Passa ai contenuti principali

ASSEMBLEA ALLA CAVALLERIZZA

Domani, mercoledì 16, alle 18,30 è stata convocata un'assemblea dei cittadini nel cortile della Cavallerizza Reale. Ricevo e pubblico un ampio estratto del comunicato
Il 23 maggio, dopo un’assemblea che ha visto un’ampia partecipazione cittadina, abbiamo riaperto la Cavallerizza Reale. Questo luogo - patrimonio d'immenso valore dal punto vista tanto storico-artistico quanto sociale - è destinato, secondo il volere dell'amministrazione comunale, a essere venduto e privatizzato. La decisione di occupare la Cavallerizza Reale è tesa ad impedire questo processo e far si che questo luogo possa continuare a essere abitato dalla cittadinanza.
Il nostro obiettivo è intraprendere un percorso di progettazione e di gestione partecipata del complesso: un progetto che da sei settimane stiamo di fatto già vivendo ma che vorremmo strutturare in una prospettiva sempre più concreta.
In questo periodo si sono svolti diversi momenti di confronto tra consiglieri, assessori e una delegazione dell'Assemblea Cavallerizza.
Il 16 luglio vorremmo costruire un momento di dibattito e discussione, in cui i rappresentanti dell'Amministrazione spieghino alla cittadinanza qual è stato il processo che ha portato alla messa in vendita della Cavallerizza Reale e quali sono le ipotesi per il futuro.
Riteniamo che l'assemblea del 16 luglio sia quindi un momento di cruciale importanza, non solo per il confronto con gli amministratori, ma anche per far sì che la voce dell’Assemblea non debba essere affidata ad una delegazione di poche persone, ma sia specchio di quello che, ad oggi, la Cavallerizza realmente è: un luogo vissuto da moltissimi abitanti di Torino.
In questi anni, molte altre persone in città si sono battute per difendere i beni comuni che, per le solite gestioni incuranti e speculative del Comune, sono stati usurpati al patrimonio collettivo.
L’occupazione della Cavallerizza, oggi, rappresenta il rifiuto per quelle decisioni, calate dall’alto, che non tengono conto delle esigenze reali delle persone, ma anche la necessità di riappropriarsi di una capacità democratica che dia davvero rilevanza alla volontà della cittadinanza.
Per questo invitiamo tutte le realtà, i comitati, i cittadini a prendere parte a questa Assemblea pubblica: difendere la Cavallerizza significa dare valore a tutte le esperienze di opposizione alle politiche ingiuste dell’Amministrazione torinese.
Chiediamo a tutt* coloro che hanno attraversato la Cavallerizza in questi giorni di occupazione di essere presenti a questo incontro.

Commenti

Post popolari in questo blog

L'AFFONDAMENTO DELLA SEYMANDI

William Turner, "Il Naufragio" Cristina Seymandi Tanto tuonò che piovve. Sicché posso abbandonare, almeno per un post, la spiacevole incombenza di monitorare i contraccolpi dell'emergenza virale. La storia è questa. Ieri in Consiglio comunale un'interpellanza generale ( qui il testo ) firmata pure da alcuni esponenti grillini o ex grillini, ha fatto le pulci a Cristina Seymandi, figura emergente del sottogoverno cinquestelle che taluni vedono come ideale continuatrice, a Palazzo Civico, del "potere eccentrico" di Paolo Giordana prima e di Luca Pasquaretta poi . E che, come i predecessori, è riuscita a star sulle palle pure ai suoi, non soltanto a quelli dell'opposizione. L'interpellanza prendeva spunto dell'ultima impresa della Seymandi, la mancata "regata di Carnevale" , ma metteva sotto accusa l'intero rapporto fra costei, Chiarabella e l'assessore Unia, di cui è staffista. Alla fine Chiarabella, nell'angolo, h

LE RIVELAZIONI DI SANGIU: "GRECO NON HA DECIFRATO LA STELE DI ROSETTA". E ADESSO DIREI CHE BASTA

È una storia da dimenticare È una storia da non raccontare È una storia un po' complicata È una storia sbagliata Cominciò con la luna sul posto E finì con un fiume di inchiostro È una storia un poco scontata È una storia sbagliata La ridicola pantomima è finita com'era cominciata, sempre con un tizio che giudica un egittologo senza sapere un cazzo d'egittologia. Il fratello d'Italia laureato in giurisprudenza Maurizio Marrone pontifica che Christian Greco è un egittologo scarso , e - dopo una settimana di silenzi imbarazzant i, strepiti da lavandaie e minchiate alla membro di segugio  blaterate da una scelta schiera di perdigiorno presenzialisti e critici col ciuffo - un altro fratello d'Italia, il giornalista Gennaro Sangiuliano, sancisce che no, Greco è "un apprezzato egittologo" benché - sfigatone! - "non abbia decifrato la stele di Rosetta" (questo è un capolavoro comico, non siete d'accordo?).  Il presidente della Regione Cirio s'a

BASIC BASE

Il nuovo direttore del Tff La  nomina di Giuliobase alla direzione del Torino Film Festival  è ampiamente trattata sul Corriere di Torino di stamattina: c'è un mio modesto commento , ma soprattutto c'è una magistrale intervista al neodirettore, firmata dall'esperto collega Fabrizio Dividi. Vi consiglio di leggervela da cima a fondo (sul cartaceo, o  a questo link ): vale da sola ben più del prezzo del giornale. Ed è talmente bella che mi permetto di estrapolarne alcuni passaggi, che giudico particolarmente significativi. Ecco qui le domande e le risposte che più mi hanno entusiasmato. In neretto le domande, in chiaro le risposte, in corsivo le mie chiose: Emozionato a dover essere «profeta in patria»?  «Ovvio, ma studierò. In questo anno e mezzo studierò e tiferò per Steve Della Casa e per il suo festival, ma sempre stando un passo indietro, con umiltà e discrezione».  Qualcuno lo avverta: l'hanno nominato per l'edizione 2024. Ciò significa che dovrà cominciare a la