DAL VOSTRO INVIATO NELLA PIAZZA DELL'ORRORE
Ho incontrato il padre del Grande Bubbone.
Sono in piazza Vittorio e contemplo la Cosa venuta dalla Galassia Papalla. Noto un giovanotto stempiato e barbuto. Anche lui contempla la Cosa venuta dalla Galassia Papalla. Però sta al di là delle transenne, e nei suoi occhi brilla l'orgoglio. Deduco che sia in qualche modo collegato all'invasione aliena.
I nostri sguardi si incrociano. E nel suo ravviso una profonda soddisfazione. È come se mi dicesse: "Bello, eh?".
Segue dialogo.
Gabo: "L'ha fatto lei?".
Giovanotto Stempiato: "Sì".
Gabo: "Bella merda".
GS, sulla difensiva: "Perché, scusi?".
Gabo: "E me lo chiede? Perché, a lei piace?".
GS, impermalito: "Sì, e perché a lei no?".
Gabo: "Gli occhi li ha pure lei. Se non lo capisce, vuol dire che veniamo da pianeti diversi". In effetti, lui viene da Papalla.
Il GS fa una smorfia, tipo "sei un rozzo".
Gabo: "Se ne è tanto orgoglioso, non avrà nulla in contrario a farsi fotografare davanti al suo capolavoro".
GS: "Una foto a me? Non le do il diritto".
Gabo: "Però a lei hanno dato il diritto di fare 'stammerda".
GS: "Io so fare il mio lavoro. Non so che lavoro faccia lei...".
Gabo: "Faccio il giornalista e il mio lavoro è difendere questa città dai tipi come lei. Buongiorno".
GS: "Eh, 'giorno".
Ecco. Uno dei casi in cui mi viene voglia di urlare "Noooo! Non è tutto relativo!!! Questa roba fa schifooooo!!!! SCHIFO!!! S-C-H-I-F-O!!!!"
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