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VEDREMO IL CARAVAGGIO NAPOLETANO: MA SOLO FRA UN ANNO

"Il martirio di Sant'Orsola" di Caravaggio
Non incrociavo Patriziona Asproni da prima di Natale, e l'altro ieri, quando ci siamo incontrati, come al solito è stata una festa. Con sorpresa: la presidente della Fondazione Torino Musei mi ha dimostrato che le buone azioni prima o poi pagano. Ricordate il prestito al museo napoletano di Palazzo Zevallos del "Ritratto d'uomo" di Antonello da Messina? Palazzo Madama s'è privato del suo capolavoro più celebre proprio durante il periodo natalizio, con Torino zeppa di turisti, e in cambio ha ottenuto tre dipinti minori del Seicento anziché l'equivalente tesoro di Palazzo Zevallos, "Il martirio di Sant'Orsola" di Caravaggio. 
A me è sembrata un po' una fregatura.
Ma - ecco la novità - a quanto apre lo scambio è soltanto rimandato. Asproni mi assicura che quel Caravaggio lo vedremo: arriverà in prestito e sarà esposto a Palazzo Madama il prossimo Natale. 
Non che adesso fosse indisponibile, come m'avevano raccontato: "Il martirio di Sant'Orsola" in realtà non s'è ancora mosso da Napoli, come ho avuto occasione di constatare di persona. Però è vero che prossimamente sarà esposto in un museo americano, e quindi per il momento hanno preferito tenerselo in sede. E noi ci siamo accontentati di quel che passava lo Zevallos.
Adesso il nostro Antonello da Messina è rientrato dalla trasferta napoletana; mentre a Palazzo Madama, nella mostra "Jusepe de Ribera e la pittura a Napoli" prorogata fino al 21 febbraio pur in assenza di folle strabocchevoli, sono ancora esposti i tre dipinti prestati da Palazzo Zevallos. Non credo che a Napoli ne sentano la mancanza.

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