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MA CI CREDETE DAVVERO?

L'ex Manifattura Tabacchi (con l'inviolabile portone)

Lo confesso. Colpa mia. Solo colpa mia. Io, che della puntualità faccio una religione, mi sono permesso di arrivare in ritardo. Ben 11 (diconsi undici) minuti di ritardo alla fottuta conferenza stampa fissata per le 14.45 in corso Regio Parco 142. All'ex Manifattura Tabacchi. In culo a giove. Che per arrivarci devi attraversare la città. Ho sbagliato i tempi, e ho perso pure attimi preziosi alla ricerca del parcheggio. Sicché alle 14.56 mi trovo davanti al portone di corso Regio Parco 142 inesorabilmente sbarrato. Citofono fuori uso, naturalmente. E ci credo. Sono anni e anni che l'ex Manifattura Tabacchi è lì a marcire in attesa di riqualificazione. La conferenza stampa in effetti è stata convocata in pompa magna per annunciare l'intesa - fra Demanio, Comune, Regione, Università e Poli - che infallantemente porterà a riqualificare l'ex Manifattura Tabacchi in questione.

In pratica, i nostri prodi zuavi dovevano semplicemente comunicare al mondo che - dopo millanta tentativi del Demanio di vendere il baraccone senza mai trovare il soggetto che se lo pigliasse  - adesso si sono rassegnati: pagano loro la ristrutturazione con i soldi del Pnrr e poi qualcosa Università e Poli ne faranno. Si parla di un "distretto culturale" che riqualificherà l'intera zona e sarà facilmente raggiungibile con la futura linea 2 della metro. Aspetta e spera. 

Se vi interessa, qui c'è un lancio d'agenzia più dettagliato: io, pecora nera, non posso riferire direttamente perché non assisto al glorioso annuncio. Resto fuori, in castigo. Da qualche remoto andito del vetusto edificio giunge la voce di un pomodorino che presumo meni vanto su quanto sono bravi e quanto sono belli e quanto e come riqualificheranno: potrebbe essere la voce di Cirio, o forse di Lo Russo, ma è un'eco indecifrabile, forse è uno del Demanio che parla, o dell'Università, cazzosò. Cambia poco: comunque non si capisce una beneamata, e non posso restare piantato sul marciapiedino di corso Regio Parco 142 in culo a giove a cercar di cogliere suoni indistinti. Dopo un po' di attesa e un vano tentativo di recuperare un apritor di porta, mi rompo, li mando a cagare e me ne torno a casetta mia con le pive nel sacco. Un'altra volta imparo a non spaccare il minuto. 

Ma in fondo è andata bene così. Tanto gli annunci lasciano il tempo che trovano, la vera notizia sarà quando i progetti diventeranno realtà. 

E se pure fossi riuscito a penetrare nel fortilizio dell'Annuncificio, avrei perso e avrei fatto perdere tempo. C'è infatti un'unica domanda che mi sarebbe interessato porre, e non avrebbe ottenuto risposte se non infastidite e/o piccate: "No, ma voi ci credete davvero?".

Non è una domanda provocatoria. E' la logica conseguenza di uno stato di fatto.

Quante volte ho sentito, letto, visto in tv, di ineluttabili, irrimandabili, imminenti recuperi, riqualificazioni, restauri, riaperture? Sforzate la memoria e ditemi voi quanti anni, lustri, decenni sono trascorsi dalla prima volta che avete letto su un giornale la notizia che, a breve, a brevissimo, Comune o Regione o entrambi viribus unitis avrebbero "restituito alla città"... e vai con l'elenco: Palazzo del Lavoro, Museo di Scienze, Cavallerizza, Torino Esposizioni, Ogm... Posso continuare, se volete. E l'ex caserma di via Asti? E da quanti anni aspettiamo la mitica "riapertura dei Murazzi"? Per non dire del grattacielo della Regione, barzelletta triste della città.

Così sui due piedi, l'unico grande intervento di recupero degno di nota e completato in tempi non biblici (tre anni) sono le Ogr. Intervento interamente curato, pagato e gestito dalla Fondazione Crt, che ad aspettare il Comune adesso le Ogr erano ancora lì a far funghi.

D'altronde Lo Russo s'è già sbilanciato a promettere il recupero di To-Expo entro tre anni, e di Palazzo del Lavoro e Manifattura entro la fine del suo mandato. Gli auguro la miglior fortuna, ma l'esperienza non induce all'ottimismo.

Per finire, lasciate che vi racconti una storia molto vecchia, molto personale, molto triste e molto significativa.

Gli anni Settanta cedevano il passo agli Ottanta e io, aspirante giornalista alle prime armi, lavoravo per il tg di un'emittente privata. Un giorno il direttore mi spedisce a seguire la presentazione di - udite udite - un progetto (se ben ricordo del Comune) per la "riqualificazione del piazzale Aldo Moro", il polveroso spiazzo di fianco a Palazzo Nuovo, per decenni comodo parcheggio di generazioni di studenti prima e dopo di me. Il progetto, se la memoria non mi inganna, prevedeva la costruzione in quell'area ("entro pochissimo tempo") di una biblioteca - o era già un centro polifunzionale? - per l'Università.

Ad onta di quel primo annuncio, gli studenti di Palazzo Nuovo hanno a lungo continuato a parcheggiare nel polveroso spazio, finché un bel dì (io ero già prossimo alla mezza età e lavoravo alla Stampa) s'è aperto un cantiere, o quantomeno l'area è stata recintata per lavori tipo ergastolo (fine pena mai).

Adesso (io sono vecchio e scrivo per il Corsera) il centro polifunzionale, o palazzina Aldo Moro che dir si voglia, c'è. Più o meno. Nel 2019 hanno tagliato il nastro, nel 2020 hanno detto che avrebbe aperto entro poche settimane, ora non so, è un po' che non ci passo davanti.

So soltanto che l'intera vita mi è scivolata via - quasi mezzo secolo, tre giornali, per non dir del privato - mentre in piazzale Aldo Moro il centro polifunzionale cresceva secondo i tempi biologici delle sequoie: sub specie aeternitatis, o giù di lì.

Ora ditemi: sono un disfattista se dico "meno ciarle, e datevi una mossa"? 

Commenti


  1. La Biblioteca Civica Carluccio - un'epopea di annunci e promesse
    2015 https://www.torinotoday.it/cronaca/chiusa-biblioteca-via-monte-ortigara.html
    2017 https://www.facebook.com/watch/?v=1768580759819199 (con Appendino e Leon)
    2019 https://www.change.org/p/chiara-appendino-chiediamo-la-riapertura-della-biblioteca-carluccio
    2022 https://www.torinoggi.it/2021/06/07/leggi-notizia/argomenti/attualita-8/articolo/chiusa-da-6-anni-la-storia-infinita-della-carluccio-la-biblioteca-non-riaprira-prima-del-2022.html
    2022 https://cronacaqui.it/ancora-lavori-per-la-carluccio-la-biblioteca-riapre-nel-2022/

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  2. solo annunci Gabo! nient'altro!

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