Passa ai contenuti principali

PRERAFFAELLITI: COME CAMBIANO LE ASPETTATIVE

Lunghe code per i Preraffaelliti: ma i visitatori sono stati 98 mila, ne servivano 130 mila per coprire i costi della mostra
Quota centomila è stata sfiorata, ma non raggiunta: la mostra dei Preraffaelliti a Palazzo Chiablese, che si è chiusa domenica 13 dopo 86 giorni, ha totalizzato 98.126 visitatori, con una media giornaliera di 1141 ingressi. I dati arrivano dall'ufficio stampa del Comune. Non capisco però per quale motivo si debba commentare il risultato - peraltro ottimo - affermando che è stato "in linea con le aspettative" (testuale nel comunicato). In realtà, l'obiettivo vagheggiato da Turetta il giorno della presentazione - come ho riportato a suo tempo - era di 130 mila visitatori, cifra necessaria per pareggiare i conti (dato confermato da ambienti dell'organizzazione). Mi sfugge quale bisogno ci sia di cambiare le carte in tavola. Quella del Comune di Torino è stata un'abile operazione a costo zero, e il merito nessuno glielo toglie, centomila o centotrentamila visitatori che siano. La mostra era bellissima: ha registrato, è vero, meno ingressi di quella su Renoir (che ebbe circa 1800 presenze giornaliere), ma i Preraffaelliti in Italia non sono notissimi al grande pubblico. Certo, centotrentamila sarebbe stato meglio perché questa è la prima mostra che il gruppo del Sole24Ore organizza a Torino, e tutti quanti - il Comune in primis - ci tenevano a dimostrare che la città risponde bene. Ma perché stare a raccontarci delle storie? Aspettavano 130 mila ingressi, sono stati di meno: magari il Sole ci rimette qualche soldo, ma i torinesi gliene saranno grati, e l'operazione resta un successo, considerato la brevità dell'esposizione. Hanno soltanto inciuccato le previsioni. Capita. Cerchiamo di non rovinarci il fegato con la smania dei grandi numeri a tutti i costi. Comunque l'assessore Braccialarghe mette le mani avanti: "Sono sicuro che questa sinergia porterà alla calendarizzazione di altri importanti eventi anche nel 2015", è la sua dichiarazione. Speremm...

Commenti

Post popolari in questo blog

SUI COLLI FATALI SORGE IL FESTIVAL ROMANISSIMO

Oggi a Roma c'è stata la conferenza stampa del Torino Film Festival prossimo venturo. Da tempo ormai il Tff ha dismesso la civile consuetudine della doppia conferenza stampa, a Roma e a Torino. E con sto piffero che io mi scapicollo fino a Roma scialando tempo e denaro per assistere all'inutile pantomima. Tanto l'unica novità che rivesta un qualche interesse è l'elenco dei selezionatori scelti da Base: in ordine alfabetico, Davide Abbatescianni, Martina Barone, Ludovico Cantisani, Elvira Del Guercio, Veronica Orciari e Davide Stanzione (alcuni li vedete nelle foto in alto, presa da Fb). Per me sono illustri sconosciuti, ma io sono ignorantissimo. Da un rapido giretto in rete mi è parso di capire che, casualmente e salvo abbagli, sono tutti romani, nativi o stanziali. Altre imprese d'alto profilo al momento mi sono sfuggite: garantisco che appena possibile e con la massima sollecitudine porrò rimedio alle mie lacune. Ma l'unica cosa davvero notevole e divertente

L'UCCELLINO, LA MUCCA E LA VOLPE: UNA FAVOLA DAL FRONTE DEL REGIO

Inverno. Freddo. Un uccellino intirizzito precipita a terra e sta morendo congelato quando una mucca gli scarica addosso una caccona enorme e caldissima; l'uccellino, rianimato dal calore, tutto felice comincia a cinguettare; passa una volpe, sente il cinguettìo, estrae l'uccellino dalla cacca e se lo mangia. (La morale della favola è alla fine del post) C'era una volta al Regio Ora vi narrerò la favola del Regio che dimostra quanta verità sia contenuta in questo elegante aforisma. Un anno fa Chiarabella nomina alla sovrintendenza del Regio William Graziosi, fresco convertito alla causa grillina, imponendolo al Consiglio d'indirizzo e premendo sulle fondazioni bancarie: "Io non vi ho mai chiesto niente - dice ( bugia , ma vabbé) - ma questo ve lo chiedo proprio".  Appena installatosi, Graziosi benefica non soltanto i nuovi collaboratori marchigiani, ma anche i fedelissimi interni. Però attenzione, non è vero che oggi al Regio sono tutti co ntro Graz

L'EGIZIO MILIONARIO DI CHRISTIAN SUPERSTAR, MA CRESCONO ANCHE GLI ALTRI

Siamo al solito consuntivo di fine anno delle presenze nei musei torinesi (a questo link  trovate i dati del 2022). La notiziona riguarda, come da copione, l' Egizio che mette a segno un altro record straordinario. Infatti è il primo museo torinese a superare la soglia psicologica del milione di visitatori: nel 2023 sono stati 1.061.157 ( cifra che comprende anche gli eventi istituzionali e privati) a fronte degli 898.500 del 2022. L'ufficializzazione delle notizia è arrivata nel pomeriggio; e, per un curioso destino, proprio nel preciso istante in cui il superdirettore Christian Greco  ( nella foto, con Alba Parietti conduttrice dello spettacolo ) , chiamato sul palco di piazza Castello  durante il concerto di musica classica dedicato per l'appunto al bicentenario dell'Egizio, riceveva dai seimila e rotti spettatori un'ovazione da autentica popstar. Mai s'era visto - a mia memoria - il direttore di un museo, in questa o in qualsiasi altra città, circondato da