Giovanni Anselmo: "Interferenza umana nella gravitazione universale" |
Programma
espositivo 2016
Giovanni
Anselmo.
Mentre
la mano indica, la luce focalizza, nella gravitazione universale si
interferisce, la terra si orienta, le stelle si avvicinano di una
spanna in più…
Inaugurazione:
5 aprile 2016
Periodo:
6 aprile – 11 settembre 2016
a
cura di Carolyn Christov-Bakargiev e Marcella Beccaria
Tra
i primi artisti a esporre al Castello di Rivoli quando il Museo
nacque nel 1984, Giovanni Anselmo (Borgofranco d’Ivrea, Torino,
1934) presenta la sua prima esposizione personale in un museo
torinese. Tra i più importanti artisti italiani a livello
internazionale, Anselmo ha esordito nell’ambito dell’Arte Povera
nella seconda metà degli anni Sessanta, impegnandosi in una ricerca
tesa a esaltare la presenza potenziale dell’invisibile nel
visibile. Questo dialogo costante tra visibile e invisibile,
materiale e immateriale, rende l’opera di Anselmo quanto mai
attuale e di sempre maggiore interesse per le giovani generazioni
cresciute nell’era di Internet. I suoi materiali visibili allo
spettatore sono elementi naturali e prodotti di origine industriale,
spesso apparentemente umili – proiettori di luce, aghi magnetici,
pietre di granito, fotografie, terra e porzioni di colore oltremare;
tra quelli invisibili i campi magnetici, le onde elettromagnetiche,
lo spazio in cui ci si trova e in cui ci si orienta.
Realizzata
in stretta collaborazione con l’artista, la mostra si sviluppa al
terzo piano della Manica Lunga. A partire dall’opera Interferenza
umana nella gravitazione universale
(1969), Anselmo ha ideato un inedito percorso che esalta il movimento
architettonico dell’edificio e il suo orientamento rispetto al
movimento apparente del sole lungo l’asse est-ovest. Nell’ambito
di questo percorso, che costituisce nel suo insieme una vera e
propria nuova installazione, saranno allestite ulteriori opere
dell’artista, tra cui importanti lavori storici. Il progetto
prevede inoltre la pubblicazione di un catalogo scientifico e
artistico nonché la riedizione del raro libro d’artista Leggere
(1971-72).
Ed
Atkins
Inaugurazione:
26 settembre 2016
Periodo:
27 settembre 2016 – 29 gennaio 2017
a
cura di Carolyn Christov-Bakargiev e Marianna Vecellio
La
grande mostra retrospettiva dedicata a Ed Atkins (Oxford, 1982) del
Castello di Rivoli, organizzata in collaborazione con la Fondazione
Sandretto Re Rebaudengo dove sarà allestita una sezione, è la prima
rassegna in Italia dedicata all’artista, tra i più interessanti e
attivi sulla scena internazionale.
Attraverso
la sperimentazione di sofisticate tecniche digitali di post
produzione, montaggio e video, Atkins realizza installazioni
audio-video che esplorano la condizione dell’essere al mondo
dell’uomo contemporaneo nell’era digitale.
La
mostra, che si svolgerà al Terzo Piano del Castello, è concepita
come un’imponente video installazione immersiva composta dalle
principali opere storiche realizzate da Atkins. Catturerà lo
spettatore in un’atmosfera ipnotica e iperreale, coniugando
immagini, spazio, suono, parole e colore in un indistinto narrativo
che traccia le sorti di un soggetto maschile occidentale malinconico,
emotivo, che vaga alla ricerca di un significato e di una direzione,
ma incapace di fuggire dalla scatola tecnologica che lo determina. La
mostra sarà accompagnata da un catalogo che costituisce la prima
grande pubblicazione dedicata all’artista con cronologia e
antologia critica. La rassegna inaugura una nuova stagione di
collaborazione tra il Castello di Rivoli e le fondazioni private
torinesi dedicate all’arte contemporanea.
Wael
Shawky
Inaugurazione:
2 novembre 2016
Periodo:
3 novembre 2016 – 14 maggio 2017
a
cura di Carolyn Christov-Bakargiev e Marcella Beccaria
Il
Castello di Rivoli presenta la prima mostra retrospettiva in Italia
dedicata al lavoro di Wael Shawky, nato ad Alessandria d’Egitto
(1971) dove vive e lavora. La mostra in programma al museo include le
principali opere dell’artista, tra cui la trilogia completa di
Cabaret
Crusades
(2010-2015), una serie di film che - ispirati dalle opere dello
scrittore Amin Maalouf - raccontano la storia delle crociate dal
punto di vista arabo, attingendo anche a fonti primarie della
storiografia araba. Rifiutando la comune idea di ere storiche, queste
opere scavalcano le più tradizionali nozioni relative allo scontro
di civiltà tra mondo occidentale e culture islamiche. Insieme a un
complesso quadro storico, Cabaret
Crusades
traccia anche approfondite indagini psicologiche, indagando i
molteplici protagonisti degli eventi descritti attraverso l’impiego
di marionette.
Se
nel primo episodio della serie The
Horror Show File
(2010), le marionette in legno provengono dalla collezione Lupi del
Museo della Marionetta di Torino, negli episodi successivi The
Path to Cairo
(2013) e The
Secrets of Karbala
(2015) le marionette sono state realizzate dall’artista
rispettivamente in ceramica nel Sud della Francia e poi in vetro a
Venezia, con la collaborazione di artigiani francesi e italiani
altamente specializzati. Includendo ulteriori opere recenti e altre
appositamente realizzate per gli spazi della Manica Lunga del
Castello, la mostra intende offrire un punto di vista positivo
relativo agli scambi culturali in questo preciso e drammatico momento
storico
Congiuntamente,
si apre alla Fondazione Merz un progetto espositivo di Wael Shawky,
vincitore della prima edizione del Premio Mario Merz, a cura di
Abdellah Karroum.
Inoltre,
in occasione delle mostre Organismi
(20 aprile – 26 settembre 2016) e Colori
(26 ottobre 2016 – 28 febbraio 2017) che si terranno alla GAM -
Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino, il
Castello di Rivoli dedicherà presentazioni di opere ed eventi
collaterali sui temi trattati attraverso sguardi critici, radicali e
di avanzata ricerca artistica.
Organismi
(20 aprile –
26 settembre 2016) indaga le relazioni tra gli impulsi organicisti
profondi che alimentano l’Art nouveau di Emile Gallé e le
aspirazioni biocentriche di rapporto ecologico con il mondo nell’arte
contemporanea. Come esempio di tale tematica, al Castello di Rivoli
verrà esposta, tra le altre, l’opera di Pierre Huyghe A
Journey That Wasn’t
(2005).
La
mostra collettiva Colori
(26 ottobre
2016 – 28 febbraio 2017) ripercorre la storia del colore nell’arte
moderna e contemporanea attraverso varie prospettive innovative, da
quella neuroscientifica a quella antropologica, da Goethe a oggi. Al
Castello di Rivoli verranno allestite opere attinenti al tema, le
opere di Carla Accardi (Trapani, 1924 – Roma, 2014) della
collezione permanente e l’opera recente di Simon Starling Red,
Green, Blue, Loom Music (2015-2016).
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