Passa ai contenuti principali

STRATEGIE DI SOPRAVVIVENZA: LA REGIONE HA UN'IDEA

Vittoria Poggio, assessore alla Cultura
Oggi sul Corriere niente cronaca dall'inviato a casa sua. Ho preferito scrivere (qui il link) un piccolo riassunto del disastro che sta travolgendo il settore culturale, e sulle contromisure messe (o non messe) in campo dagli enti pubblici. A questo proposito, voglio segnalare, perché mi sembra interessante, un provvedimento proposto dall'assessore Vittoria Poggio ma frutto di un ragionamento bipartizan con l'opposizione e con i rappresentati di categoria. L'idea è già stata esposta in Commissione Cultura: la Regione almeno quest'anno assegnerebbe i contributi per le varie iniziative e festival in base a criteri di bando più semplici, che tengano conto anche del lavoro svolto in passato dalle associazioni proponenti, e della loro affidabilità e professionalità. Si tratta insomma, dice la Poggio, "di spostare l'attenzione dai progetti ai soggetti", per non disperdere un patrimonio di competenze costruito in tanti anni. Saranno anche modificati i meccanismi d'erogazione dei contributi, così da coprire con una quota maggiore i costi di gestione (quota che potrebbe saòire dal 20 al 40 per cento) e almeno in parte anche le spese sostenute per preparare manifestazioni all'ultimo annullate a causa dell'epidemia.
Come dicevo, il progetto è bipartizan ed è quindi probabile che il decreto, o quel che sarà, venga approvato già in sede di Commissione legislativa, e all'unanimità. Staremo a vedere.

Commenti

Post popolari in questo blog

L'AFFONDAMENTO DELLA SEYMANDI

William Turner, "Il Naufragio" Cristina Seymandi Tanto tuonò che piovve. Sicché posso abbandonare, almeno per un post, la spiacevole incombenza di monitorare i contraccolpi dell'emergenza virale. La storia è questa. Ieri in Consiglio comunale un'interpellanza generale ( qui il testo ) firmata pure da alcuni esponenti grillini o ex grillini, ha fatto le pulci a Cristina Seymandi, figura emergente del sottogoverno cinquestelle che taluni vedono come ideale continuatrice, a Palazzo Civico, del "potere eccentrico" di Paolo Giordana prima e di Luca Pasquaretta poi . E che, come i predecessori, è riuscita a star sulle palle pure ai suoi, non soltanto a quelli dell'opposizione. L'interpellanza prendeva spunto dell'ultima impresa della Seymandi, la mancata "regata di Carnevale" , ma metteva sotto accusa l'intero rapporto fra costei, Chiarabella e l'assessore Unia, di cui è staffista. Alla fine Chiarabella, nell'angolo, h

LE RIVELAZIONI DI SANGIU: "GRECO NON HA DECIFRATO LA STELE DI ROSETTA". E ADESSO DIREI CHE BASTA

È una storia da dimenticare È una storia da non raccontare È una storia un po' complicata È una storia sbagliata Cominciò con la luna sul posto E finì con un fiume di inchiostro È una storia un poco scontata È una storia sbagliata La ridicola pantomima è finita com'era cominciata, sempre con un tizio che giudica un egittologo senza sapere un cazzo d'egittologia. Il fratello d'Italia laureato in giurisprudenza Maurizio Marrone pontifica che Christian Greco è un egittologo scarso , e - dopo una settimana di silenzi imbarazzant i, strepiti da lavandaie e minchiate alla membro di segugio  blaterate da una scelta schiera di perdigiorno presenzialisti e critici col ciuffo - un altro fratello d'Italia, il giornalista Gennaro Sangiuliano, sancisce che no, Greco è "un apprezzato egittologo" benché - sfigatone! - "non abbia decifrato la stele di Rosetta" (questo è un capolavoro comico, non siete d'accordo?).  Il presidente della Regione Cirio s'a

BASIC BASE

Il nuovo direttore del Tff La  nomina di Giuliobase alla direzione del Torino Film Festival  è ampiamente trattata sul Corriere di Torino di stamattina: c'è un mio modesto commento , ma soprattutto c'è una magistrale intervista al neodirettore, firmata dall'esperto collega Fabrizio Dividi. Vi consiglio di leggervela da cima a fondo (sul cartaceo, o  a questo link ): vale da sola ben più del prezzo del giornale. Ed è talmente bella che mi permetto di estrapolarne alcuni passaggi, che giudico particolarmente significativi. Ecco qui le domande e le risposte che più mi hanno entusiasmato. In neretto le domande, in chiaro le risposte, in corsivo le mie chiose: Emozionato a dover essere «profeta in patria»?  «Ovvio, ma studierò. In questo anno e mezzo studierò e tiferò per Steve Della Casa e per il suo festival, ma sempre stando un passo indietro, con umiltà e discrezione».  Qualcuno lo avverta: l'hanno nominato per l'edizione 2024. Ciò significa che dovrà cominciare a la