Passa ai contenuti principali

ANTONELLA DALLE STALLE ALLE STELLE

Glory days per l'assessore Antonella Parigi
E' una buona Pasqua per Antonella Parigi. L'assessore regionale alla Cultura è passata come d'incanto dalle stalle alle stelle. Fino a ieri era nell'angolo, mal sopportata dagli apparati di partito cui è estranea, e che molto ambivano a papparsi il suo posto in giunta; stretta dalle miserie di un budget sempre minacciato da nuovi e più crudeli tagli; e perculata dal Chiampa e dal suo coboldo Reschigna, i quali non perdevano occasione per rivelarle che della cultura gliene frega meno che del loro primo dentino.
Adesso lo scenario è cambiato. Nel prossimo bilancio della Regione la dotazione per la Cultura dovrebbe stabilizzarsi attorno ai 36 milioni – erano 37 l'anno scorso, e non è detto che alla fine della fiera non si arrivi a confermare quella cifra – e si aprirà la procedura per accedere a fondi d'investimento per 50 milioni. Ma soprattutto Reschigna, l'arcigno vice del Chiampa e sparagnino assessore al Bilancio, ha dichiarato che “l'asse turistico-culturale è una priorità” per le politiche regionali. E questo avviene mentre il Comune, stretto fra incertezze elettorali e difficoltà economiche, medita altre “limature”(si fa per dire) di bilancio anche per il settore sul quale Fassino ha puntato molte delle sue carte. Ciò indebolirà la posizione del futuro assessore comunale alla Cultura. Considerato che, comunque vada il voto, ben poco di buono si prospetta per quella poltrona a Palazzo Civico, è automatico prevedere che nei prossimi tempi sarà la Regione – e quindi la Parigi – il principale player delle politiche culturali.

Un'aria nuova che rende particolarmente garrula Antonellina, reduce da un fruttuoso viaggio alla fiera del turismo di Mosca dove ha venduto ai tour operator russi il pacchetto delle residenze sabaude.  

Commenti

Post popolari in questo blog

CIAO SERGIO

Sergio Ricciardone non c'è più. Se n'è andato così, ad appena 53 anni, dopo breve malattia. Venticinque anni fa, insieme con i colleghi deejay Giorgio Valletta e Roberto Spallacci, aveva fondato l'associazione X-Plosiva e inventato Club to Club. Il resto è storia. La storia di una piccola serata itinerante nei club torinesi che man mano cresce, evolve, cambia pelle, fino a diventare C2C, uno dei più importanti festival musicali d'Europa e del mondo . Sergio, che di C2C era il direttore artistico, era un mio amico. Ma era molto di più per questa città: un genio, un visionario, un innovatore, un pioniere. E un innamorato di Torino, che spesso non l'ha compreso abbastanza e ancor meno lo ha ricambiato. Un'altra bella persona che perdiamo in questo 2025 cominciato malissimo: Ricciardone dopo Gaetano Renda e Luca Beatrice. Uomini che a Torino hanno dato tanto, e tanto ancora potevano dare.   Scusatemi, ma adesso proprio non me la sento di scrivere altro.

ADDIO, LUCA

Luca Beatrice ci ha lasciati all'improvviso, tradito dal cuore all'età di 63 anni. Era stato ricoverato lunedì mattina alle Molinette in terapia intensiva. Non sto a dirvi quale sia il mio dolore. Con Luca ho condiviso un lungo tratto di strada, da quando ci presentarono - ricordo, erano gli anni Novanta, una sera alla Lutèce di piazza Carlina - e gli proposi di entrare nella squadra di TorinoSette. Non me la sento di aggiungere altro: Luca lo saluto con l'articolo che uscirà domani sul Corriere . È difficile scriverlo, dire addio a un amico è sempre triste, figuratevi cos'è farlo davanti a un pubblico di lettori. Ma glielo devo, e spero che ne venga fuori un pezzo di quelli che a lui piacevano, e mi telefonava per dirmelo. Ma domani la telefonata non arriverà comunque, e pensarlo mi strazia. Ciao, Luca. Funerale sabato 25 alle 11,30 in Duomo.

L'UCCELLINO, LA MUCCA E LA VOLPE: UNA FAVOLA DAL FRONTE DEL REGIO

Inverno. Freddo. Un uccellino intirizzito precipita a terra e sta morendo congelato quando una mucca gli scarica addosso una caccona enorme e caldissima; l'uccellino, rianimato dal calore, tutto felice comincia a cinguettare; passa una volpe, sente il cinguettìo, estrae l'uccellino dalla cacca e se lo mangia. (La morale della favola è alla fine del post) C'era una volta al Regio Ora vi narrerò la favola del Regio che dimostra quanta verità sia contenuta in questo elegante aforisma. Un anno fa Chiarabella nomina alla sovrintendenza del Regio William Graziosi, fresco convertito alla causa grillina, imponendolo al Consiglio d'indirizzo e premendo sulle fondazioni bancarie: "Io non vi ho mai chiesto niente - dice ( bugia , ma vabbé) - ma questo ve lo chiedo proprio".  Appena installatosi, Graziosi benefica non soltanto i nuovi collaboratori marchigiani, ma anche i fedelissimi interni. Però attenzione, non è vero che oggi al Regio sono tutti co ntro Graz...