Passa ai contenuti principali

ALLE OGR TORNA LA MUSICA DAL VIVO

Myss Keta sul palco delle Ogr giovedì 18 marzo

Presumo che più nessuno ormai, neppure il ministro Franceschini, creda seriamente che il 27 marzo riapriranno cinema e teatri e musei nelle regioni gialle, come promesso con una buona dose di avventatezza dal ministro Franceschini. Se non altro perché è molto improbabile che il 27 marzo in Italia ci siano regioni gialle. 
La lunga sofferenza dello spettacolo dal vivo - degli artisti, dei tecnici, degli organizzatori - continua, e continuerà chissà fino a quando. L'infinita notte - come ci ha ricordato la provocazione di "L'ultimo concerto?" - mette in ginocchio un'intera filiera produttiva, disintegra il 97% del fatturato, svuota i palchi e le sale, spegne le luci e immiserisce migliaia di operatori. In quella notte adesso le Ogr tentano di accendere una fiammella di speranza con un'iniziativa che non risolve, ma almeno infonde coraggio e crea una opportunità di guadagno per chi da un anno ormai è fermo e sopravvive di ristori e lavoretti saltuari.
Il progetto Ogr Good Vibes ha un valore soprattutto simbolico: riportare su un palco la musica dal vivo organizzando - a partire da giovedì 18 marzo con il set della rapper Myss Keta - una serie di sessions unplugged e reading registrati all’interno del Duomo, e ricorrendo all'opera di maestranze e professionalità legate all’organizzazione di eventi.
Il set di Myss Keta sarà trasmesso sul canale YouTube delle Ogr alle ore 22 del 18 marzo. Gli altri artisti annunciati sono Bebo Guidetti e Lodo Guenzi de Lo Stato Sociale in “Libertini Invisibili - Tondelli Vs Calvino”, Motta, e le nuove proposte Love Trap, Tutti Fenomeni e Marco Castello. Altri artisti emergenti nella data del 9 aprile che vedrà protagonisti Fusaro, con special guest Bianco, e la band zYp.
Ogr Good Vibes è una produzione originale Ogr in collaborazione con TOdays Festival, e proseguirà su YouTube sino a fine maggio con concerti, reading e interventi musicali.

Commenti

Post popolari in questo blog

L'AFFONDAMENTO DELLA SEYMANDI

William Turner, "Il Naufragio" Cristina Seymandi Tanto tuonò che piovve. Sicché posso abbandonare, almeno per un post, la spiacevole incombenza di monitorare i contraccolpi dell'emergenza virale. La storia è questa. Ieri in Consiglio comunale un'interpellanza generale ( qui il testo ) firmata pure da alcuni esponenti grillini o ex grillini, ha fatto le pulci a Cristina Seymandi, figura emergente del sottogoverno cinquestelle che taluni vedono come ideale continuatrice, a Palazzo Civico, del "potere eccentrico" di Paolo Giordana prima e di Luca Pasquaretta poi . E che, come i predecessori, è riuscita a star sulle palle pure ai suoi, non soltanto a quelli dell'opposizione. L'interpellanza prendeva spunto dell'ultima impresa della Seymandi, la mancata "regata di Carnevale" , ma metteva sotto accusa l'intero rapporto fra costei, Chiarabella e l'assessore Unia, di cui è staffista. Alla fine Chiarabella, nell'angolo, h

LE RIVELAZIONI DI SANGIU: "GRECO NON HA DECIFRATO LA STELE DI ROSETTA". E ADESSO DIREI CHE BASTA

È una storia da dimenticare È una storia da non raccontare È una storia un po' complicata È una storia sbagliata Cominciò con la luna sul posto E finì con un fiume di inchiostro È una storia un poco scontata È una storia sbagliata La ridicola pantomima è finita com'era cominciata, sempre con un tizio che giudica un egittologo senza sapere un cazzo d'egittologia. Il fratello d'Italia laureato in giurisprudenza Maurizio Marrone pontifica che Christian Greco è un egittologo scarso , e - dopo una settimana di silenzi imbarazzant i, strepiti da lavandaie e minchiate alla membro di segugio  blaterate da una scelta schiera di perdigiorno presenzialisti e critici col ciuffo - un altro fratello d'Italia, il giornalista Gennaro Sangiuliano, sancisce che no, Greco è "un apprezzato egittologo" benché - sfigatone! - "non abbia decifrato la stele di Rosetta" (questo è un capolavoro comico, non siete d'accordo?).  Il presidente della Regione Cirio s'a

BASIC BASE

Il nuovo direttore del Tff La  nomina di Giuliobase alla direzione del Torino Film Festival  è ampiamente trattata sul Corriere di Torino di stamattina: c'è un mio modesto commento , ma soprattutto c'è una magistrale intervista al neodirettore, firmata dall'esperto collega Fabrizio Dividi. Vi consiglio di leggervela da cima a fondo (sul cartaceo, o  a questo link ): vale da sola ben più del prezzo del giornale. Ed è talmente bella che mi permetto di estrapolarne alcuni passaggi, che giudico particolarmente significativi. Ecco qui le domande e le risposte che più mi hanno entusiasmato. In neretto le domande, in chiaro le risposte, in corsivo le mie chiose: Emozionato a dover essere «profeta in patria»?  «Ovvio, ma studierò. In questo anno e mezzo studierò e tiferò per Steve Della Casa e per il suo festival, ma sempre stando un passo indietro, con umiltà e discrezione».  Qualcuno lo avverta: l'hanno nominato per l'edizione 2024. Ciò significa che dovrà cominciare a la