Da sinistra: il direttore Ernesto Ferrero, Luca Remmert (Compagnia di San Paolo), Picchioni, Maria Giulia Brizio, Andrea Bajani |
Un Picchioni assai euforico, quello che stamattina ha partecipato alla presentazione di Bookstock Village, il programma del prossimo Salone del Libro dedicato agli adolescenti e ai bambini coordinato da Maria Giulia Brizio. Il progetto per gli adolescenti è stato affidato anche quest'anno allo scrittore Andrea Bajani, e sarà dedicato alle "parole per l'Europa". Interessante. Però io ho trovato ancor più interessante l'euforia del presidente Picchioni. Il presidente è soddisfatto anche perché l'operazione sul forte di Exilles sembra destinata al successo. L'intervento a Exilles, mi ha detto il prode Roland, non dovrà però essere "un semplice riempire di eventi un contenitore". Secondo Picchioni la sinergia tra il Salone e le realtà locali sarà un motore per il rilancio culturale della Val Susa. Mi è sembrato assai ecumenico, il presidente: anche nel suo discorso ufficiale, Picchioni ha sottolineato che sono sempre più numerose le iniziative del Salone in collaborazioni con associazioni e soggetti esterni. Ha citato, tra gli altri, la Scuola Holden, con la quale i rapporti sono felicemente ripresi. La frase chiave pronunciata da Picchioni è: "Il Salone, con le realtà di Torino, non intende essere annessivo, ma cerca il dialogo". In altre parole, #Circolodeilettoristaisereno.
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