Passa ai contenuti principali

AMBIENTE ITALIA, SAITTA SCRIVE ALLA RAI

Antonio Saitta: una lettera per Ambiente Italia
Antonio Saitta, assessore regionale alla Sanità e coordinatore degli assessori alla Salute nella Conferenza delle Regioni, ha scritto ai vertici della Rai (la presidente Maggioni e il direttore generale Campo Dall’Orto) per scongiurare la chiusura di “Ambiente Italia”. Secondo me la cosa non emozionerà i vertici Rai: i giochi sono fatti e il contentino ce l'hanno dato. Ma tant'è. La buona volontà almeno Saitta ce l'ha messa, e io pubblico la sua lettera a futura memoria: 

“E’ di questi giorni la notizia della chiusura della rubrica Ambiente Italia, curata dalla redazione della Tgr Piemonte. Pur comprendendo il lavoro che la Rai sta ponendo in essere per la riorganizzazione e l’ammodernamento del servizio pubblico, credo che sarebbe opportuno un supplemento di riflessione prima di sopprimere una rubrica di lunga e consolidata tradizione, che nel corso degli anni ha trattato i temi ambientali con rigore, competenza, riuscendo a coniugare gli ideali della tutela dell’ambiente con l’approfondimento scientifico.
Nella mia veste di coordinatore della Commissione Salute della Conferenza delle Regioni, nonchè di assessore alla Sanità del Piemonte sono convinto dell’importanza fondamentale dell’informazione, a cominciare da quella del servizio pubblico radiotelevisivo, sulle tematiche relative alla salute, all’ambiente, alla prevenzione. Penso allo straordinario lavoro giornalistico condotto da Ambiente Italia su temi come la tragedia dell’amianto, la sicurezza alimentare, l’inquinamento atmosferico. Nel corso degli anni questa trasmissione ha saputo conquistare una sua rilevanza nazionale, sensibilizzando l’opinione pubblica.
Proprio alla luce del lavoro fatto, faccio appello alla sensibilità dei massimi vertici Rai e alla loro consolidata esperienza professionale, affinché si riveda la decisione assunta”.



Bon. Il mio dovere l'ho fatto. Saitta anche.
Chiedere è lecito, rispondere è cortesia.
Se dalla Rai rispondono, vi faccio sapere.

Commenti

Post popolari in questo blog

ADDIO, LUCA

Luca Beatrice ci ha lasciati all'improvviso, tradito dal cuore all'età di 63 anni. Era stato ricoverato lunedì mattina alle Molinette in terapia intensiva. Non sto a dirvi quale sia il mio dolore. Con Luca ho condiviso un lungo tratto di strada, da quando ci presentarono - ricordo, erano gli anni Novanta, una sera alla Lutèce di piazza Carlina - e gli proposi di entrare nella squadra di TorinoSette. Non me la sento di aggiungere altro: Luca lo saluto con l'articolo che uscirà domani sul Corriere . È difficile scriverlo, dire addio a un amico è sempre triste, figuratevi cos'è farlo davanti a un pubblico di lettori. Ma glielo devo, e spero che ne venga fuori un pezzo di quelli che a lui piacevano, e mi telefonava per dirmelo. Ma domani la telefonata non arriverà comunque, e pensarlo mi strazia. Ciao, Luca. Funerale sabato 25 alle 11,30 in Duomo.

L'UCCELLINO, LA MUCCA E LA VOLPE: UNA FAVOLA DAL FRONTE DEL REGIO

Inverno. Freddo. Un uccellino intirizzito precipita a terra e sta morendo congelato quando una mucca gli scarica addosso una caccona enorme e caldissima; l'uccellino, rianimato dal calore, tutto felice comincia a cinguettare; passa una volpe, sente il cinguettìo, estrae l'uccellino dalla cacca e se lo mangia. (La morale della favola è alla fine del post) C'era una volta al Regio Ora vi narrerò la favola del Regio che dimostra quanta verità sia contenuta in questo elegante aforisma. Un anno fa Chiarabella nomina alla sovrintendenza del Regio William Graziosi, fresco convertito alla causa grillina, imponendolo al Consiglio d'indirizzo e premendo sulle fondazioni bancarie: "Io non vi ho mai chiesto niente - dice ( bugia , ma vabbé) - ma questo ve lo chiedo proprio".  Appena installatosi, Graziosi benefica non soltanto i nuovi collaboratori marchigiani, ma anche i fedelissimi interni. Però attenzione, non è vero che oggi al Regio sono tutti co ntro Graz...

CULICCHIA DIRETTORE DEL CIRCOLO

Uscito sul Corriere e non disponibile on line. È andata come era previsto, e logico: Giuseppe Culicchia è il nuovo direttore del Circolo dei Lettori. Nomina scontata, se solo si considera il curriculum: scrittore affermato in Italia e pubblicato anche all'estero; solidi legami sia con la scena culturale cittadina, sia con l'editoria nazionale; esperienza nel mondo dei giornali; una lunga collaborazione con il Salone del Libro; apprezzato anche al Circolo, dove dirige un festival letterario, «Radici», di ottima qualità. Insomma, il perfetto kit del candidato naturale alla successione di Elena Loewenthal, anche a prescindere dall'endorsement – alquanto sfacciato – del fratello d'Italia Maurizio Marrone; endorsement che a Culicchia ha fatto più male che bene, facendone involontario oggetto di scontri di potere e appiccicandogli addosso un'etichetta «politica» che dubito gli appartenga e comunque non s'è avvertita nelle sue scelte alla direzione di «Radici», onestam...