L'intero comparto della cultura e dello spettacolo si interroga su come sopravvivere alla pandemia allorché, nella famosa "fase 2", dovrà affrontare una chiusura destinata a protrarsi ancora a lungo e poi una "convivenza" con il virus che prevederà misure di sicurezza e di distanziamento sociale difficili, non impossibili, da conciliare con le normali modalità di un concerto, una recita teatrale, una proiezione cinematografica, o una semplice serata in discoteca.
Gli operatori si scervellano per immaginare procedure di prevenzione e sicurezza in grado di garantire almeno un'attività ridotta: ma è evidente che soltanto un massiccio programma di sostegni economici consentirebbe a molte realtà di superare un periodo di eccezionalità destinato a durare fino alla scoperta di un vaccino.
In quel senso la politica ha sfornato, com'era prevedibile, molte chiacchiere - alcune della quali talmente ridicole da suonare offensive - e pochissimi provvedimenti concreti e davvero utili. A mio avviso al momento garantisce un effettivo beneficio soltanto il progetto espresso dalla Regione di superare la cosiddetta "legge 11 sulla cultura" e rimodulare requisiti e obiettivi dei bandi per i finanziamenti. Bisognerà vedere però se, quando e come le buone intenzioni si tradurranno in un provvedimento operativo.
Di certo per mettere in sicurezza un settore in stato pre-agonico non basterà il pur lodevole, per quanto dovuto, impegno della Regione e del Comune a saldare subito le cifre ancora dovute alle assiciazioni a titolo di contributi per le attività degli anni passati.
As usual, si prospettano ben più rapidi, ed efficaci, gli interventi delle fondazioni bancarie, che hanno immediatamente ripensato i criteri di attribuzione dei contributi messi a bando, e adesso preparano interventi mirati. La Fondazione Crt ha subito prorogato di un anno il termine per l'utilizzo dei fondi già assegnati, oltre a semplificare tutte le procedure; e nonostante l'accresciuto fabbisogno sul fronte del welfare pare ben decisa a mantenere forte l'impegno a favore del lavoro culturale. Su questo punto, ovviamente, in Consiglio d'indirizzo Giampiero Leo ha scatenato l'inferno.
As usual, si prospettano ben più rapidi, ed efficaci, gli interventi delle fondazioni bancarie, che hanno immediatamente ripensato i criteri di attribuzione dei contributi messi a bando, e adesso preparano interventi mirati. La Fondazione Crt ha subito prorogato di un anno il termine per l'utilizzo dei fondi già assegnati, oltre a semplificare tutte le procedure; e nonostante l'accresciuto fabbisogno sul fronte del welfare pare ben decisa a mantenere forte l'impegno a favore del lavoro culturale. Su questo punto, ovviamente, in Consiglio d'indirizzo Giampiero Leo ha scatenato l'inferno.
Quanto alla Compagnia di San Paolo, giusto ieri ha pubbliato il bando "Rincontriamoci", messo a punto con lo scopo preciso di "salvaguardare la sopravvivenza e promuovere il rilancio dei centri culturali e civici".
Ecco il testo della presentazione: La Fondazione Compagnia di San Paolo, nell’ambito dell’Obiettivo Cultura – Missione partecipazione, lancia il bando “Rincontriamoci: sostegno agli spazi culturali, civici e d’incontro del territorio” finalizzato alla sopravvivenza, promozione e rilancio dei presidi territoriali culturali e civici che al termine dell’emergenza Covid-19 svolgeranno il compito di restituire fiducia nelle relazioni, nella prossimità e più in generale nella partecipazione attiva.
La call è rivolta a spazi, aperti al pubblico e alla cittadinanza con frequenza costante, gestiti o co-gestiti da enti non profit che fungono da presidi culturali e civici con focus su un territorio o una comunità specifica e quindi caratterizzati da una forte relazione con chi li frequenta e da un alto grado di accessibilità; sono spazi di inclusione culturale e sociale, multidisciplinari, fruiti con funzioni diverse, gestiti in modo imprenditoriale. La loro sede deve essere situata in Piemonte, Liguria o Valle d’Aosta.
I richiedenti dovranno fornire una bozza di piano di mantenimento e rilancio della propria attività in funzione della situazione attuale e quale tipo di investimento sarebbe utile per prepararsi a svolgere il proprio ruolo nel futuro prossimo, quale riorientamento delle attività alla luce di nuove condizioni e bisogni emersi.
Le iniziative dovranno essere presentate entro il 4 maggio all’indirizzo mail missionepartecipazione@pec.compagnia.torino.it, con oggetto nome dell’ente proponente e nome del bando “Rincontriamoci_ sostegno agli spazio culturali, civici e d’incontro del territorio”.
Il bando è consultabile e scaricabile alla sezione Bandi e Scadenze.
I richiedenti dovranno fornire una bozza di piano di mantenimento e rilancio della propria attività in funzione della situazione attuale e quale tipo di investimento sarebbe utile per prepararsi a svolgere il proprio ruolo nel futuro prossimo, quale riorientamento delle attività alla luce di nuove condizioni e bisogni emersi.
Le iniziative dovranno essere presentate entro il 4 maggio all’indirizzo mail missionepartecipazione@pec.compagnia.torino.it, con oggetto nome dell’ente proponente e nome del bando “Rincontriamoci_ sostegno agli spazio culturali, civici e d’incontro del territorio”.
Il bando è consultabile e scaricabile alla sezione Bandi e Scadenze.
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