Il segretario generale di Fondazione Crt Lapucci (a sin.) e il presidente Quaglia |
Non era scontato: i malesseri della borsa, a cominciare dal caso-Atlantia, e l'azzeramento dei dividendi azionari hanno ridotto di molto gli introiti delle fondazioni bancarie, e di conseguenza tocca di ridurre alcuni impegni. Gli investimenti in cultura saranno tra i meno colpiti, per una precisa scelta programmatica della Fondazione. E, suppongo, anche perché il pasdaran della cultura Giampiero Leo in Consiglio d'indirizzo avrà dato il tormento al mondo intero, sicché adesso scioglie peana in lode di presidente, segretario generale e CdA tutto per la nobile decisione.
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