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BIENNALE DEMOCRAZIA, UNA POLTRONA PER DUE

Una Biennale in maschera. Foto ricordo ieri pomeriggio alla Cavallerizza
Ieri alla Cavallerizza, pomeriggio assolato, presentano la settima edizione di Biennale Democrazia, la prima dell'era-covid e del post-Larotella. All'ingresso avvisto Alessandro Isaia, il nuovo segretario generale della Fondazione Cultura, in amabile conversari con Angela Larotella, ex segretario generale della medesima fondazione dalla quale, dopo lunga e negli ultimi quattro anni travagliata permanenzaè di recente trasmigrata al Politecnico dove si occupa della nascitura Biennale Tecnologia
Ma, apprendo sfogliando la cartella stampa, Angela è tutt'altro che una ex per Biennale Democrazia: le viene infatti attribuito il "Coordinamento organizzativo" della manifestazione. Invece il suo successore Isaia viene citato come "Responsabile organizzativo".
A questo punto non ci capisco più una benamata. Chi organizza in concreto Biennale Democrazia?
Mi illuminano, come sempre, le sagge parole dell'inossidabile presidente della Biennale, l'augusto Gustavo Zagrebelski, che esordisce con un "sono ancora qui" che vale un romanzo. E prosegue: "Io sono ancora qui, e Biennale Democrazione ha superato il ciclo delle amministrazioni cittadine e vive di vita propria; ma è importante saperte che c'è il sostegno della città. E mi auguro che la consuetudine continui".
Le nobili parole del sapiente vegliardo proclamano la genetica superiorità della cultura sulle poverate contingenti della politichetta furbetta e miserella: loro passano, la cultura resta.
Al suo fianco, Chiarabella pare assorta in misterosi pensieri.
Stabiliti i fondamentali, Zagrebelsky prosegue la prolusione chiarendo ruoli e meriti: "Angela Larotella - dice - è stata la colonna delle nostre iniziative; purtroppo per noi ci ha lasciati e ora collabora con il Politecnico al progetto di una biennale dedicata alla fusione fra cultura scientifica e umanistica, con la quale noi scambieremo idee e forze; e dunque Angela continuerà a darci la sua opera". Tipo coordinare l'organizzazione.
Ancora nobili parole, quelle del prof, che ribadiscono il principio della libertà (almeno organizzativa...) della cultura, a prescindere dagli uzzoli e dalle intemperanze del potere. 
A fianco dell'augusto, Chiarabella compulsa lo smartphone.
Benebenebene, la lezione del prof mi ha illuminato. Quanto alla Biennale Democrazia, beh, si farà l'anno prossimo, dal 24 al 28 marzo, e intanto chissà cosa sarà di noi. Se vi interessa sapere i progetti a lungo termine annunciati ieri, beh, li trovate sul sito e su tutti i giornali e le agenzie.

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