Passa ai contenuti principali

DARE ARIA AI DENTI: LA CANDIDATURA DEI MARZULLI

E' mai possibile o porco di un cane 
  che le avventure in codesto reame
debban risolversi tutte con grandi puttane?


Ti fanno proprio passare ogni entusiasmo. Persino la magnifica illusione di una Torino candidata a Capitale europea della Cultura nel 2033, che pure m'aveva riacceso un barlume di speranza, s'ammoscia alla prova dei fatti, infrangendosi sugli scogli della inconcludenza e del velleitarismo parolaio.
Niente di nuovo, si capiva fin dall'inizio, fin dalle prime baruffe dell'asilo Mariuccia comunale: siamo sprovvisti dei cervelli necessari all'impresa. Non ci sono oggi, e chissà se mai ci saranno.
Ma adesso che sono cominciati i "lavori" (vabbé, lavori...) con le audizioni in Commissione, appare evidente che buona parte di quella che dovrebbe essere la classe dirigente cittadina non ha la minima idea su ciò di cui si sta discutendo; o se qualche idea ce l'ha, non riesce ad esprimerla in maniera intellegibile.
L'altro giorno ho seguito una delle sedute in videoconferenza, e ne ho tratto la conclusione che, nelle attuali condizioni e con l'attuale materiale umano, possiamo al massimo candidarci a capitale mondiale dei quaquaraquà. Nell'articolo sul Corriere di stamattina (ecco il link) riferisco quanto (non) mi è riuscito di capire degli sproloqui che ho ascoltato durante l'audizione, e ne traggo le illogiche conseguenze.
Voglio qui invece manifestare ammirazione e solidarietà ai colleghi dell'ufficio stampa comunale, che riescono sempre e comunque a scrivere ottimistici resoconti di quelle sedute, dando addirittura l'impressione (del tutto illusoria) che qualcosa di sensato sia stato effettivamente detto.


Commenti

Post popolari in questo blog

L'AFFONDAMENTO DELLA SEYMANDI

William Turner, "Il Naufragio" Cristina Seymandi Tanto tuonò che piovve. Sicché posso abbandonare, almeno per un post, la spiacevole incombenza di monitorare i contraccolpi dell'emergenza virale. La storia è questa. Ieri in Consiglio comunale un'interpellanza generale ( qui il testo ) firmata pure da alcuni esponenti grillini o ex grillini, ha fatto le pulci a Cristina Seymandi, figura emergente del sottogoverno cinquestelle che taluni vedono come ideale continuatrice, a Palazzo Civico, del "potere eccentrico" di Paolo Giordana prima e di Luca Pasquaretta poi . E che, come i predecessori, è riuscita a star sulle palle pure ai suoi, non soltanto a quelli dell'opposizione. L'interpellanza prendeva spunto dell'ultima impresa della Seymandi, la mancata "regata di Carnevale" , ma metteva sotto accusa l'intero rapporto fra costei, Chiarabella e l'assessore Unia, di cui è staffista. Alla fine Chiarabella, nell'angolo, h

LE RIVELAZIONI DI SANGIU: "GRECO NON HA DECIFRATO LA STELE DI ROSETTA". E ADESSO DIREI CHE BASTA

È una storia da dimenticare È una storia da non raccontare È una storia un po' complicata È una storia sbagliata Cominciò con la luna sul posto E finì con un fiume di inchiostro È una storia un poco scontata È una storia sbagliata La ridicola pantomima è finita com'era cominciata, sempre con un tizio che giudica un egittologo senza sapere un cazzo d'egittologia. Il fratello d'Italia laureato in giurisprudenza Maurizio Marrone pontifica che Christian Greco è un egittologo scarso , e - dopo una settimana di silenzi imbarazzant i, strepiti da lavandaie e minchiate alla membro di segugio  blaterate da una scelta schiera di perdigiorno presenzialisti e critici col ciuffo - un altro fratello d'Italia, il giornalista Gennaro Sangiuliano, sancisce che no, Greco è "un apprezzato egittologo" benché - sfigatone! - "non abbia decifrato la stele di Rosetta" (questo è un capolavoro comico, non siete d'accordo?).  Il presidente della Regione Cirio s'a

BASIC BASE

Il nuovo direttore del Tff La  nomina di Giuliobase alla direzione del Torino Film Festival  è ampiamente trattata sul Corriere di Torino di stamattina: c'è un mio modesto commento , ma soprattutto c'è una magistrale intervista al neodirettore, firmata dall'esperto collega Fabrizio Dividi. Vi consiglio di leggervela da cima a fondo (sul cartaceo, o  a questo link ): vale da sola ben più del prezzo del giornale. Ed è talmente bella che mi permetto di estrapolarne alcuni passaggi, che giudico particolarmente significativi. Ecco qui le domande e le risposte che più mi hanno entusiasmato. In neretto le domande, in chiaro le risposte, in corsivo le mie chiose: Emozionato a dover essere «profeta in patria»?  «Ovvio, ma studierò. In questo anno e mezzo studierò e tiferò per Steve Della Casa e per il suo festival, ma sempre stando un passo indietro, con umiltà e discrezione».  Qualcuno lo avverta: l'hanno nominato per l'edizione 2024. Ciò significa che dovrà cominciare a la