Nicola Campogrande è il nuovo direttore del solito MiTo a trazione milanese |
Un nuovo protocollo di intesa sottoscritto tra i Comuni di Torino e Milano conferma l’impegno delle due città per la realizzazione delle prossime edizioni di MiTo Settembre Musica; Nicola Campogrande è il nuovo direttore artistico del Festival, in seguito alla valutazione unanime da parte dei sindaci di Torino e Milano del progetto artistico presentato.
Queste le grandi novità del Festival
MiTo che continuerà, anche nel suo
rinnovato assetto, a perseguire l’obiettivo di affermarsi come una delle
più importanti rassegne musicali nazionali e internazionali.
Le edizioni di
MiTo realizzate fino ad ora, dal 2007 al
2015, hanno infatti posizionato il Festival tra le manifestazioni
musicali di maggior rilievo nel panorama italiano e internazionale
grazie a un modello aperto, con una politica dei prezzi
di massima accessibilità al fine di avvicinare la musica d’arte a un
pubblico sempre più vasto.
Le
Giunte di Torino e Milano hanno approvato le linee guida del nuovo
protocollo d’intesa attraverso il quale sarà rinnovata
la struttura direttiva e organizzativa del Festival. Il nuovo
protocollo – il precedente è in scadenza il 31 dicembre 2015 – impegnerà
le due città nella realizzazione delle prossime edizioni di
MiTo Settembre Musica in base a un
progetto artistico e un programma finanziario comuni e secondo un piano
sempre più condiviso di comunicazione e promozione, al fine di
diffondere un’immagine unitaria della manifestazione.
Per quanto concerne l’attuazione del Festival nelle due città, i due soggetti attuatori saranno la “Fondazione per la Cultura
Torino” per la Città di Torino e la “Fondazione I Pomeriggi Musicali” per la Città di Milano.
L’Associazione per il Festival Internazionale della Musica di Milano ha infatti cessato nel settembre scorso l’attività relativa
all’organizzazione e gestione del Festival stesso.
Tra le righe si intuisce l'aspirazione di Torino a una maggiore visibilità e centralità. Potete scommettere che resterà un'aspirazione. Sono invece curioso di scoprire quanto la Fondazione per la Cultura dirotterà l'anno prossimo dal budget di MiTo a quello del disastrato & disastroso TOdays Festival. Sempre che ci sia un TOdays Festival, l'anno prossimo.
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