Les adieux du Salon: Ferrero saluta i suoi collaboratori (da A.A. Montfort) |
Provo a riferirvene qualcuna.
Chi viene voi adesssso?
Il Salone numero 28 è l’ultimo, salvi colpi di scena,affidato al Dinamic Duo Picchioni-Ferrero, entrambi in scadenza anche della
proroga. La successione non è ancora decisa, e comunque non è mai stata evocata
stamattina. E soltanto il direttore uscente Ernesto Ferrero l’ha adombrata chiudendo il suo discorso con un
ringraziamento ai collaboratori, “una squadra formidabile che mi onora avere
servito”. E’ nota la passione di Ferrero per Napoleone, e le sue parole nobili
e commoventi mi hanno fatto pensare a “les adieux de Fontainebleau”.
Picchioni (secondo a dx) durante il discorso |
Ad ogni modo è stata notata la presenza in grande spolvero
di Vittorio Bo, che parlottava fitto fitto con Fassino. Ripeto, nulla è mai per
caso. Difatti qualcuno dello staff del Salone salutava con grande trasporto quello che
è giustamente considerato uno dei maggiori candidati alla direzione.
Con il Circolo è unione di fatto
Poi ho visto Maurizia Rebola, direttrice del Circolo dei Lettori, assai predestinata al vertice di Librolandia, specie se la “reunion”
fra Circolo e Salone si farà. E tutto fa pensare che si farà. Anzi, è già fatta: lo ha in pratica detto Picchioni parlando del protocollo d’intesa già firmato “per ottimizzare
le risorse e le competenze che dovranno operare in coordinamento su progetti
come Maison Musique, Torino Spiritualità e Forte di Exilles”. E in due righe
c’è un mondo. Di più: al Lingotto, durante il Salone, le due lounge dove tradizionalmente il Salone e il Circolo accolgono giornalisti, scrittori ed editori saranno unificate, dopo anni di acerrima rivalità. È la fine di un'epoca, quando se ne frequentavi una delle due con eccessiva assiduità gli "altri" ti guardavano storto. Non pensavo di vivere tanto da vedere un tal miracolo. Tant’è che ho domandato a fonte regionale attendibile dove
avrebbero fatto la lista di nozze: mi hanno risposto che non è ancora un
matrimonio, bensì un’unione di fatto. Se nascerà un bambino lo chiameranno
Salone dei Lettori. O magari Circolo del Libro. Fate voi.
Intanto, Maurizia mi regala un endorsement non da poco per Luca Beatrice, presidente del Circolo che anche a guidizio della direttrice ha dato ottima prova. Beatrice è in scadenza, però Maurizia insiste a chiamarlo "presidente" e mi fa capire che con ogni probabilità l'incarico gli verrà rinnovato. O quantomeno, così spera Maurizia. E a dirsela tutta, lo spero anch'io per vari motivi che vi dirò a tempo e luogo.
Carmen torna a casa
Di fatto c’è anche un’altra novità al Circolo: la Rebola per
la comunicazione di via Bogino si è affidata a Ex Libris, agenzia reputatissima
e specializzata nell’ambito culturale. Quando si dice la forza delle
coincidenze: capo di Ex Libris è Carmen Novella, che iniziò la carriera proprio
come ufficio stampa del Salone, ai tempi di Guido Accornero presidente e PaoloVerri direttore. Negli ultimi anni Ex Libris ha lavorato ovunque, tranne che a
Torino; adesso Carmen torna vincitrice, e oltre al Circolo si occuperà pure del
Polo del Novecento. Pronta, non ci vuole un genio per immaginarlo, a seguire la
Rebola al Salone.
Exilles: tutto pronto tranne i soldi
Picchioni ha accennato anche al piano di valorizzazione del Forte di Exilles, gestito dal Salone (e dal Circolo). E’ stata una lunga marcia, ma adesso ci siamo: mancano soltanto i soldi, ma l’assessore regionale
alla Cultura Parigi pare decisa a finanziare il progetto preparato per conto
del Salone da Pierumberto Ferrero. Il budget per l’intera stagione estiva si
aggira sui 130 mila euro, pare però che ci sia l’interesse di alcuni sponsor
privati. Il progetto, condiviso con i Comuni e le associazioni della Val Susa,
prevede per il Forte un calendario estivo fitto di incontri, mostre e
spettacoli: mi hanno già accennato, per rendere l’idea, ai concerti di Peppe
Servillo e De Producers.
Maison Musique e Torino Spiritualità nel contratto pre-matrimoniale
Pure l’accenno a Maison Musique non può passare sotto
silenzio: la crisi della struttura di via Rosta a Rivoli, che il Folk Club non è più in grado da solo di mantere in vita, dovrebbe quindi risolversi con una
partecipazione attiva di Circolo e Salone.
E che dire di Torino Spiritualità? La creatura prediletta di Antonella Parigi, fiore all’occhiello del Circolo dei Lettori, diventa a quanto
pare territorio comune con il Salone.
Insomma, come unione di fatto mi sembra assai strutturata.
Direi quantomeno un bel Pacs.
C’est l’argent qui fait le Salon
Infine, i soldi. Curiosamente, forse per la prima volta,Dichi
Picchioni nel suo ultimo discorso da presidente del Salone non si lamenta
troppo. Anzi. Con il consueto barocchismo afferma: “Attenta si è rivelata
ancora una volta la risposta delle Istituzioni locali e nazionali, senza alcuna
questua querimoniosa”. Ovvero: ho avuto i soldi senza piangere in greco.
Dichiarazione rivoluzionaria per chi si è sempre amaramente descritto come un “frate questuante” in cerca di finanziamenti. Stavolta il prode Rolando
si limita ad accennare sobriamente all’ulteriore taglio del 20 per cento del
budget, dovuto alla scomparsa di due finanziatori importanti (la Provincia e la
Camera di Commercio) e affrontato “rinunciando a qualche optional”.
Pacificato (almeno in apparenza) con Gl Events, Rolly aggiunge che il rinnovo del
contratto con i franciosi è “la prova dell’attenzione e dell’interesse
strategico che tutti riconoscono al Salone affinché possa operare con serenità
sul medio-lungo meriodo, assicurando le migliori ricadute possibili per
l’industria editoriale, per il comparto fieristico-espositivo e naturalmente
per l’intero territorio”. Insomma, direi che si sono messi d’accordo. Di certo
Picchioni è confortato dall’aver portato a casa ottanta nuovi espositori,
benché la vendita degli spazi sia iniziata in ritardo, dopo che il Salone aveva
tentato di gestirsela in proprio; con risultati invero deludenti.
Questo è quanto. Tutto il resto lo trovate sul sito del Salone. Appuntamento dal 14 (con Mattarella) al 18 maggio al Lingotto.
Lunga e giusta gloria a due fuoriclasse come Maurizia Rebola e Carmen Novella!
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