Sono arrivati i primi dati forniti dall'Osservatorio Culturale del Piemonte relativi all'impatto sul comparto culturale delle misure
messe in campo per contenere il covid 19.
La prima fase è stata impostata per tener traccia degli effetti della chiusura dei luoghi di cultura nella settimana dal 24 febbraio al 1° marzo, secondo le disposizioni del primo decreto del 23 febbraio. Dal 24 febbraio sono stati sospesi 1100 eventi su tutta la Regione: circa diecimila biglietti i biglietti rimborsati, oltre a 74mila visite mancate ai musei. Sono stati annullati 375 spettacoli dal vivo, in prevalenza rappresentazioni teatrali. La perdita totale è stimata attorno a 2 milioni e 800 mila euro a settimana nella sola città di Torino (per musei, associazioni, enti culturali e fondazioni). La stima è coerente con quella avanzata dall'Agis già a inizio marzo, che parlava di dieci milioni di danni la settimana in tutto il Piemonte per il solo settore dello spettacolo. Tenete conto che a quell'epoca le restrizioni erano lievemente meno rigide, e l'allarme minore.
messe in campo per contenere il covid 19.
La prima fase è stata impostata per tener traccia degli effetti della chiusura dei luoghi di cultura nella settimana dal 24 febbraio al 1° marzo, secondo le disposizioni del primo decreto del 23 febbraio. Dal 24 febbraio sono stati sospesi 1100 eventi su tutta la Regione: circa diecimila biglietti i biglietti rimborsati, oltre a 74mila visite mancate ai musei. Sono stati annullati 375 spettacoli dal vivo, in prevalenza rappresentazioni teatrali. La perdita totale è stimata attorno a 2 milioni e 800 mila euro a settimana nella sola città di Torino (per musei, associazioni, enti culturali e fondazioni). La stima è coerente con quella avanzata dall'Agis già a inizio marzo, che parlava di dieci milioni di danni la settimana in tutto il Piemonte per il solo settore dello spettacolo. Tenete conto che a quell'epoca le restrizioni erano lievemente meno rigide, e l'allarme minore.
A oggi hanno aderito al monitoraggio 465 soggetti attivi nel comparto culturale del Piemonte. Il 25% lavorano nello spettacolo dal vivo, il 24% sono musei, il 24% si occupa di organizzazione di eventi, il 21% biblioteche e il 6% sono fornitori di servizi. Il 48% sono associazioni (24% non riconosciute e 24% riconosciute), il 27% amministrazioni pubbliche, il 12% fondazioni e le restanti un mix tra imprese profit, cooperative e freelance.
Il monitoraggio proseguirà nei prossimi mesi, tramite un questionario di aggiornamento: all'inizio di aprile prenderà il via la seconda fase di rilevazione dedicata ad approfondire le difficoltà che il settore culturale ha affrontato nel mese di marzo.
Il monitoraggio proseguirà nei prossimi mesi, tramite un questionario di aggiornamento: all'inizio di aprile prenderà il via la seconda fase di rilevazione dedicata ad approfondire le difficoltà che il settore culturale ha affrontato nel mese di marzo.
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