"Genesis 2.0": la clonazione del mammuth nel film di stasera alle 20 |
La giornata di lunedì 4 a CinemAmbiente si apre con la conferenza La transizione energetica: Economie e società sono rinnovabili (ore 9.30, ITCILO), organizzata, in collaborazione con CinemAmbiente, dal Centro internazionale di formazione dell'ILO, dalla Regione Piemonte (Direzione Ambiente, Governo e Tutela del territorio) e dall'Università di Torino. L’incontro è dedicato a un’analisi delle opzioni disponibili per lo sviluppo e l’utilizzo di un sistema energetico a basse emissioni di carbonio e prende spunto dai consistenti progressi registrati nell’ultimo decennio e dai dati positivi contenuti nella quinta edizione del Rapporto annuale sulle occupazioni nelle energie rinnovabili (Renewable Energy and Jobs). Pubblicata dall’Agenzia internazionale per le energie rinnovabili (IRENA), la ricerca indica, infatti, che il numero totale di persone impiegate nel settore ha valicato, per la prima volta, la soglia dei 10 milioni. All’incontro interverranno: Nicolas Maitre e Takaaki Kizu (Organizzazione internazionale del lavoro - ILO), Rabia Ferroukhi e Michael Renner (Agenzia internazionale per le energie rinnovabili - IRENA), Agostino Re Rebaudengo (Asja Ambiente Italia S.p.A), Andrea Zaghi (Elettricità Futura), Giuseppe Bergesio (Gruppo IREN), Silvana Dalmazzone (Università di Torino), Roberto Ronco (Direzione Ambiente, Governo e Tutela del territorio, Regione Piemonte), Silvia Riva (Direzione Competitività del Sistema regionale, Regione Piemonte). Moderano la giornalista Claudia Apostolo e Alice Vozza, coordinatrice dell’area di formazione sui Green Jobs presso il Centro internazionale di formazione dell’Organizzazione internazionale del lavoro (ITCILO).
Il primo appuntamento pomeridiano è con le due vincitrici del Premio Le Ghiande, il riconoscimento conferito dal Festival a quegli scrittori che hanno intrapreso, con tenacia, continuità e vocazione, un percorso di vita e scrittura legato a temi di carattere ambientale, paesaggistico e/o naturalistico. Quest’anno il premio è assegnato alla poetessa bergamasca Paola Loreto e alla genovese Chicca Gagliardo. Le due autrici dialogheranno del complesso delle proprie opere con il poeta e scrittore Tiziano Fratus nel corso di un incontro in cartellone alle 16, all’Accademia delle Scienze.
A seguire il Festival propone il lungometraggio in concorso "The Ancient Woods", con cui il biologo e regista Mindaugas Survila esplora l’ultima porzione rimasta di un’antica foresta lituana. Immerso in un’atmosfera fiabesca, il film è un viaggio ai confini del mondo e del tempo, che ha richiesto otto anni di preparazione e che s’inoltra tra la vegetazione fino alle caverne dei lupi e al nido delle cicogne nere, per poi raggiungere la foresta sottomarina, formatasi migliaia di anni fa, e, infine, tornare dagli esseri umani stanziati ai margini del bosco. La proiezione sarà seguita da un incontro con il direttore del Laboratorio internazionale di neurobiologia vegetale (LINV) Stefano Mancuso e con lo zoologo Franco Andreone (Museo Regionale di Scienze Naturali).
Sempre nel pomeriggio, in cartellone una serie di cortometraggi in concorso di produzione nazionale, che, riuniti sotto il titolo “Storie d’Italia” (ore 16.30, Cinema Massimo 1), volgono uno sguardo sulle esperienze di lavoro e di vita più vicine a noi. In un viaggio dal Nord al Sud della Penisola, la selezione presenta le storie positive di chi ha scelto nuovi modelli di esistenza e sussistenza – attinti da antiche tradizioni così come da innovativi esempi di integrazione sostenibile – ma anche quelle drammatiche di chi non ha potuto scegliere. Al termine della proiezione i registi dialogheranno con Jacopo Chessa, direttore del Centro Nazionale del Cortometraggio. In parallelo, verrà proposta la replica di “Ecovisioni” (ore 16.30, Cinema Massimo 3), la sottosezione riservata ai cortometraggi sperimentali.
Nel tardo pomeriggio, il Festival presenta il lungometraggio in concorso "Guardians of the Earth" (ore 18, Cinema Massimo 1). Diretto dal regista di origine polacca Filip Antoni Malinowski, il film esplora i retroscena della COP21 di Parigi, rivelando la vera natura delle forze in campo dietro le quinte del massimo accordo internazionale sul clima: un teatro di scontro tra egoistici interessi nazionali e interi paesi a rischio di distruzione, popolazioni ricche e popolazioni povere, vittime e profittatori. La proiezione sarà seguita da un incontro con Fred Onduri Machulu, presidente dell’Advisory Board del Climate Technology Center and Network, con Moustapha Kamal Gueye, coordinatore e consulente politico del Green Jobs Programme dell’International Labour Organization, e con Alice Vozza, coordinatrice dell’area di formazione sui Green Jobs presso il Centro internazionale di formazione dell’Organizzazione internazionale del lavoro (ITCILO).
Sempre nel pomeriggio, in cartellone una serie di cortometraggi in concorso di produzione nazionale, che, riuniti sotto il titolo “Storie d’Italia” (ore 16.30, Cinema Massimo 1), volgono uno sguardo sulle esperienze di lavoro e di vita più vicine a noi. In un viaggio dal Nord al Sud della Penisola, la selezione presenta le storie positive di chi ha scelto nuovi modelli di esistenza e sussistenza – attinti da antiche tradizioni così come da innovativi esempi di integrazione sostenibile – ma anche quelle drammatiche di chi non ha potuto scegliere. Al termine della proiezione i registi dialogheranno con Jacopo Chessa, direttore del Centro Nazionale del Cortometraggio. In parallelo, verrà proposta la replica di “Ecovisioni” (ore 16.30, Cinema Massimo 3), la sottosezione riservata ai cortometraggi sperimentali.
Nel tardo pomeriggio, il Festival presenta il lungometraggio in concorso "Guardians of the Earth" (ore 18, Cinema Massimo 1). Diretto dal regista di origine polacca Filip Antoni Malinowski, il film esplora i retroscena della COP21 di Parigi, rivelando la vera natura delle forze in campo dietro le quinte del massimo accordo internazionale sul clima: un teatro di scontro tra egoistici interessi nazionali e interi paesi a rischio di distruzione, popolazioni ricche e popolazioni povere, vittime e profittatori. La proiezione sarà seguita da un incontro con Fred Onduri Machulu, presidente dell’Advisory Board del Climate Technology Center and Network, con Moustapha Kamal Gueye, coordinatore e consulente politico del Green Jobs Programme dell’International Labour Organization, e con Alice Vozza, coordinatrice dell’area di formazione sui Green Jobs presso il Centro internazionale di formazione dell’Organizzazione internazionale del lavoro (ITCILO).
Sempre nel tardo pomeriggio, il Festival presenta, nel Concorso internazionale Documentari, "Smoke & Fumes – The Climate Change Cover-Up" (ore 18.15, Cinema Massimo 3), del tedesco Johan von Mirbach, reportage su quello che è stato definito “il più grande scandalo della storia umana”, emerso dopo decenni di silenzio. Sulla base di recenti inchieste in Usa, il film ricostruisce il ruolo delle grandi compagnie petrolifere nell’occultamento dei dati sul cambiamento climatico provocato dalle loro stesse attività, noti fin dagli anni Cinquanta ai giganti dell’oro nero, che hanno concordemente insabbiato fondamentali ricerche scientifiche sul fenomeno di maggior impatto ambientale della nostra epoca. La proiezione sarà seguita da un incontro con l’autore e con Silvia Dalmazzone, docente di Economia dell’Ambiente e delle Risorse naturali presso l’Università di Torino.
In orario preserale, si torna alla produzione nazionale con il mediometraggio in concorso "Binari" (ore 19.30, Cinema Massimo 3) di Diego Cenetiempo. Il film intreccia in un unico racconto le storie, che si snodano lungo le tratte di linee ferroviarie secondarie o abbandonate, di tre personaggi: la pendolare Katia, che percorre ogni giorno in treno 46 km per andare al lavoro, il cicloviaggiatore Emilio, che da Trieste arriva in Istria lungo la Parenzana riconvertita in pista ciclabile, Michele, che ha trasformato la casa di famiglia in Parco ferroviario. La proiezione sarà seguita da un incontro con l’autore, con Paolo Fedrigo, dirigente dell'Agenzia Regionale per l'Ambiente del Friuli Venezia Giulia, e con Roberto Rovelli, vice presidente dell’Associazione Italiana Greenways.
In serata, un altro appuntamento con i cortometraggi in concorso, riservato ai film brevi animati. Riuniti nella sottosezione “Ecoanimazione” (ore 20, Blah Blah), i nove titoli selezionati affidano alle ali dell’immaginazione il loro messaggio ecosostenibile, facendo prendere vita a ortaggi, oggetti, sogni, presentando i punti di vista delle altre creature che abitano la Terra, invertendo i ruoli tra uomini e animali. Il programma sarà presentato nell’ambito del ciclo di appuntamenti dedicati all’animazione “Aperitoon”, a cura di Emiliano Fasano.
Fitto di appuntamenti il resto del cartellone serale. Esplora le straordinarie potenzialità delle nuove tecnologie genetiche "Genesis 2.0" (ore 20, Cinema Massimo 1), film di produzione svizzera diretto da Christian Frei e Maxim Arbugaev e presentato in anteprima mondiale al Sundance Film Festival 2018, dove ha vinto il World Cinema Documentary Special Jury Award for Cinematography. A partire dal ritrovamento di una carcassa di mammuth perfettamente conservata nelle isole della Nuova Siberia e dalle ipotesi concrete di clonazione dell’animale estinto nell’epoca glaciale avanzate da una parte della comunità scientifica, il film riflette sulle implicazioni della prossima rivoluzione in cui l’uomo pare destinato a farsi Creatore di completi e complessi sistemi biologici artificiali. La proiezione sarà seguita da un incontro con il regista Christian Frei e con Maurizio Casiraghi, docente di Evoluzione biologica e molecolare, Zoologia e Simbiosi all’Università degli Studi di Milano-Bicocca, coordinato da Franco Andreone (Museo Regionale di Scienze Naturali).
Ancora in serata, il Festival rende omaggio ad Antonietta De Lillo, presente nella giuria del Concorso internazionale documentari, con la proiezione del suo film più recente, "Il Signor Rotpeter" (ore 21, Cinema Massimo 3). Ispirato al racconto di Franz Kafka "Una relazione per un’Accademia", in cui una scimmia, diventata uomo, espone all’università le fasi della sua metamorfosi – specchio di una condizione contemporanea snaturante e costrittiva – il mediometraggio vede protagonista Marina Confalone, premio speciale ai Nastri d’argento 2018 per la sua straordinaria interpretazione. La proiezione sarà seguita dall’incontro con la regista.
Le proiezioni in seconda serata vedono ancora protagoniste le produzioni italiane, che gareggiano nella sezione competitiva nazionale. "Cca’ semu" (ore 22.15, Cinema Massimo 3) di Luca Vullo, è dedicato alla Lampedusa di oggi, stretta nel doppio ruolo di centro simbolico dell'attuale crisi migratoria mediterranea e di comunità isolata alla periferia d’Europa; attraverso i racconti degli abitanti, il film si sofferma sui cambiamenti della vita nell’isola da quando gli sbarchi sono diventati un aspetto della quotidianità. La proiezione sarà seguita da un incontro con il regista.
In orario preserale, si torna alla produzione nazionale con il mediometraggio in concorso "Binari" (ore 19.30, Cinema Massimo 3) di Diego Cenetiempo. Il film intreccia in un unico racconto le storie, che si snodano lungo le tratte di linee ferroviarie secondarie o abbandonate, di tre personaggi: la pendolare Katia, che percorre ogni giorno in treno 46 km per andare al lavoro, il cicloviaggiatore Emilio, che da Trieste arriva in Istria lungo la Parenzana riconvertita in pista ciclabile, Michele, che ha trasformato la casa di famiglia in Parco ferroviario. La proiezione sarà seguita da un incontro con l’autore, con Paolo Fedrigo, dirigente dell'Agenzia Regionale per l'Ambiente del Friuli Venezia Giulia, e con Roberto Rovelli, vice presidente dell’Associazione Italiana Greenways.
In serata, un altro appuntamento con i cortometraggi in concorso, riservato ai film brevi animati. Riuniti nella sottosezione “Ecoanimazione” (ore 20, Blah Blah), i nove titoli selezionati affidano alle ali dell’immaginazione il loro messaggio ecosostenibile, facendo prendere vita a ortaggi, oggetti, sogni, presentando i punti di vista delle altre creature che abitano la Terra, invertendo i ruoli tra uomini e animali. Il programma sarà presentato nell’ambito del ciclo di appuntamenti dedicati all’animazione “Aperitoon”, a cura di Emiliano Fasano.
Fitto di appuntamenti il resto del cartellone serale. Esplora le straordinarie potenzialità delle nuove tecnologie genetiche "Genesis 2.0" (ore 20, Cinema Massimo 1), film di produzione svizzera diretto da Christian Frei e Maxim Arbugaev e presentato in anteprima mondiale al Sundance Film Festival 2018, dove ha vinto il World Cinema Documentary Special Jury Award for Cinematography. A partire dal ritrovamento di una carcassa di mammuth perfettamente conservata nelle isole della Nuova Siberia e dalle ipotesi concrete di clonazione dell’animale estinto nell’epoca glaciale avanzate da una parte della comunità scientifica, il film riflette sulle implicazioni della prossima rivoluzione in cui l’uomo pare destinato a farsi Creatore di completi e complessi sistemi biologici artificiali. La proiezione sarà seguita da un incontro con il regista Christian Frei e con Maurizio Casiraghi, docente di Evoluzione biologica e molecolare, Zoologia e Simbiosi all’Università degli Studi di Milano-Bicocca, coordinato da Franco Andreone (Museo Regionale di Scienze Naturali).
Ancora in serata, il Festival rende omaggio ad Antonietta De Lillo, presente nella giuria del Concorso internazionale documentari, con la proiezione del suo film più recente, "Il Signor Rotpeter" (ore 21, Cinema Massimo 3). Ispirato al racconto di Franz Kafka "Una relazione per un’Accademia", in cui una scimmia, diventata uomo, espone all’università le fasi della sua metamorfosi – specchio di una condizione contemporanea snaturante e costrittiva – il mediometraggio vede protagonista Marina Confalone, premio speciale ai Nastri d’argento 2018 per la sua straordinaria interpretazione. La proiezione sarà seguita dall’incontro con la regista.
Le proiezioni in seconda serata vedono ancora protagoniste le produzioni italiane, che gareggiano nella sezione competitiva nazionale. "Cca’ semu" (ore 22.15, Cinema Massimo 3) di Luca Vullo, è dedicato alla Lampedusa di oggi, stretta nel doppio ruolo di centro simbolico dell'attuale crisi migratoria mediterranea e di comunità isolata alla periferia d’Europa; attraverso i racconti degli abitanti, il film si sofferma sui cambiamenti della vita nell’isola da quando gli sbarchi sono diventati un aspetto della quotidianità. La proiezione sarà seguita da un incontro con il regista.
"Sorgenti del burro" (ore 22.15, Cinema Massimo 3), di Manuele Cecconello, racconta la quotidianità di un piccolo alpeggio del Piemonte orientale, dove madre e figlia hanno scelto di dedicarsi alla produzione del burro artigianale sostenuta da Slow-food. La proiezione sarà seguita da un incontro con il regista.
Per la sezione fuoriconcorso “Panorama”, invece, viene presentato un cortometraggio di produzione torinese, "Feu" (ore 22.30, Cinema Massimo 1), realizzato da R-Eact, un gruppo di studenti del Corso di Laurea Magistrale in Economia dell'Ambiente, della Cultura e del Territorio presso l'Università degli Studi di Torino, che hanno voluto offrire uno spunto di riflessione in chiave artistica sul tema degli incendi nel nostro territorio, in particolare sui roghi che lo scorso anno hanno distrutto 7mila ettari di bosco in Piemonte. Nel film la protagonista è la Val di Susa, pronta al sonno invernale e improvvisamente trasformata in un inferno di devastazione, mentre immagini e suoni dicotomici si dipanano su una linea temporale scandita dalle fiamme. La proiezione sarà seguita da un incontro con gli autori.
La serata si conclude con un mediometraggio in gara nella sezione internazionale One Hour, "Activist" (ore 22.30, Cinema Massimo 1), documentario di Petteri Saario ambientato in una piccola città della Lapponia, dove la quindicenne Riikka Karppinen, la più giovane consigliera comunale di tutta la Finlandia, si batte per la difesa di un parco nazionale minacciato da una delle più grandi compagnie minerarie internazionali. La proiezione sarà seguita da un incontro con il regista e la protagonista del film condotto dalla giornalista Giorgia Marino.
Per la sezione fuoriconcorso “Panorama”, invece, viene presentato un cortometraggio di produzione torinese, "Feu" (ore 22.30, Cinema Massimo 1), realizzato da R-Eact, un gruppo di studenti del Corso di Laurea Magistrale in Economia dell'Ambiente, della Cultura e del Territorio presso l'Università degli Studi di Torino, che hanno voluto offrire uno spunto di riflessione in chiave artistica sul tema degli incendi nel nostro territorio, in particolare sui roghi che lo scorso anno hanno distrutto 7mila ettari di bosco in Piemonte. Nel film la protagonista è la Val di Susa, pronta al sonno invernale e improvvisamente trasformata in un inferno di devastazione, mentre immagini e suoni dicotomici si dipanano su una linea temporale scandita dalle fiamme. La proiezione sarà seguita da un incontro con gli autori.
La serata si conclude con un mediometraggio in gara nella sezione internazionale One Hour, "Activist" (ore 22.30, Cinema Massimo 1), documentario di Petteri Saario ambientato in una piccola città della Lapponia, dove la quindicenne Riikka Karppinen, la più giovane consigliera comunale di tutta la Finlandia, si batte per la difesa di un parco nazionale minacciato da una delle più grandi compagnie minerarie internazionali. La proiezione sarà seguita da un incontro con il regista e la protagonista del film condotto dalla giornalista Giorgia Marino.
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