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BIBLIOGAM: LEON PROPONE AGLI STUDENTI D'ARTE UN INCONTRO "A PORTE CHIUSE"

Leon calling: l'assessore al telefono
A margine (si fa per dire...) della penosa vicenda della chiusura della Biblioteca della Gam e della più generalizzata devastazione dei Musei Civici, ricevo dagli studenti e docenti di Storia dell'arte una lettera aperta all'Appendino (è già la seconda...) che volentieri pubblico. 
Gli autori della lettera riferiscono di una proposta di "trattativa riservata" da parte dell'assessore Leon (e ridaje: ma se avevano scritto ad Appendino, perché risponde lei?) che - se confermata - mi addolorerebbe assai, nella mia qualità di convinto estimatore delle posizioni del Movimento 5 Stelle in materia di trasparenza. Che senso ha proporre agli studenti un "incontro a porte chiuse"? In questa situazione? Ma vi pare il caso?
Mistero. La vicenda mi pare talmente surreale che la riferisco con beneficio d'inventario, pronto a registrare le precisazioni che vorrà esprimere l'assessore. Magari non si sono capiti bene, chissà. Ad ogni buon conto eccovi la lettera, nella quale studenti e docenti si confermano ancora una volta disponibili a qualsiasi incontro, purché pubblico.

Nella serata di martedì 19 dicembre la segreteria dell’assessore Leon ha telefonato agli studenti di storia dell’arte dell’Università di Torino per chiedere un incontro privato in merito alla lettera aperta che avevamo scritto al Sindaco e inviato per conoscenza anche a lei (https://studentiarteto.wordpress.com/2017/12/14/savegambis-lettera-aperta-degli-studenti-di-storia-dellarte-al-sindaco-di-torino/)
L’assessore ha proposto un incontro in presenza del presidente della Fondazione Torino Musei Maurizio Cibrario, da svolgersi a porte chiuse, immediatamente dopo l’audizione pubblica del 22 dicembre, che tratta gli stessi temi.
Siamo felici che l’assessore Leon ci voglia incontrare ma, per ragioni di trasparenza, chiediamo un incontro aperto al pubblico che includa tutte le parti coinvolte.
Ribadiamo che il fondo librario, archivistico e fotografico della Fondazione Torino Musei è legato indissolubilmente ai musei civici e alla loro storia, e per questo non deve essere scorporato e diviso, ma rimanere costantemente fruibile.
A oggi, restano aperti alcuni quesiti fondamentali:
Quale sarà la situazione del nucleo biblioteca, fototeca e archivio Gam nei prossimi mesi? Esistono, a tal proposito, progetti di dismissione del fondo già approvati?

È stato approvato un progetto di spostamento? Se sì, quali sono i tempi e i costi di questa operazione? Nella nuova sede sarà garantita, in tempi brevi, una completa fruibilità dei fondi? Quali sono le parti coinvolte economicamente e amministrativamente?
Quanto si risparmierebbe con il nuovo progetto? Quanto con il licenziamento dei dipendenti?
Alla luce di quanto è emerso, chiediamo al Comune di Torino di assumersi le proprie responsabilità per i pesanti tagli dei finanziamenti alla Fondazione Torino Musei. Ci opponiamo fermamente, inoltre, alla decisione della Fondazione Torino Musei di dismettere i servizi e licenziare il personale.

Studenti e professionisti di Storia dell’arte dell’Università di Torino

Commenti

  1. Cosa vi aspettavate che le biblioteche aumetassero che fossero aperte anche di sera alla domenica durante le ore del pranzo o cena ma dove vivete siamo a Torino provincia di Milano e come ha detto Tremonti anni fà con la Cultura non si mangia di fatti 28 persone gli è stato dato il benservito loro non avranno più un lavoro e i torinesi be se non leggono meglio cosa serve l'istruzione ?

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  2. Direi che la lettera è fin troppo gentile!!!!

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