La telenovela del Borgo Medievale sembra essere arrivata a un punto fermo. Oggi le due dame duellanti - Antonella Parigi direttrice del Circolo dei Lettori e Patrizia Asproni presidente della Fondazione Torino Musei - si sono incontrate al cospetto del sire Fassino. Re Piero ha deciso che il Castello vada in feudo al Circolo, come sede delle attività estive.
Sono quindi cominciate le "verifiche tecniche" sulla fattibilità del progetto. Non chiedetemi che cosa si intenda realmente con "verifiche tecniche": a quanto si apprende, comunque, tra tali "verifiche" non ci sarebbe la verifica sull'esistenza o meno di un accordo con l'azienda di ristorazione Gerla, firmato da Patrizia Asproni, per la gestione della caffetteria del Borgo. La Asproni ha ribadito anche a Fassino che non esiste nessun accordo con Gerla. E questo è consolante, per la Parigi e per Fassino.
E' consolante per la Parigi, perché se la caffetteria del Borgo venisse gestita da un'altra società che non sia Barney's, il bar del Circolo, il Circolo stesso non avrebbe nessun interesse e nessuna volontà di spostarsi al Borgo per l'estate: i proventi del bar sono infatti una importante fonte di finanziamento del Circolo, e la ragione stessa dell'esistenza di una stagione estiva.
Ed è consolante per Fassino, perché il Comune, mancando di denaro contante, può giocarsi soltanto il Borgo Medievale per entrare nella gestione del Circolo. E fallire l'operazione sarebbe un colpo molto duro per le strategie culturali di Fassino e del suo assessore Braccialarghe.
Sono quindi cominciate le "verifiche tecniche" sulla fattibilità del progetto. Non chiedetemi che cosa si intenda realmente con "verifiche tecniche": a quanto si apprende, comunque, tra tali "verifiche" non ci sarebbe la verifica sull'esistenza o meno di un accordo con l'azienda di ristorazione Gerla, firmato da Patrizia Asproni, per la gestione della caffetteria del Borgo. La Asproni ha ribadito anche a Fassino che non esiste nessun accordo con Gerla. E questo è consolante, per la Parigi e per Fassino.
E' consolante per la Parigi, perché se la caffetteria del Borgo venisse gestita da un'altra società che non sia Barney's, il bar del Circolo, il Circolo stesso non avrebbe nessun interesse e nessuna volontà di spostarsi al Borgo per l'estate: i proventi del bar sono infatti una importante fonte di finanziamento del Circolo, e la ragione stessa dell'esistenza di una stagione estiva.
Ed è consolante per Fassino, perché il Comune, mancando di denaro contante, può giocarsi soltanto il Borgo Medievale per entrare nella gestione del Circolo. E fallire l'operazione sarebbe un colpo molto duro per le strategie culturali di Fassino e del suo assessore Braccialarghe.
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