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LOVERS CONVALESCENTE, ANCORA SEGNALI POSITIVI

Foto da Festival. Platinette posa fra il presidente di Lovers Giovanni Minerba e la direttrice Irene Dionisio (da Fb)
Prosegue Lovers Film Festival al Massimo. E mi pare che vada discretamente bene. Ieri pomeriggio sono andato a controllare, verso le sei del pomeriggio. Nelle due sale in cui erano in corso proiezioni non ho visto folle (a occhio direi un'ottantina di spettatori in sala grande, e la metà in sala 2, ma non sono bravo in queste stime), però mi ha colpito l'animazione di fronte al Massimo. C'era tanta gente, e non solo in attesa di entrare o appena uscita dalle proiezioni, ma che semplicemente s'era dà appuntamento lì, "al festival", di nuovo punto di riferimento e occasione sociale. Ecco, di sicuro è rinata la comunità festivaliera, che l'anno scorso non s'era più vista. Per gli spettatori aspetto i dati ufficiali, ma le code, in questi primi giorni, si sono viste con consolante frequenza.
Ieri davanti al Massimo ho incrociato un Giovanni Minerba di ottimo umore, e di ottimo umore di è sembrato anche Piero Valetto, l'uomo dei numeri che, per sua natura e per missione, tende a moderare gli entusiasmi. I conti, con i biglietti venduti, si faranno alla fine; ma per adesso mi dice che è molto soddisfatto. E io mi confermo nell'impressione che Lovers abbia svoltato.
E comunque io ieri ho visto "A moments in the Reeds" di Mikko Makela, film selezionato da Minerba per la sua sezione "Cinque pezzi facili", e mi è molto piaciuto. Un festival ha bisogno anche di pezzi facili che piacciono al pubblico. Aiuta, sapete?

Il programma di oggi

Veniamo al programma di oggi, che si apre alle 10 con la masterclass Serial Lovers a cura di Elisa Cuter, al Cinema Massimo in sala 2. L’incontro esaminerà cosa è cambiato nella produzione e fruizione delle serie TV esclusivamente dedicate alle tematiche Lgbtqui dai loro albori alla nascita delle nuove piattaforme e del web.
Alle 14 in sala 3 prosegue l’omaggio a Robin Campillo con la proiezione di "Les Revenants".
La parola scelta dal Coordinamento Pride per il focus odierno dedicato ai diritti è "storia/memoria"; il film prescelto "Dear Fredy" di Rubi Gat, in sala 2 alle 16.15 narra la storia di un eroe misconosciuto del mondo Lgbtqui e della comunità ebraica deportato ad Auschwitz. In apertura verrà consegnato a Monica Cirinnà il Premio Milk che il festival assegna alle personalità che si sono distinte nella lotta per i diritti.
Alle 20.30 in sala 3 c'è Porn Lovers con "It Is Not the Pornographer That Is Perverse…" di Bruce Labruce. Prima del film, l’icona gay Immanuel Casto presenta in anteprima il suo nuovo disco in uscita a settembre "L’età del consenso" che celebra i 14 anni di carriera dell’artista.  

Per tutto il giorno sono in programma i film, i corti e i documentari delle sezioni competitive All The Lover, Real Lover, Irregular Lovers e Future Lovers.

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SUI COLLI FATALI SORGE IL FESTIVAL ROMANISSIMO

Oggi a Roma c'è stata la conferenza stampa del Torino Film Festival prossimo venturo. Da tempo ormai il Tff ha dismesso la civile consuetudine della doppia conferenza stampa, a Roma e a Torino. E con sto piffero che io mi scapicollo fino a Roma scialando tempo e denaro per assistere all'inutile pantomima. Tanto l'unica novità che rivesta un qualche interesse è l'elenco dei selezionatori scelti da Base: in ordine alfabetico, Davide Abbatescianni, Martina Barone, Ludovico Cantisani, Elvira Del Guercio, Veronica Orciari e Davide Stanzione (alcuni li vedete nelle foto in alto, presa da Fb). Per me sono illustri sconosciuti, ma io sono ignorantissimo. Da un rapido giretto in rete mi è parso di capire che, casualmente e salvo abbagli, sono tutti romani, nativi o stanziali. Altre imprese d'alto profilo al momento mi sono sfuggite: garantisco che appena possibile e con la massima sollecitudine porrò rimedio alle mie lacune. Ma l'unica cosa davvero notevole e divertente

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