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SOTTODICIOTTO, COLET E VERRA NUOVI DIRETTORI

Enrico Verra
Ricevo e volentieri pubblico

La 22.ma edizione di Sottodiciotto Film Festival & Campus, interamente in presenza, si svolgerà a Torino dal 10 al 14 dicembre, con un avvicinamento delle date al periodo natalizio dovuto al cambiamento del calendario cinematografico cittadino determinato dalle ATP finals.
Cristina Colet
La nuova edizione coincide con una generale ristrutturazione della manifestazione, dettata dall’esigenza di ottimizzare le risorse dopo il difficile periodo pandemico, rendendo più saldo e organico il legame del Festival con l’associazione che lo organizza, Aiace Torino. I profondi cambiamenti subiti negli ultimi due anni dal settore cinematografico “hanno indotto un ripensamento del Festival – spiega Giulia Carluccio, presidente di Aiace Torino – nella prospettiva di superarne la dimensione di evento destinato a durare pochi giorni e di estenderne, per tutto l’arco dell’anno, l’attività sul territorio regionale e le iniziative riservate alle Scuole”.
L’obiettivo di un lavoro continuativo del Festival, irrealizzabile senza la struttura permanente dell’associazione, ha quindi indotto il Consiglio direttivo di Aiace a integrare più profondamente le due realtà e a optare per una conduzione interna e unificata, decidendo di affidare la direzione della 22.ma edizione a Cristina Colet e a Enrico Verra.
Entrambi da diversi anni in forza ad Aiace Torino, rispettivamente come responsabile del settore Formazione e come coordinatore generale, i neodirettori sostituiscono Enrico Bisi, il cui mandato si è concluso quest’anno e a cui vanno i ringraziamenti del Consiglio direttivo. “Siamo grati ad Enrico Bisi per aver guidato il Festival in un’edizione estremamente difficile qual è stata quella dello scorso anno, in piena pandemia, in una situazione di incognite e di incertezze continue, con risultati tuttavia di rilievo – dice Giulia Carluccio. - Siamo certi che Cristina Colet ed Enrico Verra sapranno altrettanto fronteggiare la situazione di semi-emergenza che ancora, purtroppo, perdura, e sfruttare al meglio, nell’interesse del Festival, l’esperienza maturata in questi anni all’interno di Aiace Torino

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