I soldi per ripianare i bilanci 2014-2015 della Fondazione per il Libro ci sono. La Regione ha completato l'iter per lo stanziamento dei fondi, e ha pure mandato una lettera alla Fondazione, per tranquillizzare i preoccupati consiglieri d'amministrazione. Entro fine anno i dindi arrivano.
Punto primo, e unico: i conti
Finalmente una buona notizia, dopo quella - in fondo non pessima - della conferma di Gl all'organizzazione del Salone: i francesi hanno fatto un affarone (con quel bando su misura erano i soli a poterlo fare) mettendoci appena pochi spiccioli in più; sono comunque spiccioli che finiranno nelle casse della Fondazione, e di 'sti tempi tutto fa e tutto aiuta, anche gli 0,5 per cento in più.La presidente Milella però ha mille ottimi motivi per non abbassare la guardia. Resta quindi concentrata sul bilancio, e non perde occasione per ripetere che l'unica priorità, al momento, è garantire che il Salone 2016 si possa fare. Ogni altra questione è rimandata. In particolare non si parla più dell'integrazione con il Circolo dei Lettori, che fino a poco tempo fa sembrava imminente. Né ha avuto seguito, al momento, l'ipotesi di trasferire Circolo e Salone in una sede comune a Palazzo Cisterna.
Addio all'impero
In linea di principio tutte le iniziative extra-Salone sono ferme, o da ripensare. E' vero che continuano gli incontri del Salone Off 365, ma anche lì la presidente nutrirebbe qualche dubbio: che senso ha organizzare incontri letterari nel corso dell'anno? Non è lo stesso lavoro che il Circolo dei Lettori fa quotidianamente? Queste le domande che Milella si pone. In privato. Per ora.Stesse riserve per le attività fuori Torino. La collaborazione con il palermitano Premio Mondello è stata confermata dopo approfondita analisi soltanto perché è un'attività che procura reddito. Non c'è invece particolare interesse per il Forte di Exilles e men che meno per Maison Musique: le due strutture sono state affidate dalla Regione alle cure comuni di Salone e Circolo; e per Maison Musique appare ormai chiaro che sarà il Circolo a farsene carico da solo. A Exilles, invece, il Salone ha organizzato rassegne estive negli ultimi anni, ma adesso l'interesse sembra del tutto scomparso, e anche il Forte è destinato a passare sotto l'esclusiva sfera d'influenza del Circolo.
Strategie inverse, dunque: il Salone rinuncia all'espansionismo dell'ultimo periodo picchioniano, e si concentra sui cinque giorni di Librolandia al Lingotto; il Circolo, invece, punta a estendere le proprie attività in tutto il Piemonte, per dimostrare che la sua prospettiva è regionale come il finanziamento che lo fa vivere.
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