Carla Galliano va in pensione. Da dopodomani.
Per chi fa il mio mestiere, Carla Galliano è stata, per più di quarant'anni, l'incarnazione e il nume tutelare del Teatro Stabile. Prima come capo dell'Ufficio stampa, e quindi come responsabile dell'intera Area stampa e comunicazione, Carlina era per noi giornalisti una certezza, un riferimento sicuro, quella che risolve i problemi. Sempre gentile, sempre disponibile. Efficiente, precisa, una macchina da guerra con un cuore grande così. Impossibile non considerarla anche un'amica, oltre che una collega su cui contare a occhi chiusi.
Allo Stabile poteva venire giù il mondo, presidenti e direttori andare e venire, registi e attori dare di matto, ma lei era sempre lì, salda come la rocca di Gibilterra.
Carla Galliano va in pensione ma, per fortuna, non abbandona lo Stabile: Vallarino Gancia e Fonsatti le hanno proposto di restare come consulente, e lei ha accettato. Da gennaio seguirà alcune produzioni del Tst, e sono sicuro che anche nel nuovo ruolo sarà, come sempre, preziosa.
La revisione della struttura organizzativa del Tst prevede ora che si costituisca una nuova Area Partecipazione, Comunicazione e Sviluppo guidata da Lorenzo Barello, mentre la nuova responsabile dell’Ufficio Stampa e Comunicazione sarà Simona Carrera. Non li invidio: per quanto si possa essere bravi, rimpiazzare un monumento è sempre un'impresa che - se mi passate la citazione salgariana - incuterebbe timore anche al più audace biscaglino. In bocca al lupo, Simona e Lorenzo. Contiamo su di voi.
E ancora grazie, Carlina. E' stato un onore, e un piacere.
E ancora grazie, Carlina. E' stato un onore, e un piacere.
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