"In data odierna 31 maggio 2019 si è insediato il nuovo Consiglio di Indirizzo del Teatro Regio Torino, presieduto dalla Sindaca Chiara Appendino, Presidente, e così composto: Avv. Michela Malerba (MiBAC), Prof. Guido Guerzoni (Città di Torino), Dott.ssa Maria Luisa Coppa (Fondazione C.R.T.), Dott. Alberto Bellucci (Compagnia di San Paolo), Ing. Giuseppe Bergesio (Iren S.p.A.).
La Regione Piemonte, considerate le recenti elezioni, provvederà alla nomina del proprio rappresentante in tempi congrui.
Per la nomina del futuro Sovrintendente del Teatro Regio, attualmente cessato con il precedente Consiglio di Indirizzo dimissionario, si farà ricorso a una procedura comparativa basata sull'attuazione del piano di sviluppo recentemente varato. A questo scopo il Consiglio di Indirizzo si riunirà il 10 giugno per decidere modalità e procedure appropriate.
Il Consiglio di Indirizzo ha inoltre deliberato la proroga dell'attuale Sovrintendente per i tempi necessari all'espletamento della procedura comparativa".
C'è un teatro nella tempesta, con gli ufficiali asserragliati in cabina, il nostromo che minaccia di buttarsi a mare, la ciurma che litiga sul ponte e gli scogli sempre più vicini. E loro non sanno inventarsi altro che, udite udite, una "procedura comparativa".
Ma comparativa de che? Dell'osteria numero nove i pompieri fan le prove? Mentre scrivevano quelle parole avevano ben chiaro il concetto, l'immagine che quelle parole suggeriscono? Cosa c'è da "comparare"? Il Regio è in pericolo, la sua credibilità è a repentaglio, urgono incombenze ineludibili, c'è una stagione da presentare, contratti di lavoro da confermare; servono decisioni rapide, coraggiose, trasparenti e univoche; altro che aggrovigliarsi in bizantinismi che hanno un solo, evidente e ridicolo obiettivo: prendere tempo cercando di salvare la faccia - e altro - a chi per noncuranza, inesperienza e arroganza ha generato questo infame canaio imponendo la propria prepotente e divisiva volontà contro ogni evidente logica. E adesso pretende pure di uscirne fra gli applausi.
La Regione Piemonte, considerate le recenti elezioni, provvederà alla nomina del proprio rappresentante in tempi congrui.
Per la nomina del futuro Sovrintendente del Teatro Regio, attualmente cessato con il precedente Consiglio di Indirizzo dimissionario, si farà ricorso a una procedura comparativa basata sull'attuazione del piano di sviluppo recentemente varato. A questo scopo il Consiglio di Indirizzo si riunirà il 10 giugno per decidere modalità e procedure appropriate.
Il Consiglio di Indirizzo ha inoltre deliberato la proroga dell'attuale Sovrintendente per i tempi necessari all'espletamento della procedura comparativa".
C'è un teatro nella tempesta, con gli ufficiali asserragliati in cabina, il nostromo che minaccia di buttarsi a mare, la ciurma che litiga sul ponte e gli scogli sempre più vicini. E loro non sanno inventarsi altro che, udite udite, una "procedura comparativa".
Ma comparativa de che? Dell'osteria numero nove i pompieri fan le prove? Mentre scrivevano quelle parole avevano ben chiaro il concetto, l'immagine che quelle parole suggeriscono? Cosa c'è da "comparare"? Il Regio è in pericolo, la sua credibilità è a repentaglio, urgono incombenze ineludibili, c'è una stagione da presentare, contratti di lavoro da confermare; servono decisioni rapide, coraggiose, trasparenti e univoche; altro che aggrovigliarsi in bizantinismi che hanno un solo, evidente e ridicolo obiettivo: prendere tempo cercando di salvare la faccia - e altro - a chi per noncuranza, inesperienza e arroganza ha generato questo infame canaio imponendo la propria prepotente e divisiva volontà contro ogni evidente logica. E adesso pretende pure di uscirne fra gli applausi.
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