Il portale "poliglotta" di Torino per Expo: soltanto lingue europee |
L'arte del riciclo
Nel comunicato, dopo le frasi di rito sulla "straordinaria occasione per far conoscere al mondo le numerose attrattive eccetera eccetera", leggo: "La Città e la Regione hanno lavorato per programmare insieme un palinsesto di iniziative ed eventi di rilevanza internazionale in ambito culturale, sportivo, spirituale ed enogastronomico tali da permettere al territorio di raccontarsi al mondo e attirare nuovi visitatori".E naturalmente hanno fatto un libretto elegante - dicesi "brochure" - che promette il "Palinsesto degli eventi Expo-ExTo 2015". Sfoglio, e siamo alla solita storia del contenitore infiocchettato. Cioé, non dite che sono un disfattista. Le iniziative elencate nella brochure sono belle e interessanti. Ve ne cito alcune: l'Autoritratto di Leonardo a Palazzo Madama (nuova, questa... E magari dirglielo al direttore della Biblioteca Reale che quando l'ha saputo è caduto dal pero?), Monet alla Gam dal 25 settembre (l'Expo finisce il 1° ottobre...), la rassegna Meteorite in Giardino alla Fondazione Merz (è l'ottava edizione...), Luci d'Artista (a novembre, come ogni anno), e poi MiTo, Kappa Futurfestival, Collisioni, ovviamente il Jazz Festival. Insomma, a farvela breve: come sempre in circostanze simili, si prendono tutte le manifestazioni d'arte, cibo e cultura che si tengono normalmente a Torino e in Piemonte (e grazie a dio sono tante, e molte valide) e si rivendono come "palinsesto di iniziative ed eventi di rilevanza internazionale in ambito culturale, sportivo, spirituale ed enogastronomico tali da permettere al territorio di raccontarsi al mondo e attirare nuovi visitatori". Il massimo risultato con il minimo sforzo d'immaginazione (e di spesa). Ma va benissimo, ci mancherebbe. E magari se la sfogliassero i nostri eroi, la loro brochure, e vedessero quante cose straordinarie abbiamo, e che delitto sarebbe rinunciarci.
Come t'ammazzo il Castello
Francescana: la pagina dedicata a Rivoli |
Io però trovo più affascianante, nella sua francescana povertà, la pagina dedicata alle iniziative del Castello di Rivoli, dove campeggia solitaria una scritta che annuncia la mostra di Sophie Calle. Mostra che chiude domenica prossima. In ampio anticipo sull'Expo. Non c'è nient'altro. Mi spieghi il senso, geniale compilatore della brochure? Così la tua brochure è già vecchia ancor prima di uscir dai torchi di stampa. Nessuno ti ha detto che da aprile anche a Rivoli c'è "Tutttovero" di Bonami? Eh no, perché proprio in fondo alla brochure, piccolo piccolo, vicino a Natale coi Fiocchi 2015, è citato "Tutttovero", e c'è persino scritto - ma mi raccomando, che si veda poco! - "Castello di Rivoli". Che senso ha? Se proprio volete ammazzarlo, 'sto povero Castello di Rivoli, ditelo. Fate una brochure per "attirare nuovi visitatori", e in pratica gli fate capire che per l'intero arco dell'anno a Rivoli non c'è un beneamato cazzo da vedere. Manco un castello.
Il portale poliglotta
E poi in che lingua glielo dici? Leggo ancora dal comunicato: "Per
far conoscere i contenuti dell’offerta territoriale, la Regione
Piemonte, la Città di Torino e Turismo Torino hanno realizzato in
sinergia un
piano di comunicazione integrato che si avvale di due importanti strumenti: la
campagna 'Torino e Piemonte dove ogni viaggio è un evento' e il
nuovo portale di promozione turistica degli eventi (realizzato con Csi Piemonte)
www.inpiemonteintorino.it
tradotto in 4 lingue, inglese, francese, tedesco e spagnolo. Il tutto caratterizzato dal
claim WE-LOVE-EMOTIONS
IN PIEMONTE, IN TORINO". Ovviamente, la parola "love" è rappresentata dal solito cuoricino.
Un claim da paura
Scusa: "We love emotions in Piemonte, in Torino"? Bravi. Pavento il bis del mitico "Passion lives here", il fortunato slogan delle Olimpiadi che comunicò al mondo intero che a Torino si bomba come ricci. La settimana prossima arriva un mio amico americano e gli domando che cosa significa quella frase in slang. Spero nulla di imbarazzante. Ma considerati i precedenti, io con cuoricini e emozioni ci andrei cauto.
Le lingue del mondo nuovo
Ma poi, ragazzi: capisco che avete fatto il linguistico nel '77, ma non vi ha detto nessuno che si prevedono all'Expo grandi flussi turistici da Cina, Russia e Giappone? Comunicare in inglese, francese, tedesco e spagnolo oggi va benissimo per la Sagra del Pesce di Camogli: per un'esposizione universale magari ci stava un piccolo sforzo in più. Lo so, lo so che russi, cinesi e giapponesi parlano quasi tutti l'inglese (e quindi mi preoccupo per il vostro "claim"), ma allora a che servono spagnolo francese tedesco? Se ragionate così, anche gli spagnoli, i francesi e i tedeschi capiscono l'inglese. Acuti esperti di comunicazione turistica, secondo voi perché a Rimini e Sanremo i menù dei ristoranti sono scritti in cirillico? Dovendo attirarli dalle nostre parti sarebbe molto amichevole ("friendly", in inglese) rivolgersi a quei possibili visitatori nella loro lingua. Tanto più che internet ce l'hanno anche loro, lo sapevate? Non soltanto gli spagnoli, i francesi e i tedeschi.
Traffic è morto: è ufficiale
Ultima nota: sfogliando la brochure, ho la conferma ufficiale che Traffic è morto, nel "Palinsesto" non ve n'è traccia. E questo si sapeva. Ciò che mi inquieta è il minaccioso "Festival di Musica Giovane" annunciato dal 28 al 30 agosto al Parco Dora. Sarà forse il misterioso progetto Casacci-Gozzi? E soprattutto, riusciranno i nostri eroi a trovargli prima di agosto un nome meno ridicolo?
Il mio articolo su TorinoSette
P.S. Poliglotta sta ceppa
Su suggerimento di un gentile lettore sono andato a sbirciare le versioni inglese e francese del sito. Una cosa da vergognarsi. Traduzioni alla Totò (noio volevom savuar) e interi periodi lasciati bellamente in italiano. Cominciamo bene. E scommetto che per questa esibizione da traduttore google abbiamo pure pagato.Il mio articolo su TorinoSette
mi sono presa la briga di aprire il calendario di alcuni eventi imperdibile e ho trovata la vista della befana alla casa di riposo a bricherasio, le prime comunioni, il torneo di calcetto ....tutte occasioni imperdibili per programmare il proprio soggiorno in piemonte
RispondiEliminae che dire del dare lo stesso livello di comunicazione a orti in festival alla reggia e, tanto per dire, pasticcini in carrozza, e chissà come tradurlo !
e il Borgo Medievale che è nato proprio come sede dell'Esposizione Generale industriale e artistica del 1884? Non sarebbe valsa la pena di mettere in luce expo di ieri e di oggi con qualche straccio di evento o mostra?
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