In mancanza del sindaco e Appendino, Sarah fa le feste all'assessore alle Fontane |
Sarah parla di sfida e passione. Anche questo ci può stare.
Ad ogni buon conto io prendo atto e riferisco.
Per il resto, nulla di sconvolgente. Al bando che vincerà Sarah hanno partecipato in venti (Sarah compresa), di cui nove stranieri. Riporto dal comunicato: "Le candidature saranno esaminate da una commissione internazionale che sottoporrà al Consiglio direttivo della Fondazione Musei una shortlist di 3 nomi, tra i quali verrà selezionato il direttore di Artissima edizioni 2017-2019". Il nome sarà annunciato al termine della Fiera, che quest'anno si tiene all'Oval dal 3 al 6 novembre.
Comunque sono contento: la Cosulich finora è stata un'ottima direttrice, né mi pare che abbia perso le motivazioni. Non credo che nel prossimo mandato tirerà a campare. Nella risposta al bando ha presentato - mi dice - "un progetto innovativo per cambiare Artissima". Vedremo.
Comunque sono contento: la Cosulich finora è stata un'ottima direttrice, né mi pare che abbia perso le motivazioni. Non credo che nel prossimo mandato tirerà a campare. Nella risposta al bando ha presentato - mi dice - "un progetto innovativo per cambiare Artissima". Vedremo.
Aggiungo che alla conferenza stampa c'erano gli assessori Leon e Parigi; assenti Patriziona Asproni e madamin Appendino, come previsto, ma anche Giordana.
Bonus track: il comunicato stampa
Per le notizie e le novità di Artissima 2016, penso vada benissimo il comunicato-stampa, che vi copio in ampio estratto:
Sarah con Thamas Bayrle, autore dell'installazione all'aeroporto |
Artissima 2016 apre al pubblico le porte della sua ventitreesima edizione, diretta per il quinto anno consecutivo da Sarah Cosulich. Nota come fiera di ricerca, Artissima si è rivelata spesso anticipatrice di nuove tendenze curatoriali e pioniera di nuovi formati grazie alla sua costanza nel reinventarsi ogni anno. L’approccio innovativo, sperimentale e dinamico della fiera la rende non solo uno degli appuntamenti più attesi a livello internazionale, ma anche il luogo italiano d’eccellenza dove riflettere e indagare nuove risposte intorno alla creazione artistica e curatoriale contemporanea. Arricchita della nuova sezione Dialogue, da un nuovo premio e dalla struttura della fiera che dà rilevanza all’arte sperimentale ed emergente, l’edizione 2016 sarà caratterizzata da un impianto che innova ancora la formula della manifestazione, quest’anno suddivisa in sette sezioni di cui tre dirette da board di curatori e direttori internazionali (Back to the Future, Present Future e Per4m). I formati di queste tre sezioni speciali, nate con Artissima e dedicate ai grandi pionieri dell’arte contemporanea, ai talenti emergenti e alla performatività, si sono stabiliti come standard nel panorama fieristico internazionale. Le novità di questa edizione mirano a costruire una fiera curata in ogni dettaglio con una grande attenzione per la sperimentazione e la ricerca. L’impronta curatoriale delle proposte è leggibile anche nei progetti collaterali come ad esempio lo storico appuntamento dei Walkie Talkies, esplorazioni guidate da curatori e collezionisti internazionali, e nel ruolo dei curatori nell’identificare linguaggi e talenti che la fiera premia con il supporto di partner d’eccezione. La sua precisa identità e la sua forza attrattiva fanno sì che la fiera si riverberi sul territorio di tutta la città di Torino attraverso iniziative di collaborazione con le tante istituzioni museali della città e nelle sue iniziative speciali. Artissima quest’anno torna con un progetto collaterale appositamente concepito dall’artista tedesco Thomas Bayrle per una sede inconsueta, l’Aeroporto di Torino. Con una installazione site-specific l’artista trasformerà l’area di ritiro bagagli dello scalo in un sorprendente spazio espositivo.
NUMERI
193 gallerie da 34 paesi
65% di espositori stranieri
20.000 mq di esposizione
Più di 2.000 opere in mostra
Oltre 50.000 euro di premi per artisti e gallerie
450.000 euro di acquisizioni istituzionali (2015)
52.000 visitatori (2015)
NUMERI
193 gallerie da 34 paesi
65% di espositori stranieri
20.000 mq di esposizione
Più di 2.000 opere in mostra
Oltre 50.000 euro di premi per artisti e gallerie
450.000 euro di acquisizioni istituzionali (2015)
52.000 visitatori (2015)
Oltre 50 curatori e direttori di museo nelle giurie
LE NOVITÀ DELL’EDIZIONE 2016
LE NOVITÀ DELL’EDIZIONE 2016
Dialogue, la nuova sezione di Artissima dedicata a stand con un massimo di tre artisti, le cui opere sono messe in relazione tra loro secondo un progetto coerente ideato dalla galleria.New Entries, per la prima volta la sezione dedicata alle gallerie emergenti sarà riunita in uno spazio compatto e indipendente all’ingresso della fiera a ribadire l’impegno di Artissima nei confronti delle giovani proposte.
Per4m, alla sua terza edizione si evolve a sezione articolata, una vera e propria mostra di performance, curata per la prima volta da un collettivo artistico, l’olandese If I Can’t Dance I Don’t Want To Be Part Of Your Revolution.In Mostra, progetto espositivo curato da Simone Menegoi dal titolo “corpo.gesto.postura” rivoluziona il format della mostra introducendo per la prima volta nel 2016 opere provenienti dai maggiori musei e fondazioni insieme a importanti prestiti da collezioni private della città.
Flying Home, progetto speciale inedito di Artissima 2016 in collaborazione con Torino Airport | Sagat che, con un’installazione site-specific di Thomas Bayrle, testimonia la capacità della fiera di contaminare con l’arte contemporanea anche i luoghi più inaspettati.
What is Experimental, talk a cura di Stefano Collicelli Cagol che vedrà curatori di spazi no-profit e indipendenti protagonisti di un dibattito in un momento di confronto e condivisione.
Mutina Project “This is not a Prize”, settimo premio e novità assoluta per l’edizione 2016, consisterà nel supporto da parte di Mutina ad un progetto speciale di un talento presente in fiera.
Per finire, una dichiarazione di Sarah: “L’identità di Artissima permette di intrecciare ogni anno un programma coerente di ricerca internazionale con una serie di iniziative sperimentali sorprendenti. Non c’è fiera al mondo che si avvale di questo numero di consulenti d’eccezione nella selezione e nella proposta di gallerie e artisti presentati: direttori di musei nel mondo e giovani curatori dinamici oltre che galleristi ci permettono di portare a Torino il meglio dell’arte emergente ma anche figure chiave dell’avanguardia storica.
Il filo rosso di quest’anno è la performatività: quella fisica negli interventi live che animano il programma di performance; quella relazionale tra le opere negli stand curati che le gallerie scelgono di portare a Torino; quella dialettica tra curatori e collezionisti impegnati in conversazioni itineranti in fiera; quella evocata nel tema della grande mostra sul collezionismo del territorio; quella cittadina nella capacità di connettere pubblico e privato; quella concettuale nella capacità di Artissima di ripensare il ruolo di fiera d’arte. Performativo per eccellenza è il dialogo che Artissima instaura con la sua città nel rapporto di scambio con le eccellenze rappresentate dalle istituzioni d’arte contemporanea del territorio. Ma anche il progetto di Thomas Bayrle all’Aeroporto di Torino che connette fisicamente e metaforicamente opera, pubblico, spazio e contesto. Siamo fieri di continuare a innovare e ringraziamo tutti i nostri partner che ci permettono di farlo, ad ogni edizione in modo inaspettato”.
Per4m, alla sua terza edizione si evolve a sezione articolata, una vera e propria mostra di performance, curata per la prima volta da un collettivo artistico, l’olandese If I Can’t Dance I Don’t Want To Be Part Of Your Revolution.In Mostra, progetto espositivo curato da Simone Menegoi dal titolo “corpo.gesto.postura” rivoluziona il format della mostra introducendo per la prima volta nel 2016 opere provenienti dai maggiori musei e fondazioni insieme a importanti prestiti da collezioni private della città.
Flying Home, progetto speciale inedito di Artissima 2016 in collaborazione con Torino Airport | Sagat che, con un’installazione site-specific di Thomas Bayrle, testimonia la capacità della fiera di contaminare con l’arte contemporanea anche i luoghi più inaspettati.
What is Experimental, talk a cura di Stefano Collicelli Cagol che vedrà curatori di spazi no-profit e indipendenti protagonisti di un dibattito in un momento di confronto e condivisione.
Mutina Project “This is not a Prize”, settimo premio e novità assoluta per l’edizione 2016, consisterà nel supporto da parte di Mutina ad un progetto speciale di un talento presente in fiera.
Per finire, una dichiarazione di Sarah: “L’identità di Artissima permette di intrecciare ogni anno un programma coerente di ricerca internazionale con una serie di iniziative sperimentali sorprendenti. Non c’è fiera al mondo che si avvale di questo numero di consulenti d’eccezione nella selezione e nella proposta di gallerie e artisti presentati: direttori di musei nel mondo e giovani curatori dinamici oltre che galleristi ci permettono di portare a Torino il meglio dell’arte emergente ma anche figure chiave dell’avanguardia storica.
Il filo rosso di quest’anno è la performatività: quella fisica negli interventi live che animano il programma di performance; quella relazionale tra le opere negli stand curati che le gallerie scelgono di portare a Torino; quella dialettica tra curatori e collezionisti impegnati in conversazioni itineranti in fiera; quella evocata nel tema della grande mostra sul collezionismo del territorio; quella cittadina nella capacità di connettere pubblico e privato; quella concettuale nella capacità di Artissima di ripensare il ruolo di fiera d’arte. Performativo per eccellenza è il dialogo che Artissima instaura con la sua città nel rapporto di scambio con le eccellenze rappresentate dalle istituzioni d’arte contemporanea del territorio. Ma anche il progetto di Thomas Bayrle all’Aeroporto di Torino che connette fisicamente e metaforicamente opera, pubblico, spazio e contesto. Siamo fieri di continuare a innovare e ringraziamo tutti i nostri partner che ci permettono di farlo, ad ogni edizione in modo inaspettato”.
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