Oggi alle 11,30 era in programma la presentazione on line di Contemporary, il programma del novembre torinese delle arti contemporanee. Ma è stata annullata in extremis, senza spiegazioni. In effetti rimaneva poco da raccontare. Il Dpcm vieta le fiere, comprese quelle di arte contemporanea. E dunque di che si poteva parlare? Artissima il suo forfait l'ha già annunciato da tempo, rifugiandosi sul web e nei Musei Civici, finora risparmiati dalle chiusure. Le altre fiere, quelle private, hanno tenuto duro fino all'ultimo, ma i margini di manovra non ci sono. Flashback e Paratissima ripiegano su escamotages non so quanto efficaci, tipo la fiera "diffusa" oppure "prolungata". The Others, che si doveva tenere nel Padiglione 3 di To-Expo, si accontenta di fare presenza: invita i torinesi a visitare dal 6 all'8 novembre il contenitore - il padiglione stesso, capolavoro architettonico di Ettore Sottsass sr. e Pier Luigi Nervi - in mancanza del contenuto, ovvero la fiera che non ci sarà.
Inutile aggiungere che per le fiere private il colpo è gravissimo: gli investimenti fatti nel corso dell'anno per preparare gli eventi non si potranno recuperare con i biglietti e gli affitti degli stand. Il presente di Contemporary è quello che vediamo. Il futuro è sempre più oscuro.
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