Domani, in ritardo di quasi quattro mesi, il Museo del Cinema festeggia i suoi primi 15 anni con un "Open Day" a ingresso gratuito. Ci saranno l'albero di natale, le attività per i bambini e alle 20,30 al Massimo l'anteprima dell’ultimo film di Steven Spielberg, "Il ponte delle spie", interpretato da Tom Hanks, Amy Ryan e Alan Alda, in versione originale con sottotitoli in italiano.
Inaugurato il 19 luglio del 2000 (non il 20 come sta scritto nel comunicato stampa e di conseguenza sui giornali) in questi anni il Museo è stato visitato da oltre 7 milioni e mezzo di persone, con una media di oltre 600.000 visitatori all’anno, diventando uno dei musei più visitati in Piemonte e ponendosi all’8° posto a livello nazionale. Quest'anno è quasi sicuro il record di 630 mila presenze. "Quella del Museo è una storia di scommesse vinte, di promesse mantenute, di successi crescenti - dice il direttore Alberto Barbera, assai trullero perché a detta di tutti ha la riconferma in tasca, e anche perché vede all'orizzonte il pareggio del bilancio. - E' una storia che parla di visitatori soddisfatti e ammirati, di iniziative di grande qualità e partecipazione, di eventi culturali che si sono imposti tra i più significativi della nostra città, di una fama che ha travalicato i confini nazionali. Il Museo Nazionale del Cinema è nello stesso tempo comprimario e protagonista, al servizio di quel progetto di politica culturale che ha contribuito a trasformare Torino e il Piemonte in uno dei luoghi per i quali vale la pena di vivere e lavorare".
Sono più di 150 i film restaurati in collaborazione con istituzioni internazionali e presentati nei festival cinematografici di tutto il mondo, un impegno che il museo ha rafforzato negli ultimi anni.
Dal 2000 il Museo ha arricchito il suo patrimonio grazie a un notevole sviluppo delle donazioni e ad alcune acquisizioni: le sue collezioni attualmente contano oltre 2 milioni di pezzi.
Negli ultimi cinque anni il Museo ha avuto numerosi premi e riconoscimenti a livello internazionale per la strategia di innovazione tecnologica. La Fondazione collabora stabilmente con circa 100 partner tecnici e sponsor, creando un indotto che tocca le 300 collaborazioni.
La Bibliomediateca “Mario Gromo” ha avuto, dal 2008 ad oggi, circa 19.000 utenti, grazie anche agli oltre 460 eventi organizzati nella sala incontri.
Inaugurato il 19 luglio del 2000 (non il 20 come sta scritto nel comunicato stampa e di conseguenza sui giornali) in questi anni il Museo è stato visitato da oltre 7 milioni e mezzo di persone, con una media di oltre 600.000 visitatori all’anno, diventando uno dei musei più visitati in Piemonte e ponendosi all’8° posto a livello nazionale. Quest'anno è quasi sicuro il record di 630 mila presenze. "Quella del Museo è una storia di scommesse vinte, di promesse mantenute, di successi crescenti - dice il direttore Alberto Barbera, assai trullero perché a detta di tutti ha la riconferma in tasca, e anche perché vede all'orizzonte il pareggio del bilancio. - E' una storia che parla di visitatori soddisfatti e ammirati, di iniziative di grande qualità e partecipazione, di eventi culturali che si sono imposti tra i più significativi della nostra città, di una fama che ha travalicato i confini nazionali. Il Museo Nazionale del Cinema è nello stesso tempo comprimario e protagonista, al servizio di quel progetto di politica culturale che ha contribuito a trasformare Torino e il Piemonte in uno dei luoghi per i quali vale la pena di vivere e lavorare".
I numeri del Museo
In 15 anni la Mole Antonelliana ha accolto 107 mostre, oltre 500 eventi istituzionali e privati, 300 riprese cinematografiche e produzioni televisive, oltre 20.000 giornalisti accreditati, più di 220 conferenze stampa.Sono più di 150 i film restaurati in collaborazione con istituzioni internazionali e presentati nei festival cinematografici di tutto il mondo, un impegno che il museo ha rafforzato negli ultimi anni.
Dal 2000 il Museo ha arricchito il suo patrimonio grazie a un notevole sviluppo delle donazioni e ad alcune acquisizioni: le sue collezioni attualmente contano oltre 2 milioni di pezzi.
Negli ultimi cinque anni il Museo ha avuto numerosi premi e riconoscimenti a livello internazionale per la strategia di innovazione tecnologica. La Fondazione collabora stabilmente con circa 100 partner tecnici e sponsor, creando un indotto che tocca le 300 collaborazioni.
La Bibliomediateca “Mario Gromo” ha avuto, dal 2008 ad oggi, circa 19.000 utenti, grazie anche agli oltre 460 eventi organizzati nella sala incontri.
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