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UNA FONDAZIONE PER IL MUSEO DELLA MONTAGNA


Il presidente generale del Cai, Vincenzo Torti, e il presidente del Cai Torino, Marco Battain
Forse siamo a una svolta - quella risolutiva? - per il Museo della Montagna, un caso esemplare di eccellenza museale torinese sottostimata e sottoperformante.
Nascerà infatti una Fondazione di partecipazione che avrò lo scopo di gestire l'intero polo culturale della montagna di Torino, un soggetto giuridico unico che riunisca tutte le funzioni in capo non solo al Museo della Montagna, ma anche alla Biblioteca Nazionale del Cai e all'Archivio del Cisdae – Centro Italiano Studio e Documentazione Alpinismo Extraeuropeo, nella sede al Monte dei Cappuccini.
Venerdì scorso è stato firmato il documento di intesa
 tra il Club Alpino Italiano e il Cai – Sezione di Torino finalizzato alla nascita della nuova Fondazione. I Soci Fondatori conferiranno in uso alla Fondazione i beni di Museo, Biblioteca e Archivio, affinché ne svolga le funzioni di gestione e coordinamento nell'ambito delle specifiche missioni e ne promuova le attività, "garantendo le condizioni necessarie al processo di rinnovamento in corso e allo sviluppo in prospettava nazionale e internazionale, nella continuità delle partnership con gli enti pubblici e privati del territorio e con l’individuazione di ulteriori forme di sinergia adeguate al nuovo ordinamento".
È prevista per il futuro la possibilità di accogliere in nuovi spazi della medesima sede anche la Cineteca Centrale del Cai, per una organica integrazione con la Cineteca Storica e Videoteca del Museomontagna.
La firma del documento da parte del presidente generale del Cai, Vincenzo Torti, e del presidente del Cai Torino, Marco Battain, si è tenuta nella sede del Club Alpino Italiano a Milano, presente il direttore del Museomontagna, Daniela Berta.

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