetico, Davide Abbatescianni, Martina Barone, Ludovico Cantisani, Elvira Del Guercio, Veronica Orciari e Davide Stanzione (alcuni li vedete nelle foto in alto, presa da Fb). Per me sono illustri sconosciuti, ma io sono ignorantissimo. Da un rapido giretto in rete mi è parso di capire che, casualmente e salvo abbagli, sono tutti romani, nativi o stanziali. Altre imprese d'alto profilo al momento mi sono sfuggite: garantisco che appena possibile e con la massima sollecitudine porrò rimedio alle mie lacune. Ma l'unica cosa davvero notevole e divertente

L'UCCELLINO, LA MUCCA E LA VOLPE: UNA FAVOLA DAL FRONTE DEL REGIO

Inverno. Freddo. Un uccellino intirizzito precipita a terra e sta morendo congelato quando una mucca gli scarica addosso una caccona enorme e caldissima; l'uccellino, rianimato dal calore, tutto felice comincia a cinguettare; passa una volpe, sente il cinguettìo, estrae l'uccellino dalla cacca e se lo mangia. (La morale della favola è alla fine del post) C'era una volta al Regio Ora vi narrerò la favola del Regio che dimostra quanta verità sia contenuta in questo elegante aforisma. Un anno fa Chiarabella nomina alla sovrintendenza del Regio William Graziosi, fresco convertito alla causa grillina, imponendolo al Consiglio d'indirizzo e premendo sulle fondazioni bancarie: "Io non vi ho mai chiesto niente - dice ( bugia , ma vabbé) - ma questo ve lo chiedo proprio".  Appena installatosi, Graziosi benefica non soltanto i nuovi collaboratori marchigiani, ma anche i fedelissimi interni. Però attenzione, non è vero che oggi al Regio sono tutti co ntro Graz

L'EGIZIO MILIONARIO DI CHRISTIAN SUPERSTAR, MA CRESCONO ANCHE GLI ALTRI

Siamo al solito consuntivo di fine anno delle presenze nei musei torinesi (a questo link  trovate i dati del 2022). La notiziona riguarda, come da copione, l' Egizio che mette a segno un altro record straordinario. Infatti è il primo museo torinese a superare la soglia psicologica del milione di visitatori: nel 2023 sono stati 1.061.157 ( cifra che comprende anche gli eventi istituzionali e privati) a fronte degli 898.500 del 2022. L'ufficializzazione delle notizia è arrivata nel pomeriggio; e, per un curioso destino, proprio nel preciso istante in cui il superdirettore Christian Greco  ( nella foto, con Alba Parietti conduttrice dello spettacolo ) , chiamato sul palco di piazza Castello  durante il concerto di musica classica dedicato per l'appunto al bicentenario dell'Egizio, riceveva dai seimila e rotti spettatori un'ovazione da autentica popstar. Mai s'era visto - a mia memoria - il direttore di un museo, in questa o in qualsiasi altra città, circondato da