Fulvio Gianaria |
L'uscita di scena del settantatreenne avvocato (lo Statuto non consente ulteriori mandati) non poteva essere più in sintonia con lo spirito della sua lunga presidenza: alle Ogr c'era la "restituzione" del progetto #RaccontoPlurale, la "call for project" che la Fondazione aveva lanciato l'anno scorso, in pieno lockdown, invitando gli artisti piemontesi a raccontare l'esperienza dell'isolamento e dal distanziamento sociale. Ne è uscito per l'appunto un "racconto plurale" al tempo del Covid-19, declinato secondo i punti di vista e i linguaggi dei sessanta artisti selezionati. Il risultato finale è un cofanetto-catalogo che raccoglie le immagini delle sessanta opere, destinato a rimanere come testimonianza del tempo corrusco che abbiamo tutti attraversato. Ma il significato profondo del progetto sta nell'aver dato voce e peso alla comunità degli artisti, creando connessioni e interlocuzioni, e ponendo interrogativi sul mondo nuovo che ci aspetta. E proprio questa è la mission ultima di una Fondazione per l'Arte: una mission che Gianaria ha onorato in pieno.
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