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CIRCOLO E SALONE: QUATTRO PASSI VERSO L'UNIONE DEL LIBRO


Foto esclusiva: i presidenti Rolando Picchioni e Luca Beatrice, astutamente travestiti, si incontrano per firmare il protocollo d'intesa
Ieri ho commesso un imperdonabile errore: ho affastellato troppe notizie nello stesso post, quello sulla presentazione del Salone del Libro. Avevo poco tempo e tante cose da fare, quindi ho un po' tirato via. Oggi faccio ammenda tornando su quella che giudico la vera novità: la firma del protocollo d'intesa tra Salone e Circolo dei Lettori per - cito testualmente il presidente del Salone, Picchioni - "ottimizzare le risorse e le competenze che dovranno operare in coodinamento su progetti come Maison Musique e Torino Spiritualità".
Detto fuor di cautele, è il primo passo verso l'accorpamento (o qualsiasi altro termine si voglia usare a seconda di ciò che si spera o si teme da tale accordo).
Ho parlato con il presidente Picchioni, che mi ha confermato che lui e il presidente del Circolo Luca Beatrice hanno firmato il protocollo un mese fa. Non è ancora pubblicabile perché deve essere prima sottoposto all'approvazione dei CdA. Però i contenuti sono quelli. Circolo e Salone - come richiesto dall'assessore alla Cultura Antonella Parigi, regista dell'operazione - per il momento collaboreranno su tre progetti specifici: forte di Exilles, Maison Musique e Torino Spiritualità.
Per vostra comodità, vi faccio ancora un riassuntino.

Mission one: la conquista del forte di Exilles

Quella del forte di Exilles è una vicenda di lungo corso, che ha conosciuto momenti di scontro anche duro - che Gabo ha attentamente seguito - fra Museo della Montagna (cui il forte finora era affidato), la Regione e il Salone. Negli ultimi anni la struttura ha avuto pochi visitatori, e non ha sviluppato le potenzialità che pure possiede. Quindi il salone ha messo a punto un progetto di valorizzazione, con un cartellone estivo di alto livello e il coinvolgimento di Comuni e associazioni della valle. Budet previsto 130 mila euro. L'assessore Parigi è intenzionata a finanziarlo. C'è interesse anche da parte di qualche sponsor.
Se vi interessa ripercorrere la vicenda passo dopo passo, potete leggervi i seguenti post
Exilles, il forte a chi lo do? (21-2-14)
Ma di chi è il forte di Exilles? (21-2-14)
Il forte di Exilles piace al Salone (26-3-14)
Picchioni: il Salone non annette nessuno (4-4-14)
Vignale e Coppola all'assedio di Exilles (12-4-14)
Il mistero di Exilles: la trama s'infittisce (13-4-14)
Il mistero di Exilles: ecco i documenti (14-4-14)
Salone del Libro: Picchioni verso la conferma (30-5-14)
Spettacolo in montagna e festival a Exilles (14-7-14)

Mission two: salvate Maison Musique

Maison Musique è un problema sul tavolo della Parigi fin dal suo insediamento. La struttura è gestita dal Folk Club, che però non è più in grado di sostenere l'onere. Parigi sperava nel coinvolgimento dei privati. Speranza delusa. Quindi la grana è passata a Salone e Circolo. Non è ancora chiaro che cosa faranno. Ma qualcosa faranno. Ed è già un passo avanti.
La vicenda è raccontata da questi post
Maison Musique rischia di chiudere (12-6-14)
Parigi: per Maison Musique cercheremo i partner adatti (20-6-14)
Soldi e cultura: le lettere di Valfrè e Alfieri (20-6-14)
Maison Musique cerca un partner (26-9-14)

Mission three: esercizi spirituali di collaborazione

Torino Spiritualità, invece, a quanto risulta non ha criticità conclamate. Il Circolo lo ha sempre gestito in proprio, con successo. Coinvolgere il Salone del Libro era però un atto dovuto, nella prospettiva della partnership tra le due fondazioni. In effetti format e contenuti di Torino Spiritualità sono molto affini al canone del Salone.

Mission four: prove d'unione in lounge

Questi i progetti comuni, per ora. E anche le resistenze picchioniane sembrano superate "Sono fatti concreti - dice il prode Rolando - Siamo usciti dalla fase delle chiacchiere da caffé".
Significativa anche la decisione di unificare le due "lounge", gli spazi d'accoglienza dedicati agli operatori professionali che nelle scorse edizioni di Librolandia avevano esaltato la rivalità fra Circolo e Salone, che si sono sempre sfidati, nei fatti, a chi offriva l'ospitalità migliore e attirava i personaggi più illustri.
Se dal protocollo d'intesa si passerà in un futuro non troppo remoto a un'unione più stretta dipende da diversi fattori. Di certo la Parigi ci tiene tantissimo. E la direttrice del Circolo, Maurizia Rebola, ex del Salone del Libro, pur evitando dichiarazioni esplicite non nasconde di guardare con favore al progetto. Mi sembra significativo, in tal senso, che abbia affidato la comunicazione di via Bogino a un'agenzia di respiro nazionale, Ex Libris, diretta da Carmen Novella: guarda caso, un'altra ex del Salone.

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