Fabrizio Ricca (Lega Nord) |
L'astuto piano di Ricca
Tutto parte dalla famosa mozione di Fabrizio Ricca a sostegno della Fondazione Cultura. Il Crociato Padano l'ha presentata più che altro per il gusto di perculare Chiarabella. Ricca chiede un voto per tenere in vita la Fondazione Cultura, anziché chiuderla come più volte l'Appendino ha minacciato - e mai fatto. Così costringe i grillini a venire allo scoperto, ed eventualmente rimangiarsi un impegno elettorale della ragazzuola. Sta pure scritto nel programma di questa giunta, che chiuderanno la Fondazione. Ed esattamente un anno fa, il 28 novembre 2016, la Leon confermava davanti al Consiglio comunale che l'avrebbero chiusa entro il 2017: cioé al massimo entro i prossimi 32 giorni.Ma è lampante che ormai Chiarabella s'è convinta che la Fondazione Cultura le serve, e non ha la minima intenzione di chiuderla, se non, come ha dichiarato, "nell'arco del quinquennio": cioé mai. Anzi: non fa che affidarle compiti nuovi, compresa l'organizzazione del prossimo Salone del Libro e del redivivo Torino Jazz Festival.
Così, nei piani di Ricca, i cinquestelle dovranno votare a favore della sopravvivenza della Fondazione; e vediamo - gongola il malignazzo - con quale faccia, dopo tutti gli anatemi e le maledizioni dell'Appendino d'opposizione.
Il sì di Giovara, il no di Ferrero
In effetti sembrava finisse così: al primo passaggio in Commissione il consigliere pentastellato Massimo Giovara ha in pratica ammesso che la Fondazione è utile: magari va ripensata, ma chiusa no. Giovara, dopo la caduta del sindaco Paolo Giordana, sembra ormai il vero assessore alla Cultura: affianca la titolare Leon nelle decisioni più delicate, e detta la linea con interessanti sortite giornalistiche. Quindi il suo parere pesa.Viviana Ferrero (M5S) |
Prendete nota: gli esperti di politica comunale dicono che la Ferrero fa parte del gruppo dei "duri e puri". Lei, e i suoi colleghi di partito Damiano Carretto, Daniela Albano, Maura Paoli e Deborah Montalbano, sarebbero, sempre a detta degli espertoni di Palazzo, i consiglieri grillini dell'ala movimentista che mal sopportano la svolta moderata dell'Appendino, sospettata di scendere a troppi compromessi con l'odiato "sistema".
Descansate, niño, che continuo io
Insomma. Pare - dico "pare" - che in settimana ci sia stato un chiarimento piuttosto tosto all'interno al gruppo consiliare M5S. L'avrebbero spuntata - e uso il condizionale, vi prego di notarlo - i duri e puri. Giovara sarebbe stato invitato a riporre le sue ambizioni di assessore ombra, lasciando nientemeno che alla Ferrero - che è giornalista pubblicista, con ambizioni letterarie - l'incarico informale di occuparsi della cultura.Ma ammettiamo pure che queste voci siano soltanto minchiate svizzere: la storia acchiappa comunque, non è House of Cards ma la curiosità di vedere come finisce c'è. Oh, ragazzi, se vogliono chiudere la Fondazione a me sta benissimo, sapete come la penso. Ma vorrei capire come la pensano loro.
Sì, ma il Salone del Libro? E il Torino Jazz Festival?
Oggi pomeriggio in Commissione cultura si decide il destino della mozione Ricca. E se tanto mi dà tanto c'è la concreta possibilità che i cinquestelle si mettano di traverso. Ciò significherebbe la condanna a morte della Fondazione Cultura. Ma anche un bell'imbarazzo per la povera Chiarabella, che sulla Fondazione ormai ci fa tanto conto. Con una serie di ricadute a cascata: se chiudono la Fondazione Cultura, chi organizzerà il Salone del Libro? Chi farà, nel 2018, Estate Reale, Todays, pure il redivivo Tjf, che Chiarabella ha annunciato giusto ieri in pompa magna? E' vero: ci sono anche manifestazioni che il Comune organizza senza il sostegno tecnico della Fondazione. Tipo Natale coi fiocchi, o Cioccolatò.Ecco, appunto.
Aggiornamento. Oggi la presidente della Commissione cultura, Daniela Albano, non ha iscritto all'ordine del giorno della seduta la mozione di Ricca, suscitando le vibranti proteste del capogruppo della Lega Nord. La mozione sarà direttamente discussa nel prossimo Consiglio comunale, lunedì pomeriggio.
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