Passa ai contenuti principali

SPONSOR DELL'EUROSONG: LA LETTERINA A BABBO DI NATALE DEL BAMBIN LO RUSSO

Il piano finanziario della Città per l'Eurovision Song Festival 

L'altro ieri, 22 dicembre, a tre giorni da Natale, il Comune ha pubblicato sul suo sito "l'avviso per la ricerca di sponsorizzazioni e la fornitura di beni e/o servizi per la realizzazione dell'edizione italiana di Eurovision Song Contest che si terrà a Torino dall'8 al 15 maggio 2022".

La data scelta per la pubblicazione non mi sembra casuale. Anche i sindaci, a Natale, tornano un po' bambini, e così il rude Stefano Lo Russo ci ha provato: ha scritto - in forma di bando - la sua letterina al Vecchione Rossovestito. Fosse mai che gli lasci, sotto l'albero Zerbino, il regalo di un'inversione di tendenza: nel senso che per lunga e triste tradizione a Torino è quasi impossibile - al di fuori di ambiti istituzionali tipo la Consulta per i beni artistici -  scovare sponsor per attività culturali o, men che meno, ludiche.

Certo, la speranza è l'ultima a morire, e quindi gli speranzosi tentano e ritentano, pubblicano bandi, lanciano appelli, millantano successi

Fassino aveva addirittura creato la Fondazione Cultura con lo scopo di reperire sponsor per finanziare le manifestazioni del Comune ("promuovere la raccolta... di fondi da erogare in favore di progetti e iniziative culturali"): è finita che il Comune ha dovuto finanziare la Fondazione Cultura.

Con un bando avevano cercato pure sponsor per il Salone del Libro, quando i bilanci volgevano al profondo rosso: con quali risultati, s'è visto.

Disperati, ai tempi di Fassino avevano pure escogitato le "Nozze fra l'impresa e la cultura": ma erano nozze coi fichi secchi e sono finite prima in burletta e poi nel dimenticatoio.

In ultimo ci ha provato la Capatosta Rosanna Purchia: ancora ignara dell'andazzo torinese, ai suoi esordi al Regio rivolse un  accorato appello "alle istituzioni e alla città" affinché mettessero mano al portafogli per aiutare il Teatro a uscire dalle sabbie mobili del debito: non uno che abbia fatto un plissé, ad eccezione - massimo exploit - dei torinesi generosi che non hanno chiesto il rimborso degli spettacoli annullati. 

Insomma: cara grazia se alla fine ci si salva con i soliti due "sponsor del Sindaco": Iren, che in quanto partecipata del Comune non può sottrarsi manco alle peggiori puttanate; e Intesa San Paolo, che su Torino ha una sua strategia.

Ora, riuscirà Babbo Natale là dove hanno fallito sindaci, fondazioni e commissari? O ci riuscirà la Befana? Ecco la domanda delle cento pistole: il 19 gennaio il bambin Lo Russo troverà sotto l'albero Zerbino gli sponsor necessari a coprire almeno una parte dei 7 milioni di euro che Torino dovrà tossire per finanziare la telesagra internazional-popolare, eredità non so quanto gradita della giunta Chiarabella?

Bah, non vorrei porre limiti alla generosità di Babbo Natale. Quindi, gli segnalo che "la manifestazione di interesse, che non ha natura vincolante per l'Amministrazione (capito Babbo? Tu fatti avanti, poi loro decidono. NdG), è destinata a verificare la disponibilità da parte di Enti pubblici e privati, imprese e altri soggetti (tipo Babbi Natali, NdG) a offrirsi come fornitori tecnici a supporto della Città. Il bando, che prevede 3 fasce di sponsorizzazione (fino a 50 mila euro; da 50 mila a 100 mila euro; superiore a 100mila euro), si rivolge ai seguenti settori merceologici (segue elenco che praticamente equivale al catalogo del mondo. NdG): progettazione, fornitura e allestimento di strutture di diversa tipologia negli impianti; fornitura per uffici e arredi di diversa tipologia; fornitura di piante ornamentali e composizioni floreali; servizi di vigilanza; servizi di safety e di trasporto persone; servizi medico-sanitari; sistemi professionali di controllo accessi; abbigliamento e divise per volontari – staff; fornitura di dotazioni tecnologiche; service audio/video/luci; servizi di stampa materiali; servizi di allestimento interni/esterni; servizi di produzione e realizzazione gadget e oggettistica; servizi di catering; servizio di lavanderia; servizio di sartoria; proposte e progetti culturali; proposte e progetti di creatività. Le offerte dovranno essere inviate all'indirizzo PEC areaserviziculturali@cert.comune.torino.it non oltre le ore 12 del 19 gennaio. Successivamente saranno valutate da una Commissione sulla base della loro coerenza con l’interesse pubblico perseguito dalla Città di Torino e sottoposte all'approvazione di EBU/RAI" (quest'ultimo passaggio mi fa molto ridere. Mi auguro che Babbo Natale sia coerente con l'interesse pubblico perseguito dalla Città di Torino, e che vada a genio alla Rai, sennò lo cacciano come Enzo Biagi. NdG).


Commenti

Post popolari in questo blog

SUI COLLI FATALI SORGE IL FESTIVAL ROMANISSIMO

Oggi a Roma c'è stata la conferenza stampa del Torino Film Festival prossimo venturo. Da tempo ormai il Tff ha dismesso la civile consuetudine della doppia conferenza stampa, a Roma e a Torino. E con sto piffero che io mi scapicollo fino a Roma scialando tempo e denaro per assistere all'inutile pantomima. Tanto l'unica novità che rivesta un qualche interesse è l'elenco dei selezionatori scelti da Base: in ordine alfabetico, Davide Abbatescianni, Martina Barone, Ludovico Cantisani, Elvira Del Guercio, Veronica Orciari e Davide Stanzione (alcuni li vedete nelle foto in alto, presa da Fb). Per me sono illustri sconosciuti, ma io sono ignorantissimo. Da un rapido giretto in rete mi è parso di capire che, casualmente e salvo abbagli, sono tutti romani, nativi o stanziali. Altre imprese d'alto profilo al momento mi sono sfuggite: garantisco che appena possibile e con la massima sollecitudine porrò rimedio alle mie lacune. Ma l'unica cosa davvero notevole e divertente

L'UCCELLINO, LA MUCCA E LA VOLPE: UNA FAVOLA DAL FRONTE DEL REGIO

Inverno. Freddo. Un uccellino intirizzito precipita a terra e sta morendo congelato quando una mucca gli scarica addosso una caccona enorme e caldissima; l'uccellino, rianimato dal calore, tutto felice comincia a cinguettare; passa una volpe, sente il cinguettìo, estrae l'uccellino dalla cacca e se lo mangia. (La morale della favola è alla fine del post) C'era una volta al Regio Ora vi narrerò la favola del Regio che dimostra quanta verità sia contenuta in questo elegante aforisma. Un anno fa Chiarabella nomina alla sovrintendenza del Regio William Graziosi, fresco convertito alla causa grillina, imponendolo al Consiglio d'indirizzo e premendo sulle fondazioni bancarie: "Io non vi ho mai chiesto niente - dice ( bugia , ma vabbé) - ma questo ve lo chiedo proprio".  Appena installatosi, Graziosi benefica non soltanto i nuovi collaboratori marchigiani, ma anche i fedelissimi interni. Però attenzione, non è vero che oggi al Regio sono tutti co ntro Graz

L'EGIZIO MILIONARIO DI CHRISTIAN SUPERSTAR, MA CRESCONO ANCHE GLI ALTRI

Siamo al solito consuntivo di fine anno delle presenze nei musei torinesi (a questo link  trovate i dati del 2022). La notiziona riguarda, come da copione, l' Egizio che mette a segno un altro record straordinario. Infatti è il primo museo torinese a superare la soglia psicologica del milione di visitatori: nel 2023 sono stati 1.061.157 ( cifra che comprende anche gli eventi istituzionali e privati) a fronte degli 898.500 del 2022. L'ufficializzazione delle notizia è arrivata nel pomeriggio; e, per un curioso destino, proprio nel preciso istante in cui il superdirettore Christian Greco  ( nella foto, con Alba Parietti conduttrice dello spettacolo ) , chiamato sul palco di piazza Castello  durante il concerto di musica classica dedicato per l'appunto al bicentenario dell'Egizio, riceveva dai seimila e rotti spettatori un'ovazione da autentica popstar. Mai s'era visto - a mia memoria - il direttore di un museo, in questa o in qualsiasi altra città, circondato da