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SUMMIT CON LE TRE GRAZIE: SITUAZIONE DIFFICILE, RISCHIA PURE IL SALONE

Ieri hanno riaperto anche i teatri: al Colosseo Massimo Ranieri ha sfiorato il tutto esaurito nonostante l'allarme-virus
Ho una notizia abbastanza buona, e una cattiva. In via del tutto straordinaria comincio da quella buona. 
Oggi il prefetto ha convocato alle 15 l'intero stato maggiore della cultura e dello spettacolo piemontesi: Agis, Assomusica, Federvivo, teatri, cinema, musei, club... Tutti sono arrivati all'incontro con la morte nel cuore, temendo che il prefetto che, "per motivi precauzionali" (ci mancherebbe!), annunciasse che si chiude di nuovo.
E invece no. Gradita sorpresa, in prefettura c'erano pure il sindaco e gli assessori alla Cultura Leon e Poggio, e l'incontro era convocato non per condividere ulteriori sciagure, bensì per ascoltare dalla voce degli interessati quale sia l'entità dei danni causati finora dall'emergenza virus, dalla settimana di chiusura e dalla diminuzione del pubblico ieri e oggi. A tale proposito alcuni si sono detti discretamente soddisfatti delle presenze, ma i più hanno denunciato perdite serie. 
Ma il pubblico c'è: il cinema Centrale adesso, alle 21,30
In genere i meno danneggiati sono i teatri, mentre alcuni musei e cinema devono fare i conti con crolli fino al 70-80 per cento in media rispetto alla normalità: i cinema non possono proporre film nuovi (le case di distribuzione hanno rinviato tutti i lanci) mentre ai musei mancano soprattutto i visitatori da fuori Torino.

Chi verrà al Salone del Libro?

Ed è emerso un nuovo problema: arrivano a raffica gli annullamenti dei tour degli artisti, internazionali ma anche italiani, e le disdette di chi - professori, scrittori, conferenzieri assortiti - nelle prossime settimane e mesi dovrebbe partecipare a manifestazioni culturali nel Nord Italia e non solo nelle tre regioni dove prosegue a oltranza la serrata totale. In particolare, dagli Stati Uniti non arriva più nessuno. Laggiù sono convinti che l'intera Penisola sia un lazzaretto.
Addirittura, i musei incontrano difficoltà nell'ottenere in prestito opere dall'estero, e a farsi restituire quelle prestate: nessuno vuole venire in Italia per portarle. 
A questo punto non siamo neanche più sicuri che si faccia il Salone del Libro: se non per altro, di certo perché a furia di perdere relatori diventerebbe complicato mettere insieme un programma. La squadra del Circolo dei Lettori continua comunque il suo lavoro con l'ottimismo della ragione, ma... 

Domani a Roma, per battere cassa

L'incontro in prefettura - che seguiva quelli con i rappresentanti dei comparti commercio e turismo - serviva a Chiarabella, Maiunagioia e Vittoriona per raccogliere dati e richieste degli operatori in vista dell'incontro che le Tre Grazie avranno domani a Roma con il Governo per chiederne l'intervento con misure compensative destinate a sostenere il comparto. 
Gli operatori hanno assai apprezzato il gesto d'attenzione da parte di Comune e Regione. Per dimostrare che i problemi del settore non sono presi sottobanco, Chiarabella ha anche annunciato che posticiperà comunque il pagamento della Tari, per quel che vale e per dare un segnale al Governo: anche perché, s'è lasciata sfuggire, il "decreto compensativo" che stanno preparando a Roma, almeno a quanto risulta dalle prime bozze concentrerebbe la maggior pare delle provvidenze su Lombardia, Veneto e Emilia-Romagna. 
Al termine dell'incontro tutti sono tornati a casa sollevati per lo scampato pericolo ma incrociando comunque le dita. La settimana prossima si inconteranno di nuovo con le Tre Grazie per fare il punto della situazione.

La cattiva notizia: i casi aumentano ancora


Luigi Genesio Icardi, 57 anni, è il giovane assessore alla Sanità
Passiamo alle bad news di giornata. La situazione non sembra migliorare, anzi. Tant'è che si è deciso di rinviare la partita Juve-Milan di domani. Già stamattina Cirio aveva espresso serie perplessità, e direi che è sempre più difficile dargli torto.
Intanto, mentre si teneva la riunione in prefettura, in Regione l'assessore alla Sanità Icardi in conferenza stampa annunciava le ultime cifre: 63 casi (alle 13,30 erano 56, ma due sono pazienti piemontesi rientrati da altre regioni) di cui 16 ricoverati (e 5 in terapia intensiva, fino a ieri erano 2). 
Le proiezioni sull'andamento del contagio preoccupano. Icardi ha detto che negli ospedali dedicati ad accogliere i malati di coronavirus si stanno allestendo 64 nuovi posti letto di rianimazione e 88 non di rianimazione, e ha raccomandato ancora una volta di rispettare le norme d'igiene e non frequentare luoghi affollati. Però, ha aggiunto con l'aria di voler rassicurare, i casi dsa terapia intensiva riguardano quasi tutti soggetti ultrasessantenni, "in età avanzata". Una volta preso atto di essere già in età avanzata - sarà un giovanotto Icardi... - non mi sono sentito troppo rassicurato.

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