Passa ai contenuti principali

EVELINA DALLA LINCE AL LIONE

Evelina Christillin e Antonello Venditti chiacchierano con il prefetto Paola Basilone ieri sera davanti all'Auditorium
Evelina Christillin è quasi tutto, da presidente del Museo Egizio a presidente dello Stabile. Ma in primis è una gobba militante. E la militanza bianconera non ammette diserzioni. Per essere domani sera allo Stadium per il ritorno con il Lione non s'è risparmiata i salti mortali. Domani pomeriggio, infatti,la Christillin ha un impegno prestigioso: nientemeno che una conferenza all'Accademia dei Lincei, a Roma. L'hanno invitata a parlare del nuovo Egizio: una ristrutturazione radicale che entro la prossima primavera (l'inaugurazione ufficiale è fissata per il 1° aprile 2015) consegnerà a Torino un museo per il Ventunesimo Secolo. La conferenza all'Accademia, domani, è fissata per le 16: ma tradizionalmente i Lincei, dopo questo genere di eventi, organizzano una cena d'onore con il relatore. La prospettiva di cenare con i Lincei anziché tifare contro i lionesi ha scorato Evelina. Che è corsa ai ripari: ha chiamato il professor Alberto Quadrio Curzio,  vicepresidente dell'Accademia, e lo ha convinto ad anticipare la cena d'onore a stasera. Quadrio Curzio ha accettato. Così Evelina ha anticipato a oggi la sua discesa nella capitale, e domani, appena terminata la conferenza romana, potrà precipitarsi all'aeroporto e acchiappare l'ultimo aereo utile per presentarsi puntuale allo Stadium, in tempo per il fischio d'inizio.
Ma i crucci, per gli iperattivi, non finiscono mai. Ieri sera Evelina ha incontrato all'Auditorium del Lingotto  - dove suonava la London Symphony Orchestra - il suo vecchio amico Antonello Venditti, per una volta in veste di semplice spettatore. Venditti è a Torino perché stasera, proprio al Lingotto, tiene un concerto in cui ripropone le sue canzoni classiche - quelle, per capirci, degli anni Settanta e Ottanta, da "Sora Rosa" a "In questo mondo di ladri". Evelina, quando Antonello le ha raccontato il concerto, s'è scorata: quelle sono le sue canzoni preferite, e vorrebbe esserci. Però stasera c'è la cena dei Lincei, e pare brutto dargli buca, dopo avergliela fatta spostare. Così la Christillin ha rinunciato all'amarcord-Venditti ed è partita per Roma capoccia. Meditando sul suo prossimo obiettivo: la conquista dell'ubiquità.

Commenti

Post popolari in questo blog

CIAO SERGIO

Sergio Ricciardone non c'è più. Se n'è andato così, ad appena 53 anni, dopo breve malattia. Venticinque anni fa, insieme con i colleghi deejay Giorgio Valletta e Roberto Spallacci, aveva fondato l'associazione X-Plosiva e inventato Club to Club. Il resto è storia. La storia di una piccola serata itinerante nei club torinesi che man mano cresce, evolve, cambia pelle, fino a diventare C2C, uno dei più importanti festival musicali d'Europa e del mondo . Sergio, che di C2C era il direttore artistico, era un mio amico. Ma era molto di più per questa città: un genio, un visionario, un innovatore, un pioniere. E un innamorato di Torino, che spesso non l'ha compreso abbastanza e ancor meno lo ha ricambiato. Un'altra bella persona che perdiamo in questo 2025 cominciato malissimo: Ricciardone dopo Gaetano Renda e Luca Beatrice. Uomini che a Torino hanno dato tanto, e tanto ancora potevano dare.   Scusatemi, ma adesso proprio non me la sento di scrivere altro.

ADDIO, LUCA

Luca Beatrice ci ha lasciati all'improvviso, tradito dal cuore all'età di 63 anni. Era stato ricoverato lunedì mattina alle Molinette in terapia intensiva. Non sto a dirvi quale sia il mio dolore. Con Luca ho condiviso un lungo tratto di strada, da quando ci presentarono - ricordo, erano gli anni Novanta, una sera alla Lutèce di piazza Carlina - e gli proposi di entrare nella squadra di TorinoSette. Non me la sento di aggiungere altro: Luca lo saluto con l'articolo che uscirà domani sul Corriere . È difficile scriverlo, dire addio a un amico è sempre triste, figuratevi cos'è farlo davanti a un pubblico di lettori. Ma glielo devo, e spero che ne venga fuori un pezzo di quelli che a lui piacevano, e mi telefonava per dirmelo. Ma domani la telefonata non arriverà comunque, e pensarlo mi strazia. Ciao, Luca. Funerale sabato 25 alle 11,30 in Duomo.

L'UCCELLINO, LA MUCCA E LA VOLPE: UNA FAVOLA DAL FRONTE DEL REGIO

Inverno. Freddo. Un uccellino intirizzito precipita a terra e sta morendo congelato quando una mucca gli scarica addosso una caccona enorme e caldissima; l'uccellino, rianimato dal calore, tutto felice comincia a cinguettare; passa una volpe, sente il cinguettìo, estrae l'uccellino dalla cacca e se lo mangia. (La morale della favola è alla fine del post) C'era una volta al Regio Ora vi narrerò la favola del Regio che dimostra quanta verità sia contenuta in questo elegante aforisma. Un anno fa Chiarabella nomina alla sovrintendenza del Regio William Graziosi, fresco convertito alla causa grillina, imponendolo al Consiglio d'indirizzo e premendo sulle fondazioni bancarie: "Io non vi ho mai chiesto niente - dice ( bugia , ma vabbé) - ma questo ve lo chiedo proprio".  Appena installatosi, Graziosi benefica non soltanto i nuovi collaboratori marchigiani, ma anche i fedelissimi interni. Però attenzione, non è vero che oggi al Regio sono tutti co ntro Graz...