Sarah Cosulich |
Domanda logica: pochi mesi fa, Sarah Cosulich sembrava decisissima a non candidarsi. Che cos'è cambiato? Provo una ricostruzione. Ipotetica, va da sè.
Quando si è cominciato a parlare di bando, ben prima delle elezioni, le cose stavano così: c'era un assessore, Braccialarghe, convinto sostenitore della Cosulich, tanto da prorogarle di un anno il mandato, senza bando. Però il bando, prima o poi, era inevitabile. E la prospettiva non allettava Saretta. Forse non era convinta. Non è un mistero che Sarah Cosulich e Patrizia Asproni, la presidente della Fondazione Musei (da cui dipende Artissima), non sono mai state pappa e ciccia. Loro negheranno fino alla morte, ma così è. La prospettiva di farsi altri tre anni con Patriziona allettava Sarah come un calcio negli incisivi. E poi, chissà. Magari la ragazza Cosulich temeva - a torto, per carità! - che Patriziona avrebbe scatenato l'inferno pur di impedirle di vincere. E per una ragazza con ambizioni candidarsi a perdere non è ciò che generalmente viene considerato un exploit che fa curriculum.
Per questi o altri motivi Sarah Cosulich aveva deciso di non provarci neppure. Tanto più che, all'epoca, Fassino sembrava destinato alla riconferma. E con Fassino al comando, la poltrona di Patrizia Asproni alla presidenza della Fondazione Musei (da cui dipende Artissima) era salda come la rocca di Gibilterra.
Il sorpasso di madamin Appendino ha ribaltato la situazione. Madamin ha in ghignone Patriziona almeno quanto Patriziona ha in ghignone Sarah. Anzi, di più. Quindi è probabile che la permanenza di Patriziona alla Fondazione Musei non sia più a lungo termine.
A luglio, l'accelerazione dei tempi (un bando-lampo pubblicato alle soglie dell'estate e con scadenza a inizio settembre) faceva pensare che Patriziona volesse chiudere la partita prima che le nuove alleanze si compattassero. E Sarah confermava di non volersi candidare.
Nell'estate qualcosa è cambiato. Forse Sarah e Chiara hanno simpatizzato. Forse non sono arrivate altre candidature decenti. Insomma, scommetterei un posto in prima fila contro una fila per un posto che è stata Chiara a convincere Sarah a partecipare al bando. Ovviamente senza dare garanzie. Ci mancherebbe: i bandi non si arrangiano, sono trasparenti, ecchediamine. Però insomma, penso proprio che per Sarah non sia un salto nel buio.
Ecco, questo è quanto. Fra un po' vado all'aeroporto per sentire le Ma giusto una capatina, tanto Madamin non c'è. E Non so se poi ho tempo di scrivere. Ho qualche amico per cena. Tranqui, il menù prevede mafalde con i calamari. Il sugo già sobbolle.
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