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Francesca Leon, assessore dimezzato |
Vale quello che ho scritto stamattina sulla persona. E' stato saggio e abile scegliere una figura di prestigio, rassicurante per l'estabishment, e pure non nemica del pd, per dimostrare apertura mentale e preminenza della meritocrazia. Però madamin Appendino ha tenuto per sè la delega a "Eventi, attività e manifestazioni culturali". Pensa un po', me lo sentivo. E non contiamocela: non si può dire che Francesca Leon è il nuovo assessore alla Cultura. Le deleghe della Leon sono il contorno, ma la ciccia sta nelle attività, o no? Insomma, alla fine della fiera sarà madamin Appendino a decidere se si fa o non si fa il Jazz Festival, o al limite MiTo. Messa così, per la brava Leon non vedo grandi spazi di manovra: è come se mi nominassero direttore del New York Times, però senza competenza sulla scelta delle notizie. Insomma, per come la vedo io il vero assessore alla Cultura sarà Wonder Chiara. E' vero che rispetto alla gestione Fassino cambia poco, nella sostanza: è sempre il sindaco a dirigere la cultura torinese. Ma qui sta scritto nero su bianco.
Io purtroppo adesso sono oberato d'impegni: devo fare la pennica, poi scrivere un pezzo per il giornale su tutt'altro argomento, poi andare a spiaggia, poi cucinare le melanzane al forno, e intanto farmi l'apero al tramonto, e poi cenare. Semmai stasera ci penso e se mi viene la voglia approfondisco la questione. Oppure no. Bye.
Credo (temo) che la scelta sia un modo per far fare (purtroppo) a Paolo Giordana l'assessore alla cultura ombra. Se tutto ciò ha una parvenza di verità il destino del TJF si può considerare segnato. Per non parlare della Fondazione Musei ovviamente.
RispondiEliminamitica la chiusa!
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