David Gilmour: una suggestione per Venaria |
Aggiornamento: fissati due concerti al Circo Massimo, per Venaria si fa dura...
Siete ragazzi svegli, non vi si può nascondere nulla. Quindi, avrete ormai capito che ieri sono andato a Venaria. A questo punto devo autodenunciarmi al Tribunale del Popoloe al Consesso degli Indignati: ho pure pranzato con la presidente della Reggia, Paola Zini. Per sottrarmi al sospetto di essere al soldo della Kasta, ho pagato io il conto: 10,45 euro per due piadine e due bottigliette d'acqua.
Siete ragazzi svegli, non vi si può nascondere nulla. Quindi, avrete ormai capito che ieri sono andato a Venaria. A questo punto devo autodenunciarmi al Tribunale del Popoloe al Consesso degli Indignati: ho pure pranzato con la presidente della Reggia, Paola Zini. Per sottrarmi al sospetto di essere al soldo della Kasta, ho pagato io il conto: 10,45 euro per due piadine e due bottigliette d'acqua.
Il ritorno degli spettacoli
Mentre sbocconcelliamo il cibo del
privilegio, chiacchieriamo di ciò che l'estate porterà alla Reggia.
Paola conferma l'intenzione di rilanciare la consuetudine degli
spettacoli dal vivo, che l'anno scorso s'era un po' perduta. Danza,
teatro, e anche musica. Però, mi dice, preferisce eventi non
casuali, bensì coerenti con lo scenario che li ospita.
Insomma, deduco io, la Reggia non è un
teatro, né una piazza di paese: ci vuole qualcosa che abbia un
senso, un legame forte con gli spazi. Roba “site specific”, come
si dice adesso.
Paola Zini conferma: e mi dice che sta
già parlando con una nota crew torinese che in materia di
sonorizzazioni d'ambiente hanno una notevole esperienza.
D'altronde, il miglior spettacolo della
Reggia resta, secondo me, proprio “12 Seasons”, l'installazione
sonora di Brian Eno creata per la Galleria di Diana.
Butto lì una cazzata: David Gilmour
A questo punto, per tener viva la
conversazione, butto lì una delle mie solite cazzate. “Certo che
la Reggia sarebbe il posto ideale per un concerto di David Gilmour”,
dico.
Cazzata, ok, ma ha il suo perché. Come
ben sapete, Gilmour è uno dei Pink Floyd. Quest'estate arriva in
Italia con il suo tour mondiale, per quattro concerti: il 7 e l'8
luglio all'anfiteatro di Pompei (dove lui e i suoi soci combinarono
qualcosina già 43 anni fa) e il 10 e 11 luglio all'Arena di Verona.
L'ultima data prima di Pompei è il 28 giugno in Austria; la prima
dopo Verona è il 14 luglio in Germania. Ci sarebbero quindi i tempi
tecnici per piazzare ancora una data italiana. Tant'è che si parla del Circo Massimo. Ma se a Gilmour, come
sembra, fanno tanto gola le location artistiche italiane, perché non
la Reggia di Venaria? E così la butto lì a Paola Zini, tanto per
far vedere che ho capito il concetto.
Cavolo, stai a vedere che ci ho preso
Bingo. Paola Zini mi squadra, fa un
mezzo sorriso (l'altra metà è un'espressione di stupore) e
ammutolisce. Io drizzo le antenne e insisto: “Mica che ci state
pensando davvero?”. Paola sembra assai interessata alla sua
piadina. Seguono considerazioni sull'eccellente farcitura della
medesima.
Ci congediamo, e io comincio a
molestare il personale della Reggia e altri personaggi locali. A
tutti tendo lo stesso infame tranello: “Come va con Gilmour?”,
domando. Loro mi guardano con l'espressione standard “ma tu che ne
sai?”, seguita da qualche sospiro speranzoso. Qualcuno mi dice
“ehhhh...”, “qualcun altro “mahhhh”. Raccolgo pure un “chi
te l'ha detto?” e un risolutivo, per me, “vedremo come va...”.
La trattativa, suppongo.
Me ne torno a casa con una certezza.
Non so se il prossimo luglio la Reggia di Venaria ospiterà un
concerto di David Gilmour: ma di sicuro sta succedendo qualcosa. Se
sia soltanto un'idea o una trattativa concreta, lo scopriremo soltanto vivendo.
La nota crew di sonorizzanti è di casa ai Docks Dora?
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