Rolando Picchioni |
Peccato che le notizie vengano a stanarmi, e almeno quelle che mi scovano è eticamente doveroso darvele.
Eccone una.
Come ognuno ben sa, la situazione finanziaria del Salone è al centro delle preoccupazioni dei politici, e delle attenzioni dei giudici che indagano sull'ipotesi di peculato a carico dell'ex presidente Rolando Picchioni (nell'ambito dell'inchiesta oggi i magistrati sentono la direttrice mancata Cogoli, e verrà ascoltato anche l'ex assessore regionale alla Cultura Michele Coppola).
Intanto le voci sul buco nei conti del Salone si accavallano. Girano cifre anche molto dissonanti. La versione corrente è di 900 mila euro di rosso nel bilancio di previsione del 2015. Ma qualcuno, sull'onda dell'entusiasmo, s'è spinto a ipotizzare un deficit di tre milioni. La due diligence che Comune e Regione affideranno (si spera lestamente) a una società specializzata dovrebbe stabilizzare le cifre ballerine. Oggi, comunque, mi ritrovo per le mani alcune carte che forse interesseranno i lettori versati nelle materie economiche. Io non sono un ragioniere (checché se ne dica) e men che meno un commercialista. Stento a compilare il 730 e quindi non mi impanco a valutare il documento che pubblico sic et simpliciter, per la cronaca, e a beneficio di quanti se ne intendono.
Si tratta di cifre e considerazioni che l'ex presidente del Salone, Rolando Picchioni, intende sottoporre ai magistrati per spiegare la sua posizione e i conti della Fondazione. Picchioni, nonostante la tempesta giudiziaria, è vispo e combattivo. Ha preparato, con la consulenza di un affermato studio di commercialista, questo documento che si basa sull'ultimo bilancio consolidato, quello del 2014, e si simula un'ipotesi (puramente di scuola) di chiusura della Fondazione, per calcolare esattamente quali sarebbero, nel deprecabile caso di fallimento, le attività e passività.
Ecco il testo come mi è arrivato. Alle cifre è unito un commento della stessa fonte. Gli appassionati della materia possono trovare altro materiale nel post del 3 ottobre 2014 "Tutti i conti del Salone, mentre tramonta il PalaAlpitour".
NOTE DI COMMENTO SU IPOTESI CHIUSURA FONDAZIONE AL 31-12-2014
La presente relazione per provare sulla carta a ipotizzare
una chiusura della Fondazione per il Libro la musica e la cultura alla data del
31-12-2014-
Ovviamente, considerata la data sopra ipotizzata, ci si
riferisce ai dati consolidati del Bilancio della stessa Fondazione chiuso al
31-12-2014.
Sinteticamente le cifre di tale bilancio si possono così
rappresentare:
ATTIVO
Immobilizzazioni nette, residuo da
ammortizzare al 31-12-2014
·
Marchio: euro 1.383.133
·
Allestimenti: euro 1.085.747
·
Impianti, attrezzature, macchine per ufficio e
mobili: euro 40.069
Totale
euro 2.508.949
Partecipazioni
euro 19.950
Crediti
·
Verso clienti: euro 364.232
·
Verso altri (Enti): euro 2.339.253
Totale
euro 2.703.485
Disponibilità liquide (cassa, banche)
euro 42.455
Riscontri attivi
euro 313
TOTALE ATTIVO
euro 5.275.152
__________________________________________________________________________________
Trattamento di fine rapporto (TFR)
euro 335.577
Debiti verso le banche
euro 3.311.168
Debiti verso i fornitori
euro 1.782.818
Debiti tributari
euro 168.504
Debiti verso Istituti di Previdenza
euro 39.475
Altri debiti
euro 7.897
Ratei e Risconti passivi
euro 118.880
TOTALE PASSIVO
euro 5.764.319
L’ipotesi in oggetto si basa sull’utilizzo degli elementi
dell’attivo, valorizzati per un totale di euro 5.275.152, per “chiudere” o
soddisfare le passività valorizzate per complessivi euro 5.764.319.
Risulta pacifico che la differenza è pari a euro - 489.167,
con segno negativo, che corrisponde correttamente al valore del Patrimonio netto
indicato nel Bilancio della Fondazione al 31-12-2014. Questo significa che, in
linea teorica, per chiudere la Fondazione alla data del 31-12-2014, occorre
provvedere con il versamento di euro 489.167.
Tale fattispecie presuppone di procedere alla vendita e al
relativo incasso di tutti gli elementi patrimoniali iscritti nell’attivo
esattamente al valore indicato nello schema.
Dopo aver proceduto a tali vendite e relativi incassi poi occorrerà procedere
con il pagamento di tutte le passività indicate nel medesimo schema.
Relativamente alle attività, si noto come tra queste vi sia
il Marchio del Salone, che era stato valorizzato in bilancio nel 2009, con apposita
perizia di valutazione, per euro 1.890.000. Al 31-12-2014 il residuo da
ammortizzare, come indicato, ammonta a euro 1.383.133.
Stesso discorso vale per gli Allestimenti capitalizzati
negli anni, che, nel bilancio chiuso al 31-12-2014, ammontano, quale residuo da
ammortizzare, a euro 1.085.747 (si pensi per es. alle sale presso Lingotto
Fiere: Azzurra, Rossa, Gialla e Blu, oltre agli allestimenti e arredi vari
presso il magazzino di Susa: per es. grandi lettere per Torino Capitale del
Libro; allestimenti per l’evento Luci del Teleschermo in occasione del 50°
della TV italiana).
Per quanto concerne la ventilata ipotesi di dover versare
circa euro 3.0000.000 per chiudere la Fondazione al 31-12-2014, probabilmente,
ci si riferisce al fatto che per chiudere le passività totali non si procede, o
non si riesce a procedere con la vendita dei due elementi patrimoniali sopra
descritti, ovvero: residuo da ammortizzare del Marchio: euro 1.383.133, e
residuo da ammortizzare degli Allestimenti: euro 1.085.747. Infatti: euro
489.167 (calcolati precedentemente) + euro 1.383.133 (mancata vendita del
Marchio) + euro 1.085.747 (mancata vendita degli Allestimenti) = euro
2.958.047.
Ora, non mi resta altro che lasciare alla sensibilità del
lettore valutare tutte le varie opzioni anche intermedie, o addirittura
migliorate o peggiorative dei due scenari qui appena tracciati.
Commenti
Posta un commento