Passa ai contenuti principali

PRIMA CHE SCENDA IL BUIO: COSE CHE FACCIO, COSE CHE MI PERDO

Oggi proprio non ho voglia di sbattermi. Tendenzialmente non scriverei. Devo però segnalare un paio di cosette carine che mi coinvolgono - chi mi ha invitato si aspetta giustamente che ne parli, e mi sembra brutto non farlo - e un altro paio che mi perdo, e mi dispiace. Niente di che, per carità: giusto quattro di quelle occasioni che Torino ancora offre ogni giorno, per non essere morti. Io cerco di approfittarne, finché ci sono. Prima che scenda il Grande Buio.

Alla Mole con Davide Ferrario

Con Davide Ferrario oggi alla Mole
Intanto vi ricordo che oggi alle 18 alla Mole c'è un incontro organizzato da Moving Tff, manifestazione d'avvicinamento al Torino Film Festival: con il regista Davide Ferrario (quello di film come "Tutti giù per terra" e "Dopo mezzanotte" e documentari come "Sexxx" e  "La zuppa del demonio", per intenderci) parleremo di cinema in Piemonte. Meglio: lui ne parla, io gli faccio da spalla. Lui ha davvero molte cose da dire, e le dice senza giri di paroleGli organizzatori mi segnalano che ci sarà anche un momento per presentare le attività dei partner di Moving Tff: Associazione ArTeMuDa, Il Piccolo Cinema, Bibliomediateca Mario Gromo, Ecoborgo Campidoglio,Associação Tucátulá, Casa Arcobaleno. L'ingresso è gratuito.

Alla Suoneria con Berardo

Con Sergio Berardo domani alla Suoneria di Settimo Torinese
Domani sera, invece, alle 21,30 sono alla Suoneria di Settimo Torinese (via Partigiani 4) per il primo appuntamento di "Rendez vous", incontri mensili con i protagonisti della musica: io li intervisto (boh, pressapoco: facciamo quattro chiacchiere) e loro si raccontano e suonano anche qualcosa. Un "parole e note" insomma, come si usa adesso. Domani si comincia con Sergio Berardo, il gladiatore della musica occitana, anche note come "il Jimi Hendrix della ghironda". Parleremo dei Lou Dalfin, di avventure transfrontaliere, di piccole patrie e di grandi bevute. E Sergio suonerà. Penso che sarà divertente.

Birra e gialli al Circolo della Stampa

Infine, due segnalazioni per appuntamenti in cui non sono direttamente coinvolto, ma che mi piacciono. 
Il giallista Enrico Pandiani
Intanto, oggi dalle 18,30 alle 21,30 - per cui difficilmente riuscirò a dare un'occhiata, essendo impegnato alla Mole - al Circolo della Stampa in corso Stati Uniti 27 il Festival della Criminologia (4-6 novembre) si presenta con la prima tappa di "TorinoinBionda": giallisti torinesi che salgono sul palco con un’unica regola: 5 minuti per raccontare la trama di un loro libro e bere una birra (chiara). E' un format nato a Milano, mi dicono, però molto divertente e che sta diffondendosi. Il pubblico vota e l'autore più votato vincerà la prima edizione di Torino inBionda. Tra gli autori ci sono Paolo Roversi, Alessandro Barbaglia, Fulvio Gatti, Rocco Ballacchino, Alessandro Bongiorni, Francesco G. Lugli, Giulio Massobrio, Enrico Pandiani, Ferdinando Pastori, Marco Scardigli. L'ingresso è libero.
Richi Ferrero a Palazzo Cisterna

Richi Ferrero: quarant'anni creativi a Palazzo Cisterna

Altra cosa che - causa i tempi stretti - mi perdo, e me ne dispiace, è l'appuntamento in programma sempre oggi alle 17 a Palazzo Cisterna, via Maria Vittoria 12: un incontro con Richi Ferrero durante il quale, grazie alle fotografie di Marino Ravani e Giorgio Sottile, si potranno rivedere tutte le installazioni urbane che questo straordinario artista torinese ha disseminato per la città in quarant'anni di inarrestabile creatività.

Commenti

Post popolari in questo blog

L'AFFONDAMENTO DELLA SEYMANDI

William Turner, "Il Naufragio" Cristina Seymandi Tanto tuonò che piovve. Sicché posso abbandonare, almeno per un post, la spiacevole incombenza di monitorare i contraccolpi dell'emergenza virale. La storia è questa. Ieri in Consiglio comunale un'interpellanza generale ( qui il testo ) firmata pure da alcuni esponenti grillini o ex grillini, ha fatto le pulci a Cristina Seymandi, figura emergente del sottogoverno cinquestelle che taluni vedono come ideale continuatrice, a Palazzo Civico, del "potere eccentrico" di Paolo Giordana prima e di Luca Pasquaretta poi . E che, come i predecessori, è riuscita a star sulle palle pure ai suoi, non soltanto a quelli dell'opposizione. L'interpellanza prendeva spunto dell'ultima impresa della Seymandi, la mancata "regata di Carnevale" , ma metteva sotto accusa l'intero rapporto fra costei, Chiarabella e l'assessore Unia, di cui è staffista. Alla fine Chiarabella, nell'angolo, h

LE RIVELAZIONI DI SANGIU: "GRECO NON HA DECIFRATO LA STELE DI ROSETTA". E ADESSO DIREI CHE BASTA

È una storia da dimenticare È una storia da non raccontare È una storia un po' complicata È una storia sbagliata Cominciò con la luna sul posto E finì con un fiume di inchiostro È una storia un poco scontata È una storia sbagliata La ridicola pantomima è finita com'era cominciata, sempre con un tizio che giudica un egittologo senza sapere un cazzo d'egittologia. Il fratello d'Italia laureato in giurisprudenza Maurizio Marrone pontifica che Christian Greco è un egittologo scarso , e - dopo una settimana di silenzi imbarazzant i, strepiti da lavandaie e minchiate alla membro di segugio  blaterate da una scelta schiera di perdigiorno presenzialisti e critici col ciuffo - un altro fratello d'Italia, il giornalista Gennaro Sangiuliano, sancisce che no, Greco è "un apprezzato egittologo" benché - sfigatone! - "non abbia decifrato la stele di Rosetta" (questo è un capolavoro comico, non siete d'accordo?).  Il presidente della Regione Cirio s'a

BASIC BASE

Il nuovo direttore del Tff La  nomina di Giuliobase alla direzione del Torino Film Festival  è ampiamente trattata sul Corriere di Torino di stamattina: c'è un mio modesto commento , ma soprattutto c'è una magistrale intervista al neodirettore, firmata dall'esperto collega Fabrizio Dividi. Vi consiglio di leggervela da cima a fondo (sul cartaceo, o  a questo link ): vale da sola ben più del prezzo del giornale. Ed è talmente bella che mi permetto di estrapolarne alcuni passaggi, che giudico particolarmente significativi. Ecco qui le domande e le risposte che più mi hanno entusiasmato. In neretto le domande, in chiaro le risposte, in corsivo le mie chiose: Emozionato a dover essere «profeta in patria»?  «Ovvio, ma studierò. In questo anno e mezzo studierò e tiferò per Steve Della Casa e per il suo festival, ma sempre stando un passo indietro, con umiltà e discrezione».  Qualcuno lo avverta: l'hanno nominato per l'edizione 2024. Ciò significa che dovrà cominciare a la